Produzione pipe artigianali su misura

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Pipe Artigianali
Nel fumare la pipa il fumo non viene inspirato, ma lentamente assaporato nella bocca, di conseguenza gli effetti nocivi del fumo non colpiscono tanto i polmoni quanto i tratti superiori del sistema respiratorio. Secondo alcuni recenti studi, fumare sigari e pipa risulterebbe essere meno rischioso che fumare sigarette[senza fonte], poiché oltre a non inspirare il fumo, la frequenza con cui si fumano sigari e pipa è solitamente più bassa rispetto a quella con cui mediamente vengono fumate le sigarette. I ricercatori hanno determinato la probabilità di sviluppare nove tipi di tumore (della vescica, del colon, dell’esofago, dei reni, della laringe, dei polmoni, dell’orofaringe, del pancreas e dello stomaco) e altre malattie cardiache, cerebrovascolari e polmonari, per i fumatori di pipa rispetto ai non fumatori.[senza fonte]
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La pipa inoltre, va fumata con tirate lente, ritmate, e mai profonde. La regola generale impone che il miglior momento di effettuare una tirata, è l’istante in cui la pipa sta per spegnersi; in questo modo si assicura una riduzione dell’aumento di temperatura (fattore importante per una buona pipata). Quindi tanto più fredda si tiene la pipa durante la pipata, tanto meglio è per assaporarla nel modo più corretto. Inoltre, mantenere bassa la temperatura aiuta a ridurre la formazione di idrocarburi policiclici aromatici dal potere cancerogeno.
Laddove sigarette e sigari, in virtù della loro specifica morfologia, offrono alla brace in combustione un’alta superficie (la brace brucia circondata dall’aria dell’ambiente), il tabacco nella pipa riceve aria solamente dall’apertura del fornello. Ciò implica, di conseguenza, una maggior difficoltà nel mantenere accesa la brace, ragion per cui già da molti anni esistono vere e proprie competizioni internazionali (gare di “lento fumo”), aventi come scopo vincente il mantenimento della pipa accesa senza riaccensioni intermedie (i record attualmente raggiunti superano le 3 ore, per una pipa standard da 3 grammi di tabacco).
Abruzzo: Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo. Basilicata: Matera, Potenza. Calabria: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia. Campania: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno. Emilia-Romagna: Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini. Friuli-Venezia Giulia: Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine. Lazio: Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo. Liguria: Genova, Imperia, La Spezia, Savona. Lombardia: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Sondrio, Varese. Marche: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino. Molise: Campobasso, Isernia. Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli. Puglia: Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto. Sardegna: Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano, Sassari. Sicilia: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani. Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena. Trentino-Alto Adige: Bolzano, Trento. Umbria: Perugia, Terni. Valle d’Aosta: Aosta. Veneto: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza. |