Come hackerare uno smartphone Android in meno di un’ora

Se pensate che il sensore di impronte digitali del vostro smartphone Android vi garantisca una certa tranquillità, anche in caso il dispositivo dovesse finire nelle mani sbagliate, pensateci bene. 

C’è infatti un nuovo tipo di hack che sfrutta un’attrezzatura da appena 15 dollari e consente di indovinare la vostra impronta digitale in meno di un’ora (ecco come funziona il lettore di impronte digitali a ultrasuoni).

L’attacco, chiamato BrutePrint e creato da Yu Chen di Tencent e Yiling He della Zhejiang University, fa quello che suggerisce il nome, ovvero prova “brutalmente” la vostra impronta digitale sul dispositivo finché non trova quella corretta (in informatica, si chiamano appunto attacchi di forza bruta). 

Per farlo, utilizza un circuito stampato da 15 dollari che contiene un microcontrollore STM32F412 di STMicroelectronics, un interruttore analogico bidirezionale a doppio canale noto come RS2117, una scheda flash SD con 8 GB di memoria e un connettore scheda-scheda che collega la scheda madre del telefono al circuito stampato flessibile del sensore di impronte digitali.

Le impronte, invece, provengono da un database utilizzato in ricerche di questo tipo, e simile a quelli che trapelano nelle fughe di dati. 

Ma com’è possibile che indovini un’impronta digitale, visto che le combinazioni possibili in teoria sono 2.500 miliardi? L’hack sfrutta due caratteristiche dei lettori di impronte digitali in Android. Una si tratta di una vera e propria vulnerabilità, che consente tentativi illimitati di impronte digitali, e l’altra riguarda il modo in cui funzionano i lettori, che, a differenza dell’autenticazione tramite password, non richiedono una corrispondenza esatta ma utilizzano una soglia di riferimento che si avvicini sufficientemente alla vostra.

Inoltre i ricercatori hanno scoperto che non tutti gli smartphone (e i lettori di impronte) sono uguali. Per l’esperimento sono stati usati dispositivi di diverse marche e sistemi operativi: Xiaomi Mi 11 Ultra, vivo X60 Pro, OnePlus 7 Pro, OPPO Reno Ace, Samsung Galaxy S10 Plus, OnePlus 5T, HUAWEI Mate 30 Pro 5G, HUAWEI P40, Apple iPhone SE e Apple iPhone 7.

A seconda di vari fattori, come il numero di impronte digitali memorizzate su ciascun dispositivo per l’autenticazione e il framework di sicurezza utilizzato, sono necessari da 40 minuti a 14 ore per sbloccare un dispositivo.

Samsung Galaxy S10 Plus è quello che necessita di meno tempo (da 0,73 a 2,9 ore), mentre Xiaomi Mi 11 è quello più difficile da sbloccare (da 2,78 a 13,89 ore). Per quanto riguarda gli iPhone, sono “immuni” a questo tipo di attacco perché iOS crittografa i dati, mentre Android no.

Le implicazioni sono semplici quanto drammatiche: se perdete un telefono o ve lo rubano, non potete essere sicuri che qualcuno non possa sbloccarlo e accedere ai vostri dati. Che precauzioni prendere? Dal punto di vista degli utenti, non c’è molto che si possa fare. Secondo i ricercatori, infatti, questa minaccia richiede uno sforzo congiunto tra i produttori di smartphone e sensori di impronte digitali, mentre chi sviluppa il sistema operativo potrebbe mettere in atto pratiche per mitigarne il rischio.

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Come hackerare uno smartphone Android in meno di un’ora

ARM Cortex-X4 è la CPU più potente di sempre, prossimamente su Android

Spesso ci concentriamo sulle specifiche tecniche per giudicare uno smartphone, soprattutto nel panorama Android. E sappiamo che il cuore della scheda tecnica è costituito dal processore.

Dovete sapere che quando parliamo di smartphone, il processore in realtà è un insieme di componenti che si occupa di gestire la potenza computazione, l’esecuzione di app e processi di sistema, ma anche di elaborazione dell’immagine. E il cuore pulsante di un processore è dato dall’architettura hardware.

Negli ultimi anni l’architettura che ha caratterizzato praticamente tutti i processori di smartphone Android, e non solo, è quella realizzata da Arm e che si basa sugli elementi Cortex. E nelle ultime ore proprio Arm ha svelato delle importanti novità.

L’azienda ha infatti svelato il nuovo Cortex-X4, l’architettura che farà parte dei prossimi processori top di gamma per il segmento mobile. Oltre a questo, arrivano il Cortex-A720 di gamma media e il Cortex-A520 di gamma più bassa.

Concentrandosi sul Cortex-X4, Arm afferma che le performance sono state migliorate del 15% rispetto alla generazione precedente e che, a parità di performance, l’efficienza energetica è stata migliorata del 40%. E parallelamente, Arm ha presentato anche la tecnologia DSU-120, la quale permette di gestire contemporaneamente e in modo efficiente più core della CPU.

Il nuovo Cortex-X4 di Arm sarà in grado di raggiungere una frequenza di clock massima pari a 3,4 GHz. Passando invece al Cortex-A720, ci sono delle buone notizie anche per la fascia media. La nuova architettura permetterà un incremento delle performance e soprattutto dell’efficienza pari al 20%. Gli stessi miglioramenti sono stati illustrati per il Cortex-A520, di fascia bassa.

Oltre all’aspetto puramente computazionale, Arm ha rinnovato anche quello che riguarda la grafica. L’azienda ha infatti presentato la seconda generazione di GPU Immortalis. Questo si traduce nelle nuove Mali-G720 e Mali-G620 per dispositivi di fascia alta e media.

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ARM Cortex-X4 è la CPU più potente di sempre, prossimamente su Android

Meteo & Radar: l’app per le previsioni anche su Android Auto

Spesso parliamo di come i nostri telefoni ci accompagnano ormai in molte attività quotidiane. Tra le cose più semplici ma sicuramente più frequenti che facciamo durante il giorno troviamo sicuramente il controllo delle previsioni meteo.

Nel panorama Android troviamo tantissime app che offrono il servizio di consultazione e previsione del meteo, con un grado di dettaglio e accuratezza che può variare in maniera consistente. Negli ultimi giorni abbiamo provato Meteo & Radar, e ora vi raccontiamo perché ha una marcia in più rispetto alle altre del suo genere.

Meteo & Radar è un’app che si presenta con un’interfaccia gradevole, anche se non aggiornatissima agli ultimi canoni stabiliti dal Material Design o dal Material You di Google. Questo è un aspetto negativo, soprattutto per chi fa molto caso all’interfaccia grafica e che in realtà accomuna molte app di questo genere.

Come le migliori app meteo che abbiamo provato, Meteo & Radar propone una grande serie di informazioni relative al meteo e a tutti i fattori che riguardano le previsioni. Al primo avvio verrà richiesto di impostare una città di riferimento e abbiamo apprezzato la possibilità di usare l’app senza attivare la geolocalizzazione.

Dopo aver impostato la città di riferimento, o le città di riferimento visto che l’app supporta anche l’impostazione di diverse città per le previsioni, sarà possibile accedere a tutte le informazioni. Ecco quali secondo noi sono quelle più utili e che differenziano l’app Meteo & Radar dalle altre del genere:

  • Consultazione dell’andamento delle condizioni meteo nel tempo. Potete infatti scorrere il tempo previsto durante la giornata tramite un comodo slider.
  • Consultazione dell’andamento dei fenomeni nuvolosi nel tempo tramite lo stesso slider.
  • Consultazione dell’andamento delle temperature. Queste informazioni sono disponibili a livello nazionale ma anche mondiale.
  • Previsione accurate dei venti.
  • Per ognuna delle sezioni sopra citate troverete anche una sezione di approfondimento in cui vengono forniti dettagli tecnici e teorici sui fenomeni meteo e sulle relative previsioni.
  • Possibilità di impostare delle notifiche automatiche per le città di riferimento in caso di allerta meteo da parte delle Autorità.
  • Widget personalizzabili.
  • Compatibilità con Android Auto.

Bene, forse è proprio l’ultimo punto ciò che rende Meteo & Radar un passo avanti rispetto alle app meteo di terze parti. L’app infatti può essere usata anche su Android Auto, piattaforma sulla quale da sempre c’è una carenza abbastanza rilevante di informazioni che riguardano proprio il meteo.

Nel complesso, l’app funziona bene. Non abbiamo notato blocchi o problemi nel suo utilizzo. Questo è notevole anche considerando la mole di informazioni e grafiche che le varie sezioni dell’app includono.

L’app Meteo & Radar è disponibile al download gratuito sul Play Store. L’utilizzo dell’app implica la presenza di annunci pubblicitari, sicuramente visibili ma quasi mai invasivi nell’utilizzo quotidiano. I widget invece non includono annunci pubblicitari.

Qui sotto trovate il pulsante diretto per scaricare e installare l’app Meteo & Radar dal Play Store.

Scarica da Play Store

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Meteo & Radar: l’app per le previsioni anche su Android Auto

Tra i giochi e app Android in sconto spiccano Operator e Aftermath

Come accade in tanti weekend, anche in questo che stiamo vivendo il Play Store di Google ci propone una serie di interessanti offerte su app e giochi per smartphone Android. Tra questi, troviamo titolo abbastanza apprezzati come 911 Operator, Aftermath, Kiwanuka, Maglev Metro e tanti altri. 

Per i prossimi giorni, quindi, potremmo scaricare ed installare un buon numero di app (a questo proposito, ecco le app per controllare i consumi energetici) e giochi gratis o in sconto. Andiamo a vederli insieme.

Giochi e App gratis e in sconto sul Play Store

Offerte su app e giochi ancora attive

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Tra i giochi e app Android in sconto spiccano Operator e Aftermath

Android 14 si concentra sul potenziamento del multitasking: altra novità in arrivo

Stando a quanto visto fino ad ora, Android 14, rispetto al passato, non rappresenta una rivoluzione importante. Tuttavia, le novità non mancano, alcune davvero interessanti, come ad esempio quella che interessa il multitasking oppure il rinnovo della funzionalità di registrazione dello schermo. Inoltre, potrebbe essere presente un’altra modifica che dovrebbe incontrare i favori degli utenti e che coinvolge la funzionalità del copia ed incolla.

Nello specifico, così come ha dimostrato Nail Sadykov su Twitter, gli utenti potranno continuare ad utilizzare il sistema di navigazione mentre attivano il copia ed incolla: tutto ciò, nella pratica, significa che si potrà selezionare un testo o una foto da un’applicazione, aprirne un’altra e incollare ciò che si desidera in essa. Si tratta, quindi, di una bella novità, soprattutto per i dispositivi pieghevoli. Per gli utenti iOS, invece, non si tratta di una sorpresa visto che Apple, già in iOS 15, implementò una funzionalità molto simile. Questa funzionalità, infine, è già disponibile nella Beta 2 di Android 14.

La nuova versione del sistema operativo di Google includerà diverse novità – a partire dall’ambito della sicurezza e della privacy – tra cui: due modalità di risparmio energetico, maggiori ottimizzazioni per i dispositivi pieghevoli e per quelli con ampi display, il pieno supporto a Passkey, nuove opzioni per le impostazioni e per gli sfondi nonché la possibilità di emulare il Led di notifica. Per le altre novità, vi rimandiamo al nostro articolo sugli aggiornamenti contenuti dalla Beta 2 di Android 14.

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Android 14 si concentra sul potenziamento del multitasking: altra novità in arrivo

Google avvia il rollout di Android Auto 9.5

Oggi è stata diffusa in versione beta una nuova versione di Android Auto. In questo modo, gli utenti iscritti al programma beta avranno la possibilità di testare gli ulti perfezionamenti prima che inizi il lancio della versione definitiva del pacchetto. Questa versione, quindi, non è consigliata a tutti visto che potrebbe presentare una serie di bug che limiterebbero l’esperienza quotidiana.

Quest’ultimo pacchetto, inoltre, non è stato fornito con un log delle modifiche, dunque appare complicato indicare su quali novità e su quali bug abbia lavorato Google. Ad esempio, alcuni utenti che hanno installato la nuova versione di Android – che include l’inedita interfaccia Coolwalk – hanno evidenziato un problema piuttosto importante, ovvero che la parte inferiore della schermata, inclusa la barra delle applicazioni, si blocca subito dopo l’avvio. Per questo motivo, Android Auto diventa inutilizzabile e l’unica soluzione sembrerebbe quella di procedere all’installazione di una versione precedente. E a proposito di Coolwalk, ricordiamo che non tutti gli utenti l’hanno ricevuta: difatti, l’implementazione avviene tramite un processo gestito dal server.

Per quanto riguarda l’installazione dell’ultimo aggiornamento in versione beta, occorre avviare il programma di installazione dell’APK. Il processo richiede diverse autorizzazioni poiché il sistema operativo è basato sul blocco delle app che provengono da fonti diverse dal Google Play Store. Infine, parlando delle tempistiche di rilascio della versione definitiva, se la versione beta di Android Auto 9.5 non darà problemi, la diffusione completa potrebbe avvenire già a fine mese.

Google, nelle scorse ore, ha avviato la diffusione della versione finale di Android Auto 9.5. Nello specifico, la diffusione sta avvenendo in maniera graduale. Difatti, questa versione, tramite Google Play Store, fino ad ora è arrivata soltanto a pochi dispositivi: per un completo rilascio occorrerà attendere ancora un pò di tempo. Questo tipo di approccio è stato scelto dall’azienda per determinare con puntualità l’affidabilità di ogni update.

Per quanto riguarda le novità contenute nel pacchetto, Google non ha rilasciato un log delle modifiche: dunque, informazioni a riguardo non sono ancora disponibili. Molto probabilmente, la società si è concentrata specificamente sulla correzione di bug e sul miglioramento delle prestazioni: quindi, non dovrebbero esserci grosse nuove funzionalità.

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Google avvia il rollout di Android Auto 9.5

Android 14 permetterà agli utenti di registrare la schermata di una singola app

Android 14 conterrà varie novità, tra cui una piuttosto interessante che riguarderà la funzionalità di registrazione. Fino ad ora, infatti, gli utenti che intendevano registrare lo schermo del proprio dispositivo hanno riscontrato una criticità, ovvero la necessità di interrompere l’operazione nel caso in cui arrivi una notifica indesiderata. Gli sviluppatori di Google, per ovviare a questa eventualità, hanno previsto un aggiornamento della funzionalità.

Nello specifico, nella nuova versione del sistema operativo gli utenti avranno a disposizione due alternative: registrare l’intero schermo oppure una singola applicazione. Nel caso in cui si optasse per questa voce, verrà registrata soltanto l’app in funzionamento. Dunque, non dovremmo affatto preoccuparci se durante le operazioni dovessimo ricevere qualche notifica che non desideriamo mostrare ai destinatari della registrazione.

Per quanto riguarda il funzionamento dell’opzione, appena selezioneremo la voce “Registra una singola app”, apparirà un menu che ci consentirà di scegliere l’app da registrare tra quelle recenti e l’intero cassetto delle app (per mostrare questa sezione occorrerà effettuare uno swipe verso l’alto). A scoprire questa novità di Android 14 è stato il noto Mishaal Rahman, il quale ha condiviso su Twitter un filmato in cui svela il tutto. Si tratta certamente di un passo in avanti, che dovrebbe consentire agli utenti di ottimizzare i tempi quando si tratta di effettuare una registrazione visto che non dovranno preoccuparsi dell’eventuale arrivo di una notifica.

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Android 14 permetterà agli utenti di registrare la schermata di una singola app

Il nuovo Xiaomi 13 litiga con Android Auto

Sappiamo quanto sia delicato l’equilibrio su cui poggia Android Auto e quanto basti poco a interromperne il funzionamento, ed è probabilmente quanto accaduto con il nuovo Xiaomi 13, uno dei top di gamma più interessanti di questo 2023.

Secondo l’ultimo bug report di Xiaomi, infatti, Android Auto non può connettersi su dispositivi che eseguono le versioni del firmware V14.0.19.0.TMCEUXM, V14.0.4.0.TMCTWXM, V14.0.4.0.TMCMIXM e V14.0.15.0.TMCEUXM.

Per “connettersi” si intende che collegando il telefono via cavo allo schermo dell’auto, Android Auto non si avvia. 

Xiaomi ha ammesso che il problema è da imputarsi nel sistema operativo del telefono, e non in Android Auto, e ha già avviato un’investigazione interna per risolverlo, ma non ha diffuso informazioni su tempistiche di rilascio. In genere, questo tipo di correzioni vengono inserite negli aggiornamenti mensili del sistema operativo, ma non sappiamo se riuscirà ad arrivare già nel prossimo, perché come troviamo nel forum della comunità di Xiaomi, il bug è ancora sotto analisi. 

Nel frattempo, i prossimi aggiornamenti includeranno una serie di fix per diversi dispositivi dell’azienda, come si può vedere qui sotto. 

Quindi che fare? Se siete proprietari di uno Xiaomi 13 e non riuscite a connettervi ad Android Auto, su Reddit diversi utenti hanno affermato di aver risolto il problema cambiando il cavo e mantenendo il telefono sbloccato dopo aver effettuato la connessione all’unità principale.

Altri hanno riportato che passando alla connessione wireless (se la vostra auto lo supporta), si può utilizzare Android Auto senza problemi, ma per tutti gli altri l’unica alternativa è aspettare un fix da parte di Xiaomi (o comprare un adattatore nella speranza che funzioni).

Questo non è certo l’unico bug che riguarda Android Auto, che ricordiamo sta portando la nuova interfaccia Coolwalk a un numero sempre più ampio di utenti, introducendo nuovi problemi in pari misura. Uno dei più recenti e fastidiosi è il blocco dell’interfaccia nella parte inferiore dello schermo, che impedisce agli utenti di interagire con l’app in primo piano o passare ad altre app. 

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Il nuovo Xiaomi 13 litiga con Android Auto

L’app Sonos per Android perde la funzione più banale del mondo

Nel settore dell’esperienza con i contenuti audio conosciamo Sonos per essere uno dei punti di riferimento nel mercato, con i suoi speaker che rappresentano i dispositivi di gamma alta. Questi sono ovviamente accoppiati con app per dispositivi Android per facilitarne la gestione.

L’app Sonos per dispositivi Android sta per ricevere una novità che farà storcere il naso a più di un utente. Si tratta della possibilità di riprodurre tramite gli speaker dell’azienda i contenuti presenti nello storage interno del dispositivo sul quale viene eseguita.

Con un aggiornamento pubblicato sul suo sito ufficiale infatti, Sonos ha annunciato che presto dovrete dire addio alla funzionalità che permette di riprodurre contenuti salvati in locale con gli speaker Sonos tramite l’app Android.

A partire dal 23 maggio 2023 infatti tale funzionalità verrà rimossa, e gli utenti Sonos perderanno la possibilità di riprodurre sui loro speaker i contenuti audio che sono salvati nella memoria interna del dispositivo Android sul quale gira l’app. L’azienda consiglia quindi di caricare tali contenuti su servizi di streaming di terze parti, come YouTube ad esempio, oppure di caricarli su NAS strutturati appositamente.

Sembra che alla base della decisione ci sia una questione di sicurezza, visto che con l’evoluzione di Android la funzionalità rischiava di diventare obsoleta dal punto di vista della sicurezza. Lo stesso è accaduto per l’app iOS di Sonos, la quale ha salutato l’opzione per riprodurre contenuti in locale tre anni fa.

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L’app Sonos per Android perde la funzione più banale del mondo

Una delle più famose app al mondo è in arrivo su Android Auto

Diverse novità in arrivo per Android Auto e Android Automotive. Durante l’evento Google I/O, infatti, Google ha annunciato l’arrivo di diverse applicazioni sulle automobili, a partire dalle app meteo come The Weather Channel, che si andrà ad aggiungere – entro la fine dell’anno – ad altri software simili come Weather & Radar. Questa applicazione consentirà di consultare le previsioni del tempo, le temperature e le condizioni atmosferiche. Inoltre, gli utenti potranno accedere anche alla funzione radar che consente di visionare il meteo previsto in un determinato posto.

The Weather Channel, tuttavia, non sarà l’unica app che approderà su Android Auto. Difatti, Google ha confermato anche di stare a lavoro su Zoom e Webex di Cisco. In questo modo, dunque, gli utenti potranno partecipare alle riunioni attraverso l’audio del veicolo. Inoltre, sono state aperte le porte anche ad altri tipo di software, come quelli in grado di controllare i dispositivi Smart Home. L’obiettivo, infatti, è quello di consentire ai conducenti di controllare i propri dispositivi da remoto tramite la dashboard. Ad esempio, in questo modo gli utenti potranno aprire e chiudere le porte del garage senza sbloccare lo smartphone oppure attivare i sistemi di allarme nonché le telecamere.

Sulle tempistiche di rilascio di queste novità, Google ha preferito mantenere un certo riserbo. Sembrerebbe, però, che l’applicazione The Weather Channel possa debuttare entro l’estate, mentre per gli altri software occorrerà attendere ancora un po’. In ogni caso, Google sta dimostrando la propria volontà di arricchire Android Auto e Android Automotive al fine di garantire agli utenti un’esperienza quanto più completa possibile.

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Una delle più famose app al mondo è in arrivo su Android Auto

Google ci presenta il nuovo look di Google TV e Android TV

Google TV rappresenta il punto di riferimento per i sistemi operativi per smart TV a livello globale. Si tratta della nuova identità di Android TV, la stessa piattaforma per la quale Google ha appena svelato importanti novità.

Le novità delle quali parliamo consistono nell’interfaccia grafica. A quasi 10 anni dalla prima definizione di interfaccia grafica per Android TV, Google presenta la nuova veste grafica di Google TV e Android TV.

Si tratta di una novità che riguarda in prima battuta gli sviluppatori e i produttori di smart TV basate sul sistema operativo di Google, affinché potranno aggiornare e adeguare i loro prodotti coerentemente al nuovo design. E in merito al nuovo design, potete averne un’anteprima osservando le immagini in basso.

Le nuove linee guida per l’interfaccia di Google TV riguardano da vicino praticamente tutti gli elementi grafici: pulsanti, liste, caroselli di contenuti, liste immersive, interfacce a schede. Insomma, tutto dovrebbe essere coerente con quanto propone adesso la schermata home di Google TV.

Ci aspettiamo quindi che nel prossimo futuro vedremo sempre più app sviluppate secondo le nuove linee guide, così come ci aspettiamo degli aggiornamenti per Google TV che uniformino tutta l’interfaccia secondo le nuove linee guida presentate da Google.

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Google ci presenta il nuovo look di Google TV e Android TV

Google ci mostra il futuro di Android: la personalizzazione è la chiave

Giusto qualche ora fa abbiamo seguito con attenzione l’importante giornata del Google I/O 2023 in cui sono state presentate importanti novità per il settore smartphone e tablet della casa di Mountain View.

Ma Google non ha dedicato il suo evento annuale soltanto ai nuovi prodotti hardware. Sono arrivate infatti diverse novità anche sui prodotti software, come app e servizi che sono ormai sempre più basati sull’intelligenza artificiale. E sono arrivate chiaramente novità anche per il prodotto software di Google che ci sta più chiaro: il nostro robottino verde.

Google infatti ha illustrato quelle che sono le novità previste per Android nel prossimo futuro. Il tutto sarà centrato sull’aspetto della personalizzazione, ormai sempre più importante per gli utenti e per Google.

Google annuncia l’interessante funzionalità Magic Compose per la sua app Messaggi. Magic Compose permette di generare risposte automatiche ai messaggi. L’utente sarà anche in grado di scegliere lo stile secondo il quale fornire queste risposte. La funzionalità è ovviamente basata sull’intelligenza artificiale generativa di Google.

La novità dovrebbe arrivare in estate per gli utenti che hanno aderito alla versione beta dell’app Messaggi, ecco il link per iscriversi.

Google ha annunciato che con Android 14 le possibilità di personalizzare tema e sfondi del proprio smartphone raggiungeranno livelli mai visti prima. Arriveranno nuove opzioni per impostare scorciatoie nella schermata di blocco, nuovi elementi grafici come orologi e widget e un nuovo tema monocromatico.

Ma non finisce qui: per gli sfondi arriverà la possibilità di generare sfondi a partire da specifiche emoji e anche la possibilità di impostare come sfondo un’immagine con effetto cinematico che prende vita in base all’inclinazione dello smartphone. Ci ricordiamo di una novità simile anche in casa iPhone.

Tutte queste novità dovrebbero arrivare con la versione stabile di Android 14, probabilmente alla fine dell’estate.

E sempre per quanto riguarda la personalizzazione dello sfondo, arriverà anche la possibilità di generare sfondi in base alle richieste dell’utente. Si tratta di Generative AI, una funzionalità che sarà in grado di generare sfondi in base alle preferenze dell’utente, questa è ovviamente supportata dai modelli generativi sviluppati da Google.

In ambito fotografia mobile, un aspetto sempre centrale per Google e per i suoi Pixel, arriveranno importanti novità grazie all’intelligenza artificiale. Questa permetterà il funzionamento di nuove feature, come l’Ultra HDR per i video che verrà introdotto con Android 14.

Infine, arriverà anche il supporto alla modalità notturna e ai video HDR a 10 bit nelle app social come Instagram.

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