Anche gli iPhone 15 supportano gli adattatori da USB-C a Ethernet per velocità Internet più elevate

Anche Apple ha confermato il supporto degli iPhone 15 per il collegamento Ethernet.

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Anche gli iPhone 15 supportano gli adattatori da USB-C a Ethernet per velocità Internet più elevate

Android Auto non parte più automaticamente: succede anche a voi?

Android Auto è il sistema di infotainment di casa Google, usato da milioni di utenti per connettere i propri smartphone Android con i box nelle auto compatibili. Oltre alle numerose novità introdotte costantemente nel tempo, parliamo anche delle sue criticità.

Purtroppo negli ultimi giorni sono emerse online diverse segnalazioni da molti utenti che indicano rilevanti problemi di avvio di Android Auto. Questo problema era stato notato alla fine dello scorso, poi risolto con un aggiornamento da parte di Google. Sembra invece tornato con alcune delle ultime versioni di Android Auto.

Nello specifico, il problema sollevato da diversi utenti sul forum di supporto ufficiale Google consiste nell’impossibilità di avviare automaticamente Android Auto, soprattutto quando si tenta di farlo in modalità wireless. Questo significa che il problema si presenta tanto per coloro che hanno un box in auto già compatibile con Android Auto wireless, quanto per coloro che invece usano un adattatore per avere Android Auto wireless, come AA Wireless oppure il Motorola MA1.

Gli utenti affermano che il problema si presenta in maniera abbastanza frequente e che per risolvere devono avviare la connessione e Android Auto manualmente. Sicuramente non una procedura comoda e rapida, soprattutto se si è alla guida oppure se si è appena entrati in auto.

Alcuni utenti hanno segnalato che tornando a una delle versioni precedenti di Android Auto, come la versione 9.8, il problema sembra non presentarsi. Potete quindi provare a installare tale versione scaricandola da APKMirror, qui sotto trovate il link diretto.

Google ha riferito di essere a conoscenza del problema e di essere a lavoro per risolverlo. Aspettiamoci quindi un aggiornamento con la risoluzione del bug relativamente presto.

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Android Auto non parte più automaticamente: succede anche a voi?

È possibile fare le chiamate di gruppo su WhatsApp anche con Mac

AGI – Meta ha esteso a Mac la possibilità di effettuare chiamate di gruppo connettendosi con un massimo di 8 persone in videochiamate e un massimo di 32 persone in chiamate vocali. Si puoi partecipare a una chiamata di gruppo dopo che questa è iniziata, vedere la cronologia delle chiamate e scegliere di ricevere le notifiche delle chiamate in arrivo anche quando l’app è chiusa. Lo ha annunciato lo stesso Mark Zuckerberg in un post

Si possono condividere file trascinandoli e rilasciandoli in una chat e visualizzare altri contenuti della cronologia. Come avviene quando si usa WhatsApp su qualsiasi dispositivo, WhatsApp per Mac mantiene privati i messaggi personali e le chiamate su più dispositivi grazie alla crittografia end-to-end.


È possibile fare le chiamate di gruppo su WhatsApp anche con Mac

Pixel Watch 2: novità anche per gli occhi

Dallo scorso anno abbiamo visto Google lanciarsi ufficialmente anche nel mercato smartwatch, dopo che da anni è attiva in quello degli smartphone.

La prima generazione di Pixel Watch ha attirato sicuramente molta attenzione, e anche qualche critica, e Google ha intenzione di rinnovare diversi aspetti dei suoi smartwatch con i Pixel Watch 2 che stanno per arrivare.

Nelle ultime ore infatti sono trapelati una serie di dettagli che riguardano Pixel Watch 2, i quali arrivano dalla certificazione FCC richiesta da Google per commercializzarli. Questi dettagli riguardano soprattutto i materiali di realizzazione del cinturino.

Stando infatti a quanto appena trapelato, Google ha testato Pixel Watch 2 in quattro varianti:

  • Cinturino 1 – Cinturino plastica active
  • Cinturino 2 – Cinturino in rete metallica
  • Cinturino 3 – Cinturino a maglie metalliche
  • Cinturino 4 – Cinturino sottile in metallo

Dunque Google è aperta a diverse alternative per il suo Pixel Watch 2. Dal lato della connettività sappiamo anche che tutti i modelli testati godono delle solite connessioni Wi-Fi e Bluetooth, mentre due di essi supportano anche le reti LTE.

Riguardo i cinturini testati, quello in rete metallica sarebbe la variante trapelata nei mesi scorsi per Pixel Watch, poi mai arrivata effettivamente sul mercato. La vera novità dovrebbe corrispondere a quello sottile in metallo.

Vi ricordiamo che i nuovi Pixel Watch 2 verranno presentati, con ogni probabilità, al fianco dei nuovi Pixel 8, previsti per il prossimo autunno.

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Pixel Watch 2: novità anche per gli occhi

La ‘spunta blu’ su Facebook e Instagram arriva anche in Italia

AGI – La ‘spunta blu’ su Facebook e Instagram arriva anche in Italia. Meta lo chiama ‘Verified’ ed è uno strumento a pagamento a disposizione dei creator “per consolidare la propria presenza e costruire più velocemente una community sulle piattaforme” del gruppo di Marc Zuckerberg. Il pacchetto di abbonamento su Instagram e Facebook offre ai creator la verifica del proprio account e supporto in lingua inglese.

Verified è stato testato in mercati selezionati per valutare i feedback dai creatori di contenuti. La disponibilità in Italia rientra nell’espansione del prodotto a livello globale, annunciata da Zuckerberg su Instagram.
L’abbonamento costa al mese 14 euro via web e 17 euro via mobile (dispositivi iOS e Android) e include un badge di verifica, che conferma l’autenticità del profilo e stabilisce che l’account è stato verificato con un documento d’identità, maggior protezione dai furti d’identità attraverso un monitoraggio proattivo dell’account, aiuto costante con possibilità di interagire con una persona e ricevere supporto per i problemi più comuni.

Funzioni esclusive per esprimersi in modi unici. Sarà disponibile per tutti in Italia nei prossimi giorni.


La ‘spunta blu’ su Facebook e Instagram arriva anche in Italia

Anche Galaxy S24 potrebbe avere la variante Plus: Samsung ci pensa

Nonostante manchi ancora un pò di tempo al loro debutto, già stanno trapelando diverse indiscrezioni sui futuri smartphone premium di Samsung: ci riferiamo a Galaxy S24. A questo proposito, i nuovi modelli utilizzano il nome in codice interno “Muse”, mentre la serie S23 utilizzava “Diamond”. Ma l’anticipazione interessante è un’altra e cioè che il Galaxy S24 Ultra utilizza il nome in codice di Muse 3. 

Dunque, questo dettaglio fa ipotizzare che potrebbero esserci altri due modelli: Muse 1 e Muse 2, ovvero Galaxy S24 e Galaxy S24 Plus. Una notizia inaspettata, soprattutto alla luce di indiscrezioni del passato che suggerivano l’abbandono della variante Plus da parte del produttore coreano. Ed invece anche l’anno prossimo la gamma dei dispositivi Samsung dovrebbe essere composta da tre modelli. Tuttavia, non manca chi la pensa differentemente, e cioè che la società ha pensato prima a tre modelli per poi puntare su due: la variante standard e quella Ultra. In ogni caso, almeno su questo punto, occorrerà attendere prima di conoscere la verità. 

Per quanto riguarda le altre indiscrezioni, Galaxy S24 Ultra potrebbe adottare la stessa fotocamera del predecessore, con una sola differenza che interesserà il teleobiettivo con zoom ottico 10x: potrebbe trattarsi sempre del Sony IMX754 da 12 MP ma leggermente migliorato. Qualche dubbio in più, invece, sul processore che verrà adottato. Alcune anticipazioni, infatti, hanno affermato che i modelli venduti in Asia e Nord America potrebbero utilizzare lo Snapdragon 8 Gen 3 mentre quelli europei avrebbero a bordo l’Exynos 2400.

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Anche Galaxy S24 potrebbe avere la variante Plus: Samsung ci pensa