Google con l’ultima pubblicità elenca i motivi per cui acquistare i nuovi Pixel 8

Le anticipazione sui nuovi Pixel 8 non si arrestano nonostante alla presentazione manchi sempre di meno (i nuovi smartphone arriveranno il 4 ottobre). Ad esempio, ora è trapelato un annuncio pubblicitario in cui Google spiega i motivi per cui gli utenti dovrebbero acquistare un Pixel 8. Il filmato, diffuso da Arsène Lupin su X, mette in evidenza tra le altre cose la facilità di trasferire app, contatti, musica, foto, video e messaggi, dal vecchio smartphone all’inedito Pixel 8.

Inoltre, il colosso di Mountain View pone l’accento sull’intelligenza artificiale che caratterizza i nuovi dispositivi. In particolare, mostra qualche dettagli in più sulla funzione “Best Take”, ovvero l’opzione che consente di modificare i volti dei protagonisti di una foto tramite l’AI. Dando un’occhiata, sembra che la funzionalità abbia fatto dei passi in avanti rispetto alle indiscrezioni precedenti. Google, poi, si sofferma anche su “Magic Eraser”, specificando che tale funzionalità potrà essere impiegata anche su foto scattate con vecchi smartphone.

Su Pixel 8 è intervenuta anche Kamila Wojciechowska, che ha mostrato le nuove custodie per gli smartphone. A riguardo, si dice che le cover siano costituite per il 42% da materiali riciclati e che abbiano bottoni metallici realizzati in alluminio completamente riciclato. Infine, entrambe le varianti sono disponibili in cinque tonalità: il Pro sarà acquistabile in “Bay”, “Charcoal”, “Mint” e “Porcelain” mentre il modello standard in “Rose”, “Mint”, “Charcoal” e “Hazel”. L’ultimo colore sarà il “corallo”.

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Google con l’ultima pubblicità elenca i motivi per cui acquistare i nuovi Pixel 8

Cosa non avevamo già visto dei nuovi Pixel 8? La scatola!

Il 4 ottobre sarà il giorno in cui finalmente Google presenterà la nuova versione dei suoi smartphone top di gamma. Pixel 8 ed 8 Pro, i quali debutteranno in buona compagnia con il Watch 2, sono stati protagonisti nelle ultime settimane di una notevole quantità di leak che hanno svelato anticipatamente tutte le informazioni più importanti sugli smartphone. Tra gli svariati render e tutte le specifiche emerse nel dettaglio, i Pixel Fan ormai attendono il 4 ottobre ”solo” per poter effettuare il preordine del prossimo Google-fonino.

Una cosa però effettivamente non era stata ancora rivelata dai leak: la confezione.

Come possiamo vedere dalle foto seguenti, la scatola nel frontale è molto simile (per non dire uguale) a quella dei Pixel 7 lo scorso anno, differendo ovviamente solo nella scritta del modello in alto e nell’immagine raffigurata. Il retro invece presenta alcune specifiche sullo smartphone già note, mentre a differenza dello scorso anno è presente nella parte alta della scatola la scritta ” #TeamPixel”; volendo quindi porre l’attenzione sulla community di appassionati dietro questa linea di prodotti.

Ormai manca davvero pochissimo al 4 ottobre e sembra che non avremmo più ulteriori ”sorprese” sui nuovi prodotti di Big G. Voi invece avete già scelto il vostro prossimo Pixel?

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Novità in arrivo su Gmail: ecco le reazioni con emoji

Gli sviluppatori di Google stanno lavorando su una nuova funzionalità dedicata a Gmail, sia su Android che su iOS. In particolare, ci riferiamo alla possibilità di reagire ai messaggi tramite le emoji. Fino ad ora, di questa funzionalità era stato notato soltanto qualche riferimento nel codice, mentre adesso è stato diffuso un filmato che ci permette di osservare questa novità più da vicino.

Appena sarà disponibile l’inedita opzione, gli utenti visualizzeranno una faccina sorridente a destra dell’email: premendo su di essa comparirà un avviso che li informerà sull’opportunità di reagire in maniera veloce con un’emoji. Nello specifico, gli utenti vedranno una specifica barra con 5 emoji predefinite ed un pulsante “+”: premendo su quest’ultimo, compariranno tutte le emoji disponibili. Quando si sfrutterà questa opzione, se anche l’altro utente utilizza l’applicazione, vedrà le reazioni nella parte inferiore del messaggio. In caso contrario, riceverà un’altra email che lo informerà delle reazioni con tutti i dettagli.

Inoltre, sono previste delle limitazioni all’utilizzo delle reazioni con emoji in Gmail:

  • Se riceverete email tramite BCC, non sarà possibile reagire con un emoji;
  • Non potrete reagire con un emoji a un messaggio crittografato;
  • Non potrete reagire con un emoji a un gruppo numeroso come le email inviate a un gran numero di persone dalle aziende;
  • Non è possibile aggiungere più di 20 reazioni emoji a un messaggio;
  • Un’email potrà supportare massimo 50 reazioni uniche.

L’implementazione di questa nuova funzionalità potrebbe iniziare presto, probabilmente già nel mese di ottobre.

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Novità in arrivo su Gmail: ecco le reazioni con emoji

Galaxy S24+ ci mostra il suo look: la semplicità non è riduttiva

Samsung è sempre al centro del mercato smartphone, dove da più di un decennio i suoi dispositivi rappresentano un punto di riferimento per milioni di utenti. E sappiamo che all’orizzonte c’è la nuova generazione di flagship.

Stiamo parlando chiaramente della serie Galaxy S24, la nuova famiglia di dispositivi che arriverà a inizio 2024 e che potrebbe essere addirittura anticipata rispetto ai predecessori. Nelle ultime ore sono trapelati importanti dettagli che riguardano Galaxy S24+, il modello intermedio tra i tre che arriveranno.

Le immagini che trovate in galleria rappresentano i primi render trapelati e che riguardano Galaxy S24+. Dalle immagini vediamo uno smartphone dal design nel complesso minimalista. Posteriormente vediamo un modulo fotografico con tre sensori disposti verticalmente e in maniera indipendente. Non vediamo differenze tra i tre sensori in termini dimensionali.

Al loro fianco troviamo il flash LED, leggermente riposizionato rispetto a quello che troviamo sul predecessore Galaxy S23+. Anteriormente vediamo un classico display forato al centro per ospitare la singola fotocamera anteriore. Il display appare piatto, con i bordi abbastanza stretti.

Il profilo laterale attira l’attenzione perché anch’esso è molto piatto, con bordi abbastanza squadrati. Su questo profilo troviamo i classici pulsanti di accensione / spegnimento e volume. Intravediamo anche il carrellino per la SIM. Stando a quanto riferito da OnLeaks le dimensioni dovrebbero corrispondere a 158,5 x 75,9 x 7,75 mm, le quali lo renderebbero leggermente più piccolo rispetto al suo predecessore.

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Questo bug di Android Auto è particolarmente irritante se ascoltate musica

Vi piace ascoltare a tutto volume Oops!…I Did It Again di Britney Spears? Niente di male, tutti hanno i propri peccati ma magari quando siete in coda volete abbassare il volume. Ecco, se usate Android Auto forse potreste trovarvi in imbarazzo a causa dell’ennesimo bug (ecco come fare se il GPS non funziona)?

Secondo una pagina del supporto di Android Auto, infatti, diversi utenti si sono trovati in una strana situazione, che fondamentalmente blocca il controllo del volume del sistema di infotainment del veicolo quando si sta utilizzando Android Auto

La cosa curiosa, poi, è che sull’interfaccia appare un messaggio di errore che avvisa come l’audio sia stato messo in pausa e il volume non possa essere regolato (immagine sopra), quando in realtà l’audio continua a tutto spiano.

Quello che viene messo in pausa è infatti solo la capacità degli utenti di regolare il volume, e l’unica soluzione è scollegare il telefono dal veicolo, fermando così Android Auto. 

Sulla questione è intervenuto un Community Specialist che ha chiesto ulteriori informazioni con i log di sistema, le versioni di telefono, Android, Google Play Services e Android Auto, oltre al modello di auto o sistema di infotainment. Al momento, però non sono date spiegazioni. 

Per fortuna, stando al numero di persone che hanno confermato avere lo stesso problema, non sembra un bug molto diffuso, quindi non è chiaro cosa possa averlo causato. Quello che sappiamo è che aggiornare all’ultima versione di Android Auto, la 10.5, non è risolutivo, ma non sappiamo se tornare a versioni più vecchie possa servire. 

È anche possibile che sia un problema dovuto a un’altra app. Per esempio una cosa simile era accaduta l’anno scorso con CarPlay, che impediva la regolazione del volume finché Waze era in esecuzione, anche se non veniva utilizzato in quel momento. L’unica soluzione era forzare la chiusura dell’app, almeno fino a quando gli sviluppatori non hanno rilasciato un aggiornamento. 

Questo potrebbe far sospettare che il problema di Android Auto sia simile e sia dovuto a un’app di terze parti, ma in mancanza di altri dettagli non è possibile dirlo. Aggiorneremo l’articolo in caso dovessero venir fuori altre informazioni.

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Questo bug di Android Auto è particolarmente irritante se ascoltate musica

Nubia torna in Europa partendo dai suoi smartphone premium

Nubia è una vecchia conoscenza del mercato europeo per quanto riguarda gli smartphone. L’azienda cinese è stata infatti protagonista per un periodo anche in Europa, per poi tornare al mercato casalingo.

La notizia delle ultime ore è che Nubia torna ufficialmente in Europa con i suoi smartphone. Nelle ultime ore infatti risulta online la sezione europea dello shop ufficiale dell’azienda, segno che ora è possibile acquistare i suoi prodotti ufficialmente anche in Europa.

Guardando subito lo store ufficiale di Nubia per l’Europa capiamo che l’azienda torna sul mercato del Vecchio Continente con i suoi dispositivi migliori, che potremmo definire tranquillamente premium. Ecco quali sono i modelli disponibili attualmente:

  • Nubia Z50S Pro al prezzo di 679€. Si tratta del top di gamma della casa cinese, il quale punta molto sul comparto fotografico con un enorme sensore principale e ottiche variabili. Sotto al cofano troviamo uno Snapdragon 8 Gen 2.
  • Nubia Z50 al prezzo di 599€. Un altro modello molto valido della casa cinese, il quale sulla carta offre delle specifiche da top di gamma. Il processore è uno Snapdragon 8+ Gen 2, display a 144 Hz e ricarica rapidissima a 120W.
  • Nubia Pad 3D al prezzo di 1.199€. Si tratta di un tablet molto particolare, visto che il suo display offre la possibilità di visualizzare contenuti anche in 3D.

Tutti i prodotti elencati sono disponibili all’acquisto sullo store ufficiale dell’azienda, anche dall’Italia. Le spedizioni sono previste a inizio ottobre. Visti i prezzi particolarmente aggressivi per gli smartphone, ci aspettiamo una rinnovata attenzione per Nubia in Europa.

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Nubia torna in Europa partendo dai suoi smartphone premium

L’app per comprare eSIM economiche in tutto il mondo

Negli ultimi anni abbiamo visto un consistente incremento degli smartphone con supporto alle eSIM, le SIM digitali che non necessitano della scheda fisica per funzionare e che per questo risultano molto più accessibili e comode.

I vantaggi delle eSIM sono abbastanza chiari, ma forse non avete pensato a quanto potrebbero esserlo durante un viaggio extra europeo per avere traffico dati e traffico telefonico a disposizione. In questo contesto abbiamo provato un’app molto interessante che permette proprio di acquistare le eSIM in base alla propria destinazione. Si chiama Mobimatter e vi raccontiamo perché ci è piaciuta.

Mobimatter è un’app molto semplice con un unico scopo: permettervi di acquistare eSIM in base alla vostra destinazione. Come vedete dagli screenshot in galleria, l’app si presenta con un’interfaccia molto gradevole e comprensibile. Al primo avvio potrete effettuare l’accesso con un account personale, iscrivervi al servizio con il vostro indirizzo email oppure usare l’app come ospite, senza effettuare registrazione o login.

La schermata principale dell’app raccoglie una panoramica di tutte le eSIM in vendita. In realtà, si tratta di una panoramica che raccoglie tutte le destinazioni di viaggio, e poi in base a quelle è possibile scegliere l’offerta con eSIM più conveniente o più indicata.

Dunque, una volta scelta la destinazione sarà possibile scegliere il bundle con eSIM che più vi interessa. Tra le informazioni che vengono mostrate troviamo i giorni di validità e il bundle di traffico dati incluso, insieme al prezzo ovviamente. Poi scegliendo una specifica offerta sarà possibile consultare ulteriori dettagli ed eventuali vincoli di utilizzo.

L’acquisto della eSIM con offerta annessa è molto semplice: si può pagare con carta di credito o di debito e successivamente riscattare la eSIM e l’offerta scelta. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di eSIM prepagate. Per l’attivazione sarà sufficiente scaricare il codice QR e confermare la scelta di attivarla sul proprio smartphone.

In conclusione, Mobimatter è la scelta perfetta per coloro che si trovano a fare un viaggio extra europeo e hanno bisogno di traffico dati e traffico telefonico in mobilità. Con questa app non sarà necessario recarsi in alcun negozio fisico, e non sarà necessario nemmeno muoversi con largo anticipo visto che l’attivazione avviene in pochi minuti digitalmente.

Mobimatter si rivela molto interessante anche dal punto di vista delle tariffe perché raccoglie moltissimi operatori con diverse varianti di bundle. Potrete quindi trovare dei bundle molto economici, anche a 4 o 5 dollari che permettono di avere traffico dati a sufficienza per una settimana. Al contrario, troverete anche bundle più ricchi indicati per periodi di soggiorno più lunghi.

Le commissioni del servizio sono comprese nei prezzi che leggete associati a ogni singola offerta, mentre risulta interessante la possibilità di accumulare cashback per ogni eSIM acquistata su Mobimatter. Qui sotto trovate i pulsanti per installare l’app su dispositivi Android e iPhone.

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L’app per comprare eSIM economiche in tutto il mondo

Redmi 13C è il telefono economico che ha qualcosa in comune con iPhone 15

Ormai gli smartphone economici non sono più dispositivi lenti e impossibili da utilizzare, ma vantano fotocamere da 50 MP, schermi da 6,7 pollici, processori tutto sommato dignitosi e batterie molto capienti. 

È il caso di Redmi 12C, lanciato in Cina lo scorso anno e arrivato nel corso del 2023 in Italia, ma ora Xiaomi si sta già preparando al suo successore, che rilancia con un design più moderno, aggiungendo una fotocamera e passando alla porta USB-C.

Il sito mysmartprice è riuscito a recuperare i primi render del dispositivo che, in mancanza delle specifiche tecniche, iniziano a darci qualche indizio su cosa attenderci.

Dalle immagini del nuovo Redmi 13C, possiamo vedere come il design del dispositivo sia stato completamente stravolto e ora riprende le linee di Xiaomi 13, con un bordo piatto in quello che sembra metallo (difficile a dirsi). Ora è molto più elegante rispetto a prima e a vederlo non si direbbe un telefono economico.

Il dispositivo manterrà il foro a goccia centrale per la fotocamera anteriore, mentre sul lato posteriore le fotocamere da due passano a tre, sempre con flash LED. Sul modulo fotocamera, possiamo leggere la scritta 50 MP AI Camera, quindi la fotocamera principale adotterà un sensore delle stesse dimensioni di quello dell’anno scorso, sempre accompagnato da funzioni legate all’intelligenza artificiale

Sul lato destro possiamo vedere il pulsante di accensione e il bilanciere del volume, proprio come nel Redmi 12C, e sul fondo del telefono c’è spazio per la griglia dell’altoparlante, la porta di ricarica e il microfono. E qui c’è una delle soluzioni più interessanti di questo dispositivo che in un certo senso richiama i nuovi iPhone 15

Per risparmiare, Redmi 12C era dotato di una porta micro USB, ma Xiaomi ha deciso che siamo nel 2023 e, probabilmente sotto pressione da parte delle nuove regole UE, ha introdotto finalmente una porta USB-C. Proprio come i nuovi melafonini.

E il jack audio? Nessuna paura, come nel predecessore è montato sul lato superiore del dispositivo. I render rivelano anche che lo smartphone sarà disponibile in tre opzioni di colore: verde chiaro, nero e blu (Redmi 12C è in commercio nei colori Blu oceano, Graphie Grey e verde menta).

E a proposito di colori, anche la texture della cover posteriore è cambiata e ora sa molto meno di economico. 

Ricordiamo che Redmi 12C è dotato di uno schermo da 6,71 pollici HD+ con frequenza di aggiornamento di 60Hz. Sotto il cofano, abbiamo un SoC Helio G85 con GPU Mali-G52 2EEMC2, opzioni fino a 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, doppia fotocamera da 50 MP, fotocamera anteriore da 5 MP, un sensore di impronte digitali, uno slot per schede microSD, una classificazione IP52 e una batteria da 5.000 mAh con ricarica a 10 W.

Al momento non sappiamo i dettagli tecnici di Redmi 13C né la sua data di lancio, ma possiamo immaginare che nei prossimi giorni o settimane appaia su Geekbench o sul sito del TENAA per la certificazione.

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Nuovi giochi in offerta sul Play Store: Limbo, Agent A e non solo!

Il Play Store di Google torna alla carica con nuove offerte che riguardano diversi titoli per dispositivi Android. Lo store di Google a ritmo giornaliero rinnova le sue promozioni.

Nelle ultime ore i titoli gratis o in sconto sul Play Store riguardano soprattutto giochi Android, come Limbo e Agent A. Andiamo a vederli insieme nel dettaglio.

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OnePlus presenta la OxygenOS 14: novità importanti per prestazioni, batteria e design

Il 4 ottobre è una data cardine in casa Google, visto che l’azienda presenterà ufficialmente i suoi nuovi smartphone, i Pixel 8, e lancerà molto probabilmente la prima versione stabile di Android 14.

Con il lancio della prima versione stabile di Android 14 arriverà anche il codice AOSP della nuova generazione di Android. E grazie a questo, anche gli altri produttori di smartphone potranno lavorare concretamente all’integrazione di Android 14 nei loro sistemi proprietari.

Tra questi troviamo OnePlus, che però ha deciso di portarsi avanti presentando la OxygenOS 14, la sua interfaccia software basata appunto su Android 14. L’azienda sembra voler puntare molto sulla nuova versione software, al punto da integrare interessanti novità. Andiamo a vederle insieme:

Trinity Engine

Una delle novità cardine della OxygenOS 14 si chiama Trinity Engine, una piattaforma proprietaria che include diversi algoritmi per l’ottimizzazione delle prestazioni e dell’autonomia. Al centro di Trinity Engine ci sono CPU Vitalization, RAM Vitalization e ROM Vitalization, che distribuiscono in modo intelligente le risorse dello smartphone per ottenere prestazioni migliori, una maggiore durata della batteria e un’esperienza fluida a lungo.

La prima riuscirebbe a garantire 20 minuti in più di autonomia pur mantenendo le stesse prestazioni, mentre la RAM Vitalization garantirebbe una fluidità incrementata del 10% rispetto alla OxygenOS 13 e consentire l’esecuzione in background delle applicazioni più utilizzate per un massimo di 72 ore. Infine ROM Vitalization garantirebbe una più ampia longevità dello storage interno, anche dopo 48 mesi dal primo utilizzo dello smartphone.

Rimane da capire come effettivamente ha fatto OnePlus a raggiungere tali risultati. Ne sapremo sicuramente di più quando l’azienda condividerà dei benchmark e delle statistiche accurate.

Occhio al gaming

Arrivano le tecnologie HyperRendering, HyperTouch e HyperBoost. HyperRendering è un algoritmo proprietario di ottimizzazione grafica che aiuta a generare una migliore esperienza visiva nei giochi. HyperTouch garantisce un’esperienza tattile più omogenea, precisa e stabile, grazie all’ottimizzazione completa della logica tattile e all’anti-mistouch su tutta la schermata. Per risolvere il problema dell’elevato consumo energetico senza compromettere l’esperienza di stable-frame-rate, la nuova generazione di HyperBoost controlla in maniera smart le prestazioni e consumi anche con il supporto dell’intelligenza artificiale.

Sicurezza in primo piano

La OxygenOS 14 è dotata del Device Security Engine 3.0, basato sul Trusted Execution Environment (TEE). Si tratta di una tecnologia che previene dal cracking e decompilazione da parte di malintenzionati. Arriva un aggiornamento anche per il Security Center della OxygenOS, e arriva anche Strong Box, una nuova tecnologia per la crittografia dei dati sensibili sullo smartphone. Infine con Auto Pixelate 2.0 sarà possibile pixelare automaticamente dati sensibili negli screenshot.

Interfaccia Aquamorphic 2.0

Con la OxygenOS 14 viene aggiornata chiaramente anche l’interfaccia grafica. Vengono aggiornati widget, modalità di visualizzazione dei dati relativi alle attività fisiche e alla salute. Arrivano aggiornamenti anche per le animazioni di sistema.

Importanti novità arrivano anche per l’Always On con Go Green AOD. Il nuovo tema, con l’impronta di carbonio di AOD, cambia in base al conteggio dei passi giornalieri, mostrando come un maggior numero di passi possa portare a una riduzione di CO2.

Rollout

OxygenOS 14 verrà distribuita su OnePlus 11 a partire da metà novembre, per poi essere successivamente introdotta sul resto della gamma OnePlus. Ci aspettiamo che in questo caso OnePlus si riferisca alla versione stabile. Le prime Open Beta dovrebbero arrivare a breve anche in Italia.

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Android Auto si aggiorna alla versione 10.5 con l’ombra di un bug

È tempo di aggiornamenti per Android Auto, che passa alla versione stabile 10.5 a esattamente due settimane dalla precedente 10.4 (sapete come abilitare le opzioni sviluppatore dell’app?).

Come ci ha abilitato da tempo, infatti, l’interfaccia per veicoli di Google segue un ciclo di rilascio forsennato, a ritmo di due settimane, interrotte dal rilascio della versione beta. Ma con una particolarità: la GrandeG non distribuisce l’aggiornamento di un colpo a tutti, ma a scaglioni.

Il motivo di questa scelta sembra essere di permettere agli utenti di testare le novità – minime per ogni update – e in caso riportare eventuali bug (sempre possibili con Android Auto). A quel punto Google potrebbe interrompere il rilascio, almeno per i problemi più gravi, ed evitare di impattare un gran numero di utenti. 

C’è un altro effetto di questa scelta: non abbiamo note di rilascio per ogni versione, quindi sta agli utenti scoprire le poche novità installando e provando l’app. 

L’ultima versione 10.5 (10.5.6338, per la verità), è stata rilasciata proprio oggi e non sfugge a questa regola. Al momento il Play Store non ce la segnala, ma chi ha avuto la fortuna di provarla come al solito non riesce a notare cambiamenti. A parte uno, e non proprio in positivo. 

Secondo autoevolution, infatti, l’unica differenza rispetto ad Android Auto 10.4 sembra essere un bug che si verifica durante la guida, e che causa la perdita del segnale GPS per alcuni secondi da parte non solo di Google Maps, ma anche di Waze. In questa situazione, entrambi i navigatori si bloccano per qualche istante, per poi riprendere la loro funzione. 

Chi ha osservato questo cambiamento non può dirsi certo che sia causato dall’aggiornamento Android Auto 10.5, ma nota che prima dell’update non era un fenomeno che aveva riscontrato. 

Che fare quindi? Come sempre, il consiglio, soprattutto vista la mancanza di novità di rilievo, è aspettare per verificare che altri utenti non riportino il problema. Ma se siete vittime di bug insopportabili e sperate che l’aggiornamento 10.5 li risolva, potete tentare la sorte e installarlo.

Se volete installare l’ultima versione di Android Auto manualmente, potete andare su APK Mirror. Toccate la freccia verso il basso di fiancoa alla versione del vostro chip (per quasi tutti è arm64-v8a), poi nella pagina successiva toccate il pulsante Download. Ora toccate la notifica Scarica per scaricare il file sul dispositivo. In caso vi venga chiesto conferma se volete scaricare il file, datela.

Successivamente, toccate la notifica che vi indica l’avvenuto download del file o aprite il gestore file del vostro telefono, in genere l’app File, e andate sulla cartella Download. Qui toccate il file APK appena scaricato. In entrambi i casi, potreste dover fornire l’autorizzazione per installare app al di fuori di Google Play. Potreste dover attivare il pulsante delle Impostazioni che vi viene proposto e in caso toccate la freccia a sinistra in alto per tornare indietro e poi installare il file.

A questo punto potete installare il file .apk che contiene l’aggiornamento. Toccate la scritta Aggiorna e Android Auto verrà installata, poi toccate Fine per concludere l’operazione

Se doveste incontrare problemi, potete sempre tornare indietro a una versione precedente di Android Auto da qui seguendo gli stessi passaggi appena visti. 

Se decidete di aspettare, nei prossimi giorni saranno disponibili maggiori informazioni man mano che gli utenti installano l’aggiornamento e saremo sicuramente in grado di verificare la notizia del presunto bug.

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Le novità di Pixel 8 e 8 Pro costeranno care: Google aumenta il prezzo di vendita

Google lancerà i nuovi Pixel 8 e Pixel 8 Pro il 4 ottobre. Nell’attesa di questo debutto, non mancano di certo le indiscrezioni su questi smartphone. Ad esempio, recentemente è trapelata la notizia secondo cui i dispositivi, almeno in America, costeranno un po’ di più rispetto al passato. In particolare, sembrerebbe che Pixel 8 costerà 699 dollari mentre la variante Pro avrà un prezzo di vendita di 999 dollari: dunque, rispetto ai predecessori potrebbe registrarsi un aumento di 100 dollari (tra l’altro, già in passato si parlava di questa indiscrezione).

Il presunto aumento di prezzo potrebbe essere causato da un aggiornamento hardware degli smartphone, anche se su questo punto non vi è alcuna certezza. Nello specifico, sembrerebbe che il sensore della fotocamera principale potrebbe essere lo stesso del passato, mentre alcune novità dovrebbero interessare sia la messa a fuoco del sensore anteriore che il sensore ultrawide. Inoltre, è certo il debutto del nuovo processore Tensor G3 e, tra l’altro, Google avrebbe manifestato la volontà di allungare la vita di questi dispositivi.

Un dubbio, invece, riguarda la memoria interna. Molti dispositivi, come i top di gamma di Samsung del 2023 e il recente iPhone 15 Pro Max, offrono come base di partenza uno spazio pari a 256 GB. La serie Pixel 8, invece, dovrebbe ancora garantire un modello base da 128 GB. Infine, per quanto riguarda la disponibilità, sia Pixel 8 che Pixel 8 Pro saranno disponibili il 12 ottobre. Dunque, sicuramente qualche aggiornamento hardware sarà presente, tuttavia le novità, si sa, hanno sempre un costo e nel caso dei dispositivi di Google potrebbe essere abbastanza salato.

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Le novità di Pixel 8 e 8 Pro costeranno care: Google aumenta il prezzo di vendita

Samsung Good Lock si prepara a un grande aggiornamento con la One UI 6

Samsung ha sempre convinto in tema smartphone, sin dagli albori di Android con i suoi Galaxy S. Negli ultimi anni l’azienda ha dimostrato una particolare cura anche all’aspetto software dei suoi prodotti.

Abbiamo visto Samsung supportare in maniera costante e tempestiva i suoi smartphone, con aggiornamenti di sicurezza e di Android sempre puntuali. Oltre a questo, Samsung offre anche un potentissimo strumento per la personalizzazione sui suoi smartphone. Parliamo di Good Lock.

L’app Good Lock di Samsung permette infatti di personalizzare in maniera profonda tutta l’interfaccia utente della One UI. Lo strumento è strutturato in moduli, ognuno dei quali può essere attivato o meno ed è dedicato alla personalizzazione di uno specifico elemento grafico o funzionale. E proprio per Good Lock stanno arrivando interessanti novità.

Si prospetta infatti un nuovo aggiornamento di Good Lock in concomitanza con la One UI 6, con il quale arriveranno un gran numero di novità. Andiamo a vederle insieme:

  • Migliorata in maniera consistente la procedura di aggiornamento automatico dei moduli Good Lock.
  • Arriva Edge lighting+, dedicato alle animazioni all’arrivo di notifiche sui modelli pieghevoli di Samsung.
  • Nuove modalità di personalizzazione grafica del pannello dei volumi audio.
  • Novità per Wonderland, con la possibilità di personalizzare ulteriormente l’Always On con animazioni e transizioni.
  • Completo rinnovamento del modulo Home Up, nuove gesture e personalizzazioni per la schermata di blocco.
  • Nuove scorciatoie per mouse e tastiera quando si esegue Samsung DeX.
  • Velocizzata l’applicazione dei temi tramite Theme Park.

Il rilascio della nuova versione di Good Lock è previsto una volta che verrà distribuito ufficialmente Android 14 con la One UI 6 per gli smartphone Galaxy. Ci vorrà quindi almeno qualche settimana a partire da oggi.

Ma non finisce qui. Samsung ha infatti lasciato trapelare qualche dettaglio su cosa verrà introdotto con Good Lock 2024, ovvero con quella versione che presumibilmente verrà distribuita con la One UI 6.1 al momento del lancio dei Galaxy S24. Stando a quanto appena trapelato, arriveranno novità per i moduli LockStar e ClockFace, entrambi dedicati alla personalizzazione della schermata di blocco.

Oltre a questo, arriveranno anche novità per Kids Cafè, per le quali ci saranno nuove gesture e scorciatoie personalizzabili per la tastiera.

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Tutte le novità della fotocamera di Google Pixel 8: controlli manuali, funzioni AI e Magic Editor

I Google Pixel si sono sempre contraddistinti per l’ottimo comparto fotografico e sembrerebbe che i futuri Pixel 8 continueranno questa “tradizione”. In particolare, un video pubblicato su 91Mobiles dall’affidabile leaker Kamila Wojciechowska offre un’analisi piuttosto dettagliata di tutte le nuove funzionalità della fotocamera di Pixel 8 e 8 Pro.

Tra le novità, sicuramente la funzionalità “Video Boost”, che secondo Google utilizzerà l’intelligenza artificiale per offrire una “visualizzazione più fluida” e per implementare gli effetti di Night Sight ai filmati. Il video, poi, ci offre anche un assaggio di “Audio Eraser”. Nel dettaglio, si può osservare come sarà possibile rimuovere il rumore della città dallo sfondo di un video di un violoncellista.

L’intelligenza artificiale, però, si vedrà soprattutto nella funzione che permetterà di modificare i volti delle persone al fine di creare lo scatto desiderato. Per il momento non c’è alcuna spiegazione su come funzioni, ma sembra che utilizzi più scatti simili per crearne uno definitivo. Inoltre, sui Pixel 8 sarà possibile utilizzare i controlli manuali. Denominati “Pro Controls”, saranno “modellati sui controlli DSLR”. Non è ancora possibile vedere tutte le opzioni, tuttavia sembrano essere presenti sia la velocità dell’otturatore che l’ISO, oltre alla messa a fuoco manuale.

Infine, è presente Magic Editor, un’opzione svelata durante il Google I/O 2023. Si tratta di una funzione che, grazie all’intelligenza artificiale, permetterà di apportare importanti modifiche anche senza magari possedere specifiche competenze professionali.

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Pixel 8a esce subito allo scoperto: che bordi che hai!

Siamo all’alba dei nuovi Pixel 8, gli smartphone di casa Google che dovrebbero debuttare il prossimo 4 ottobre al fianco del nuovo smartwatch Pixel Watch 2.

Sappiamo praticamente tutto sui nuovi Pixel 8 di Google, a partire dalla presunta scheda tecnica e fino ad arrivare al design e alle colorazioni previste. E allora perché non pensare a Pixel 8a?

Pixel 8a sarà lo smartphone di gamma media che Google lancerà, verosimilmente, durante la prossima primavera 2024. Si tratta quindi di un modello abbastanza lontano nel tempo. Nonostante questo, sono appena trapelate online le prime immagini che ne mostrerebbero il design.

Il nuovo Pixel 8a appare in una colorazione azzurra. Sul retro vediamo l’ormai classica banda orizzontale per contenere i sensori fotografici. Tali sensori sembrano due, un principale e un grandangolo, affiancati al flash LED. Anteriormente vediamo un display abbastanza classico, con un foro centrale per ospitare la fotocamera.

I bordi sono arrotondati, coerenti con il look che dovrebbe caratterizzare i Pixel 8. Questo aspetto è quello che lo differenzierebbe maggiormente dal Pixel 7a arrivato quest’anno e che vedete nell’immagine di copertina. Lateralmente, e anche intorno al display, vediamo però dei bordi consistenti. Sembra addirittura che lo smartphone sia bombato.

Difficile dire se davvero Pixel 8a apparirà così. Dei bordi così pronunciati sarebbero una sorta di passo indietro per Google. Certo la pillola andrebbe giù più facilmente se questi bordi pronunciati fossero necessari per implementare una batteria più grande oppure una sensoristica più avanzata per la fotocamera.

In ogni caso, prendete quanto appena descritto con le pinze. Mancano ancora molti mesi, e molto può ancora cambiare con i prossimi rumor.

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Pixel 8a esce subito allo scoperto: che bordi che hai!