OTOGEN 30ML


Fornitore: NUTRIGEN
Tipo: CURA ORECCHIE OCCHI CANI
Prezzo: 11.12

DETERGENTE AURICOLARE CON LE PROPRIETA’ DEGLI OLI ESSENZIALI 100% NATURALE

INDICAZIONI D’USO:

OTOGEN è una lozione oleosa, senza acqua, per la pulizia della cute auricolare. La formulazione di OTOGEN, a base lipidica, arricchita con olio di noci di Macadamia, non lascia residui sulla cute e ripristina il naturale film idrolipidico durante la detersione. L’uso ripetuto del prodotto, grazie alla presenza di oli essenziali di Tea tree (Melaleuca alternifolia), Rosmarino, Timo serpillo, Eucalipto, Salvia e Lavanda, aiuta a proteggere la cute auricolare e rinforza la naturale funzione barriera della cute, creando un film protettivo verso le aggressioni da agenti esterni, atmosferici e batterici. L’azione protettiva degli oli essenziali contenuti in OTOGEN aiuta a lenire la cute in caso di insorgenza di fenomeni irritativi. La formula di OTOGEN è arricchita con olio di Helianthus annus, emolliente naturale, ricco in vitamina E ed acidi grassi insaturi, in particolare acido oleico e linoleico. OTOGEN non contiene conservanti, SLS-SLES.

COMPOSIZIONE:
olio di girasole (Heliantus annus L.),miscela di oli essenziali (Melaleuca (Melaleuca alternifolia), Rosmarino(Rosmarinus officinalis), Timo serpillo (Thymus serpyllum), Eucalipto (Eucaliptus globulus), Salvia (Salvia officinalis), Lavanda (Lavanda angustifolia)), olio di semi di noce di macadamia (Macadamia integrifolia) , trigliceride caprilico/caprico, isopropile adipato, isopropile miristato, isopropile palmitato.
MODALITA’ D’USO E RAZIONE GIORNALIERA:
tirare verso l’alto delicatamente il padiglione auricolare. Con l’aiuto della cannula applicare OTOGEN sulla cute del padiglione auricolare in quantità utile ad inumidirne la superfice. Asciugare eventuali eccessi. Procedere alla pulizia del padiglione auricolare con una garza o un panno pulito o un fazzoletto di carta morbido. L’eventuale scuotimento della testa faciliterà la fuoriuscita del materiale da rimuovere. Rimuovere cerume, sporco ed essudati con movimenti verso l’esterno dell’orecchio, in modo da evitarne il re-inserimento nel canale uditivo. Se necessario ripetere l’operazione. Utilizzare OTOGEN 1-2 volte alla settimana per animali che vivono all’aperto; 1-2 volte ogni 15 giorni per animali che vivono in appartamento.
 
L’uso di OTOGEN-detergente auricolare- è un’abitudine importante. L’igiene dell’orecchio è molto spesso trascurata, al suo interno si può depositare facilmente sporcizia, creando fastidi all’animale.


OTOGEN 30ML

La nuova vita di Google Meteo

Nel corso degli anni abbiamo imparato a conoscere bene Google Meteo, il servizio per le previsioni meteo di Google che viene chiamato in causa ogni volta che accediamo al relativo widget o che facciamo una ricerca attinente con Assistant.

E nelle ultime settimane abbiamo visto come dovrebbe essere rinnovata Google Meteo, con una nuova interfaccia grafica molto coerente con il Material You e che andrà a sostituire l’interfaccia che vediamo da ormai diversi anni.

Oltre al rinnovamento totale dell’interfaccia grafica, ora apprendiamo che ci sarà un rinnovamento anche per la forma di Google Meteo. Stando infatti a quanto appena emerso online, Google Meteo dovrebbe diventare addirittura un’app a sé stante. Il pacchetto che dovrebbe identificare l’app a livello di sistema Android sarebbe com.google.android.apps.weather.

In questo modo Google Meteo sarà aggiornabile in maniera indipendente in maniera più semplice e rapida. Attualmente infatti il servizio viene aggiornato insieme all’app Google di cui fa parte. Inoltre, ci aspettiamo anche che sarà più semplice richiamarla e aprirla sul proprio smartphone.

Sempre in merito a quanto appena emerso online, sembra che l’app Google Meteo avrà molto a che fare con l’app Google Orologio. Stando ai riferimenti scovati nel codice dell’app Google Orologio, potrebbe arrivare la funzionalità per visualizzare delle utili informazioni meteo sulla schermata iniziale dell’Orologio di Google.

Insomma, ci attendono delle interessanti novità per Google Meteo. Ancora non sappiamo quando verranno rilasciate a livello pubblico.

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La nuova vita di Google Meteo

NBF Lanes Ribes Pet Sollievo 60 Perle Mangime Complementare Cani/Gatti


Fornitore: NBF LANES
Tipo: INTEGRATORI CANI
Prezzo: 36.15

Ribes Pet Sollievo è un integratore formulato con ingredienti di alta qualità per favorire la salute e il benessere della pelle.

La sua composizione unica include tre componenti chiave che lavorano sinergicamente per promuovere una funzionalità cutanea ottimale e una reattività normale.

Il primo ingrediente chiave presente in Ribes Pet Sollievo è l’olio di semi di ribes nero, noto per essere una fonte naturale di acido gamma-linolenico (GLA). L’acido GLA è un acido grasso essenziale che può sostenere la salute della pelle. Contribuisce al mantenimento dell’equilibrio lipidico e può favorire la riduzione di alcuni disturbi cutanei.

Inoltre, Ribes Pet Sollievo contiene vitamina D3, un nutriente fondamentale per la pelle. La vitamina D3 è coinvolta in diverse funzioni fisiologiche, tra cui la regolazione del sistema immunitario e la salute generale della pelle. La sua presenza nell’integratore può contribuire al mantenimento di una pelle sana e supportare il sistema di difesa naturale dell’organismo.

Infine, Ribes Pet Sollievo include un fitocomplesso derivato dall’olio di canapa. Questo fitocomplesso contiene una combinazione di sostanze naturali presenti nella pianta di canapa, come i cannabinoidi. Questi composti possono offrire un supporto alla normale funzionalità cutanea e alla reattività cutanea, fornendo benefici aggiuntivi per la salute della pelle.

In definitiva, Ribes Pet Sollievo rappresenta un integratore completo e bilanciato che utilizza ingredienti di alta qualità per promuovere una pelle sana e favorire la normale reattività cutanea.

MODALITA‘ D’USO e RAZIONE GIORNALIERA
Somministrare il prodotto per via orale direttamente in bocca o in aggiunta all’alimento completo, in ragione di:

Gatti: 1 perla al giorno.
Cani:
1 perla al giorno fino a 10 kg di peso vivo;
2 perle al giorno da 11 kg a 25 kg di peso vivo;
3 perle al giorno da 26 a 40 kg di peso vivo;
4 perle al giorno oltre i 40 kg di peso vivo.

Completare la razione giornaliera con l’alimento abituale. Lasciare sempre acqua fresca a disposizione.

COMPOSIZIONE
Oli e grassi vegetali (olio di semi di ribes nero raffinato- Ribes nigrum L.) 50%, gelatina (bovino), olio di canapa 10%, glicerolo, oli e grassi vegetali (olio di semi di Girasole raffinato). Additivi: Additivi nutrizionali: Vitamine: 3a671 Vitamina D3 190.000 UI/kg.

Apporto nutrizionale per perla – apporto medio per razione giornaliera (1 perla Soft-gel):
Olio di semi di ribes nero: 250 mg
Olio di semi di canapa: 50 mg
Vitamina D3: 95 UI
Acidi grassi polinsaturi della serie omega 6:
– acido linoleico (LA): 113 mg
– acido gamma linolenico (GLA): 50 mg
Acidi grassi polinsaturi della serie omega 3:
– acido alfa linolenico (ALA): 35,5 mg
– acido stearidonico: 3,75 mg
Rapporto Omega 6/Omega 3 = 4,15:1

Componenti analitici:
Proteina grezza 18,46%
Fibra grezza 0,04%
Grassi grezzi 48,63%
Ceneri grezze 2,18%


NBF Lanes Ribes Pet Sollievo 60 Perle Mangime Complementare Cani/Gatti

Come hackerare uno smartphone Android in meno di un’ora

Se pensate che il sensore di impronte digitali del vostro smartphone Android vi garantisca una certa tranquillità, anche in caso il dispositivo dovesse finire nelle mani sbagliate, pensateci bene. 

C’è infatti un nuovo tipo di hack che sfrutta un’attrezzatura da appena 15 dollari e consente di indovinare la vostra impronta digitale in meno di un’ora (ecco come funziona il lettore di impronte digitali a ultrasuoni).

L’attacco, chiamato BrutePrint e creato da Yu Chen di Tencent e Yiling He della Zhejiang University, fa quello che suggerisce il nome, ovvero prova “brutalmente” la vostra impronta digitale sul dispositivo finché non trova quella corretta (in informatica, si chiamano appunto attacchi di forza bruta). 

Per farlo, utilizza un circuito stampato da 15 dollari che contiene un microcontrollore STM32F412 di STMicroelectronics, un interruttore analogico bidirezionale a doppio canale noto come RS2117, una scheda flash SD con 8 GB di memoria e un connettore scheda-scheda che collega la scheda madre del telefono al circuito stampato flessibile del sensore di impronte digitali.

Le impronte, invece, provengono da un database utilizzato in ricerche di questo tipo, e simile a quelli che trapelano nelle fughe di dati. 

Ma com’è possibile che indovini un’impronta digitale, visto che le combinazioni possibili in teoria sono 2.500 miliardi? L’hack sfrutta due caratteristiche dei lettori di impronte digitali in Android. Una si tratta di una vera e propria vulnerabilità, che consente tentativi illimitati di impronte digitali, e l’altra riguarda il modo in cui funzionano i lettori, che, a differenza dell’autenticazione tramite password, non richiedono una corrispondenza esatta ma utilizzano una soglia di riferimento che si avvicini sufficientemente alla vostra.

Inoltre i ricercatori hanno scoperto che non tutti gli smartphone (e i lettori di impronte) sono uguali. Per l’esperimento sono stati usati dispositivi di diverse marche e sistemi operativi: Xiaomi Mi 11 Ultra, vivo X60 Pro, OnePlus 7 Pro, OPPO Reno Ace, Samsung Galaxy S10 Plus, OnePlus 5T, HUAWEI Mate 30 Pro 5G, HUAWEI P40, Apple iPhone SE e Apple iPhone 7.

A seconda di vari fattori, come il numero di impronte digitali memorizzate su ciascun dispositivo per l’autenticazione e il framework di sicurezza utilizzato, sono necessari da 40 minuti a 14 ore per sbloccare un dispositivo.

Samsung Galaxy S10 Plus è quello che necessita di meno tempo (da 0,73 a 2,9 ore), mentre Xiaomi Mi 11 è quello più difficile da sbloccare (da 2,78 a 13,89 ore). Per quanto riguarda gli iPhone, sono “immuni” a questo tipo di attacco perché iOS crittografa i dati, mentre Android no.

Le implicazioni sono semplici quanto drammatiche: se perdete un telefono o ve lo rubano, non potete essere sicuri che qualcuno non possa sbloccarlo e accedere ai vostri dati. Che precauzioni prendere? Dal punto di vista degli utenti, non c’è molto che si possa fare. Secondo i ricercatori, infatti, questa minaccia richiede uno sforzo congiunto tra i produttori di smartphone e sensori di impronte digitali, mentre chi sviluppa il sistema operativo potrebbe mettere in atto pratiche per mitigarne il rischio.

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Come hackerare uno smartphone Android in meno di un’ora

Niente vaccino, niente ruolo su Apple TV+: l’attore Brent Sexton denuncia Apple

Brent Sexton ha denunciato Apple per aver perso il suo ruolo in una serie a causa della mancanza della vaccinazione contro il COVID.

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Niente vaccino, niente ruolo su Apple TV+: l’attore Brent Sexton denuncia Apple

ARM Cortex-X4 è la CPU più potente di sempre, prossimamente su Android

Spesso ci concentriamo sulle specifiche tecniche per giudicare uno smartphone, soprattutto nel panorama Android. E sappiamo che il cuore della scheda tecnica è costituito dal processore.

Dovete sapere che quando parliamo di smartphone, il processore in realtà è un insieme di componenti che si occupa di gestire la potenza computazione, l’esecuzione di app e processi di sistema, ma anche di elaborazione dell’immagine. E il cuore pulsante di un processore è dato dall’architettura hardware.

Negli ultimi anni l’architettura che ha caratterizzato praticamente tutti i processori di smartphone Android, e non solo, è quella realizzata da Arm e che si basa sugli elementi Cortex. E nelle ultime ore proprio Arm ha svelato delle importanti novità.

L’azienda ha infatti svelato il nuovo Cortex-X4, l’architettura che farà parte dei prossimi processori top di gamma per il segmento mobile. Oltre a questo, arrivano il Cortex-A720 di gamma media e il Cortex-A520 di gamma più bassa.

Concentrandosi sul Cortex-X4, Arm afferma che le performance sono state migliorate del 15% rispetto alla generazione precedente e che, a parità di performance, l’efficienza energetica è stata migliorata del 40%. E parallelamente, Arm ha presentato anche la tecnologia DSU-120, la quale permette di gestire contemporaneamente e in modo efficiente più core della CPU.

Il nuovo Cortex-X4 di Arm sarà in grado di raggiungere una frequenza di clock massima pari a 3,4 GHz. Passando invece al Cortex-A720, ci sono delle buone notizie anche per la fascia media. La nuova architettura permetterà un incremento delle performance e soprattutto dell’efficienza pari al 20%. Gli stessi miglioramenti sono stati illustrati per il Cortex-A520, di fascia bassa.

Oltre all’aspetto puramente computazionale, Arm ha rinnovato anche quello che riguarda la grafica. L’azienda ha infatti presentato la seconda generazione di GPU Immortalis. Questo si traduce nelle nuove Mali-G720 e Mali-G620 per dispositivi di fascia alta e media.

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ARM Cortex-X4 è la CPU più potente di sempre, prossimamente su Android

Meteo & Radar: l’app per le previsioni anche su Android Auto

Spesso parliamo di come i nostri telefoni ci accompagnano ormai in molte attività quotidiane. Tra le cose più semplici ma sicuramente più frequenti che facciamo durante il giorno troviamo sicuramente il controllo delle previsioni meteo.

Nel panorama Android troviamo tantissime app che offrono il servizio di consultazione e previsione del meteo, con un grado di dettaglio e accuratezza che può variare in maniera consistente. Negli ultimi giorni abbiamo provato Meteo & Radar, e ora vi raccontiamo perché ha una marcia in più rispetto alle altre del suo genere.

Meteo & Radar è un’app che si presenta con un’interfaccia gradevole, anche se non aggiornatissima agli ultimi canoni stabiliti dal Material Design o dal Material You di Google. Questo è un aspetto negativo, soprattutto per chi fa molto caso all’interfaccia grafica e che in realtà accomuna molte app di questo genere.

Come le migliori app meteo che abbiamo provato, Meteo & Radar propone una grande serie di informazioni relative al meteo e a tutti i fattori che riguardano le previsioni. Al primo avvio verrà richiesto di impostare una città di riferimento e abbiamo apprezzato la possibilità di usare l’app senza attivare la geolocalizzazione.

Dopo aver impostato la città di riferimento, o le città di riferimento visto che l’app supporta anche l’impostazione di diverse città per le previsioni, sarà possibile accedere a tutte le informazioni. Ecco quali secondo noi sono quelle più utili e che differenziano l’app Meteo & Radar dalle altre del genere:

  • Consultazione dell’andamento delle condizioni meteo nel tempo. Potete infatti scorrere il tempo previsto durante la giornata tramite un comodo slider.
  • Consultazione dell’andamento dei fenomeni nuvolosi nel tempo tramite lo stesso slider.
  • Consultazione dell’andamento delle temperature. Queste informazioni sono disponibili a livello nazionale ma anche mondiale.
  • Previsione accurate dei venti.
  • Per ognuna delle sezioni sopra citate troverete anche una sezione di approfondimento in cui vengono forniti dettagli tecnici e teorici sui fenomeni meteo e sulle relative previsioni.
  • Possibilità di impostare delle notifiche automatiche per le città di riferimento in caso di allerta meteo da parte delle Autorità.
  • Widget personalizzabili.
  • Compatibilità con Android Auto.

Bene, forse è proprio l’ultimo punto ciò che rende Meteo & Radar un passo avanti rispetto alle app meteo di terze parti. L’app infatti può essere usata anche su Android Auto, piattaforma sulla quale da sempre c’è una carenza abbastanza rilevante di informazioni che riguardano proprio il meteo.

Nel complesso, l’app funziona bene. Non abbiamo notato blocchi o problemi nel suo utilizzo. Questo è notevole anche considerando la mole di informazioni e grafiche che le varie sezioni dell’app includono.

L’app Meteo & Radar è disponibile al download gratuito sul Play Store. L’utilizzo dell’app implica la presenza di annunci pubblicitari, sicuramente visibili ma quasi mai invasivi nell’utilizzo quotidiano. I widget invece non includono annunci pubblicitari.

Qui sotto trovate il pulsante diretto per scaricare e installare l’app Meteo & Radar dal Play Store.

Scarica da Play Store

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Meteo & Radar: l’app per le previsioni anche su Android Auto

Il ripristino di un Pixel Watch brickato è per pochi eletti

Lo scorso anno abbiamo visto Google fare un passo molto importante e tuffarsi ufficialmente nel settore smartwatch con il suo Pixel Watch, presentato al fianco dei suoi smartphone top di gamma.

Pixel Watch presente diverse caratteristiche in comune proprio con i Pixel. E tra queste troviamo sicuramente la rapidità del supporto software da parte di Google. Sappiamo infatti che lo smartwatch viene aggiornato mensilmente.

Google infatti rilascia gli aggiornamenti periodici mensili per Pixel Watch. E insieme a questi pubblica anche le factory image e i file OTA degli aggiornamenti rilasciati. Abbiamo visto come è possibile ripristinare o aggiornare manualmente i Pixel tramite factory image e file OTA.

Verrebbe quindi da pensare che anche per Pixel Watch vale lo stesso, ma in realtà non è così. Google infatti ha chiarito che per usare le factory image e file OTA su Pixel Watch sarà necessario collegare lo smartwatch al PC con uno speciale connettore che Google fornisce solo su invito.

In altre parole, l’utilizzo delle factory image e file OTA per Pixel Watch non è concesso a tutti gli utenti, ma probabilmente soltanto a sviluppatori o addetti ai lavori selezionati da Google.

Quindi sperate di non trovarvi mai per le mani un Pixel Watch brickato, ovvero che non si avvia in alcun modo a causa di operazioni software non andate a buon fine, altrimenti dovrete far ricorso necessariamente all’assistenza di Google.

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Il ripristino di un Pixel Watch brickato è per pochi eletti