Disponibile la nuova app di Apple, “Accessory Developer Assistant”.
Link all’articolo originale: Apple lancia l’app Accessory Developer Assistant
Disponibile la nuova app di Apple, “Accessory Developer Assistant”.
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Torniamo a parlare di Android Auto, il sistema di infotainment di casa Google, il quale si trova in un periodo molto intenso coinciso con il corposo rinnovamento grafico, disponibile solo in beta al momento.
Stavolta le notizie non sono positive per riguardano dei malfunzionamenti di Android Auto che diversi utenti stanno segnalando a Google. Nello specifico, sembra che i problemi siano legati all’aggiornamento ad Android 13 sullo smartphone che si connette all’auto per avviare Android Auto.
Come segnalato da diversi utenti con diversi dispositivi, tra i quali troviamo Sony Xperia, Redmi, Samsung e Pixel, il problema principale e più fastidioso consiste nell’impossibilità di usare Assistant, il noto assistente vocale di Google, su Android Auto.
Come mostrato dall’immagine che trovate alla fine di questo articolo, il problema fa sì che si visualizzi una regione vuota dell’interfaccia al posto della barra inferiore nel momento in cui si cerca di avviare Google Assistant su Android Auto tramite il classico comando vocale “Ok Google” o “Hey Google“.
Questo problema si presenta anche quando si tenta di avviare Assistant tramite l’eventuale pulsante fisico dedicato presente nell’auto. Altri utenti invece affermano di riuscire ad avviare correttamente Assistant in questo modo.
Al momento non è chiaro se il problema dipende effettivamente dall’aggiornamento ad Android 13 sullo smartphone, visto che alcuni utenti affermano di aver usato correttamente Assistant per un certo periodo successivo all’aggiornamento ad Android 13. Potrebbe quindi anche trattarsi di un problema connesso ad un aggiornamento dell’app Google.
Di certo ci aspettiamo che Google stia investigando la causa del problema e che nel breve termine rilasci un fix. Nel frattempo fateci sapere se anche voi avete riscontrato problemi simili.
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Nuovi problemi per Android Auto con Android 13: Assistant non funziona
Si torna a parlare di Android Auto e modalità alla guida di Assistant. Due entità che sembravano indicare quasi la stessa cosa. Successivamente Google ci ha lasciato intendere che la modalità alla guida di Assistant avrebbe succeduto ad Android Auto. Ma lo sappiamo bene, a Google piace cambiare.
Quella che infatti è nata come la nuova generazione di Android Auto, direttamente integrata in Assistant e senza richiedere la necessità di installare un’app a sé stante, sta per salutarci definitivamente.
Google ha infatti comunicato che dal prossimo 21 novembre la modalità alla guida di Assistant non sarà più disponibile. Al contrario, rimarrà disponibile la modalità Guida di Maps. Questa è abbastanza simile a quella di Assistant e, se vogliamo, è anche più semplice da avviare visto che basta aprire Maps quando ci si trova in auto.
La modalità alla guida di Assistant proponeva un’interfaccia ottimizzata per accedere alla navigazione e ai principali servizi Google e di streaming musicale che possono tornare utili durante la guida. La modalità Guida di Maps è davvero molto simile.
Possiamo quindi aspettarci che Google abbia fatto questa scelta per non tenere un quasi duplicato tra i servizi che offre ai suoi utenti in auto.
È importante però sottolineare come con questa scelta non c’è più un successore diretto di Android Auto per display su smartphone. Anche perché la modalità Guida di Maps non è altro che una sezione dell’app Google Maps.
Non conosciamo le motivazioni di Google alla base della scelta. In un certo senso sembra che Google stia “liberando” il suo Assistant da servizi che non sono strettamente relativi le potenzialità di un assistente vocale.
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La modalità alla guida di Assistant è prossima al cimitero di Google: Android Auto per smartphone non ha più un successore
Basta pronunciare un “Hey Google, paga il parcheggio”: fa tutto Google Assistant, senza dover scendere dall’auto (negli USA)
Google Assistant, per pagare il parcheggio con i comandi vocali
Tramite l’app Google Assistant, è possibile creare diverse Routine: queste permettono di svolgere una serie di azioni in maniera automatica, dopo che è stata pronunciata una determinata frase all’assistente vocale. Con un nuovo aggiornamento di Assistant, è finalmente possibile cambiare nome alle Routine.
In precedenza infatti, il nome della Routine era identico alla frase d’attivazione della stessa su Google Assistant e non poteva in alcun modo essere cambiato: questo portava, nel caso di frasi d’attivazione molto lunghe, a nomi estremamente lunghi e non sempre chiarissimi. Adesso finalmente è stato aggiunto un tasto “modifica” accanto al nome della Routine, che permette ovviamente di cambiare il nome con uno più chiaro.
Possono essere rinominate tutte le Routine, ad eccezione di quelle standard di Google, quali Bedtime, Commuting home, Good morning. Questo cambiamento, scovato su Reddit, è in rollout per Android (tramite Assistant) e su iOS (tramite l’app Google Home).
L’articolo Google Assistant: finalmente si può cambiare nome a (quasi) tutte le Routine sembra essere il primo su Androidworld.
Google Assistant: finalmente si può cambiare nome a (quasi) tutte le Routine
Dopo aver aggiunto le routine “ritardate” nell’app Google Home, BigG ha introdotto delle nuove routine in Google Assistant: queste, chiamate in inglese “Daylong Routines”, possono avere diverse azioni che vengono automaticamente attivate ad un certo orario durante il giorno.
Definire queste nuove routine è molto semplice: nella schermata apposita per la creazione, sia in Assistant che in Google Home, sarà mostrata una barra in basso che inviterà l’utente a creare una “Daylong Routine”. A questo punto si potrà scegliere in quali giorni attivare la routine e infine si potranno specificare le azioni da compiere e soprattutto a che ora. Ogni orario avrà una sezione apposita, sotto la quale saranno mostrate le azioni associate.
Queste nuove routine sono in rollout in queste ore e dovrebbero arrivare su tutti i dispositivi tra poco.
L’articolo Google presenta le nuove routine di Assistant che durano un giorno intero (foto) sembra essere il primo su AndroidWorld.
Google presenta le nuove routine di Assistant che durano un giorno intero (foto)
Negli ultimi giorni Google ha rilasciato un aggiornamento della versione beta della sua app omonima che ha comportato l’introduzione di una nuova interfaccia per Google Assistant. Come potete notare dall’immagine in testa e da quelle nella galleria a fine articolo, ora la scheda dell’assistente vocale appare più corta e presenta due pulsanti al di sopra dell’ormai familiare “Ciao, come posso aiutarti?”
Si tratta di due scorciatoie che permettono di accedere rispettivamente alla condivisione della schermata tramite screenshot e all’analisi della stessa con Google Lens. Quest’ultima in particolare rende più snello il processo saltando di fatto il passaggio dell’apertura della fotocamera smart. Per alcuni significherà qualche attimo in meno di attesa, mentre altri potrebbero dover creare una nuova scorciatoia per accedere alla funzione.
Per il resto la scheda si presenta inalterata con i bordi stondati, i colori sul bordo inferiore e il logo dell’assistente in bianco o in nero (a seconda del tema impostato). Chi scrive ancora non ha accesso alla novità, anche se pare disponibile su Android 11 con l’ultima beta dell’app Google. Voi invece l’avete ricevuta?
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Avete ricevuto la nuova interfaccia accorciata di Google Assistant? (foto)
Importante novità per il Campanello Intelligente con Videocamera di Netatmo.
Link all’articolo originale: Il Campanello Smart di Netatmo è ora compatibile con Google Assistant e Amazon Alexa
Il Campanello Smart di Netatmo è ora compatibile con Google Assistant e Amazon Alexa
Google si prepara a implementare nuove funzioni per Google Assistant e Google Home e potenziarne di preesistenti, il tutto a ridosso della festa della mamma. Tra le più interessanti abbiamo sicuramente la possibilità di estendere la trasmissione dei messaggi broadcast non solo agli smart speaker e display di Google e Nest presenti nella casa, ma anche, tramite Assistant, agli smartphone dei componenti della famiglia, sia su Android che su iOS.
Altra aggiunta, forse non così sensazionale, ma di certo gradita, sarà l’aggiunta di due nuove “Family Bell“, promemoria per la famiglia di cui vi avevamo parlato qui: le due nuove ricorderanno ai membri della famiglia di innaffiare le piante e di rassettare la casa. Google ha dichiarato che queste funzioni dovrebbero essere tradotte in 8 nuove lingue, italiano incluso, nelle prossime settimane.
In ultimo Google sta finalmente rendendo disponibili nuove storie e nuovi giochi accessibili tramite smart display o smartphone Android. Grazie alla nuova partnership con Pottermore Publishing, nuove storie sul mondo magico creato da J.K. Rowling arriveranno a noi utenti, per esempio dicendo “Hey Google, raccontami una storia di Quidditch“. Sarà inoltre aggiunta sugli smart display anche la serie “Who was” (Chi era), assieme a nouvi Easter Egg e canzoni che permetteranno ai bambini d’imparare cose nuove in modo divertente e interattivo, sebbene non sia ancora confermato che anche queste funzioni verranno tradotte e rese disponibili in altre lingue.
L’articolo Assistant e Google Home si arricchiscono di nuovi suoni, nuove storie e servizio broadcast migliorato (video) sembra essere il primo su AndroidWorld.
Assistant e Google Home si arricchiscono di nuovi suoni, nuove storie e servizio broadcast migliorato (video)
Google e Fiat hanno appena ufficializzato un’interessante novità per il settore automobilistico che concretizza il connubio tra una delle auto più iconiche della storia italiano e Google Assistant, l’assistente virtuale intelligente di BigG.
È stata presentata l’edizione speciale della Fiat 500 Family con Hey Google. La novità consiste in un’integrazione più profonda dell’assistente vocale con l’auto, che va oltre l’esperienza offerta da Google su smartphone Android e con Android Auto. Sulle nuove Fiat 500, 500X e 500L Hey Google sarà possibile interagire, anche a distanza, con l’auto per conoscere il livello di carburante o accendere le luci.
Il tutto è stato reso possibile grazie all’integrazione di Assistant con servizio Mopar Connect di Fiat e all’Action My Fiat creata appositamente per Google Assistant. Per accedervi sarà necessario completare la procedura di configurazione iniziale indicata alla consegna dell’auto.
Come vedete dalle immagini in galleria, le nuove Fiat 500, 500X e 500L Hey Google presentano anche degli inserti sulle portiere e sui sediolini che richiamano i colori Google. La Fiat 500 Family Hey Google sarà presto disponibile nei tre modelli 500, 500X e 500L in 10 paesi europei, tra i quali l’Italia.
L’articolo Google Assistant su Fiat 500: basta un “Hey Google” per comunicare con l’auto (foto) sembra essere il primo su AndroidWorld.
Google Assistant su Fiat 500: basta un “Hey Google” per comunicare con l’auto (foto)
Google Assistant, l’assistente vocale intelligente di BigG è presente su tantissime tipologie di prodotto, ma non ovunque. I grandi assenti all’appello sono i PC, a meno che non si parli di Chromebook con Chrome OS. Il progetto del quale vi parliamo intende colmare questa lacuna.
È infatti possibile installare Google Assistant su PC Windows, Linux e macOS, chiaramente in via non ufficiale visto che Google propone Assistant esclusivamente per PC Chrome OS. Il progetto è presente su GitHub e si avvale delle API per sviluppatori di Assistant. Pertanto, il processo di installazione non è così immediato: sarà necessario effettuare l’accesso con un account Google Cloud, anche se di prova gratuita, e poi completare l’installazione in circa trenta passaggi.
Quella che vedete nell’immagine qui in alto è proprio l’interfaccia di Assistant su PC Windows, con il pulsante per avviare l’ascolto vocale in basso a sinistra. Il client propone una serie di opzioni per personalizzare l’assistente vocale, tra le quali vediamo la possibilità di scegliere il tema dell’interfaccia, abilitare la modalità di conversazione continua e associare la sua attivazione a una scorciatoia da tastiera.
La finestra dei risultati di ricerca è regolabile, mentre i risultati sono interfacciabili con Google Foto quando si tratta di risultati di immagini. Gli screenshot qui sotto mostrano come tutto il design dell’interfaccia sia fedele allo stile Google.
Tra i punti critici sono stati rilevati le limitazioni nel contesto di gestione dei dispositivi connessi in casa, in tal caso è molto più agevole usare Assistant in via ufficiale da smart display. Inoltre, diversi servizi di terze parti, come Netflix e Spotify risultano irraggiungibili tramite Assistant da PC, così come le routine sembrano funzionare a singhiozzo.
L’installazione del client per PC di Google Assistant è spiegata passo dopo passo alla pagina dedicata al progetto su GitHub. Ribadiamo che attualmente sono disponibili le versioni per Windows, Linux e macOS.
Al link presente qui sotto trovate tutti i dettagli del caso.
Client non ufficiale di Google Assistant per PC | Download e guida
L’articolo Google Assistant su Windows, Linux e macOS? Ora è possibile, ecco come installarlo (foto) sembra essere il primo su AndroidWorld.
Google Assistant su Windows, Linux e macOS? Ora è possibile, ecco come installarlo (foto)
Sembra proprio che Google voglia distribuire le news su sempre più servizi per dispositivi mobili, e dopo il rinnovamento di Google News e l’approdo di questo tipo di contenuti su Discover, è giunto il momento di Assistant.
Nelle ultime ore diversi utenti hanno segnalato l’arrivo dei contenuti di Google News nella sezione principale di Google Assistant, quella denominata Snapshot e che è accessibile tramite la semplice attivazione di Assistant sui dispositivi Android. Come vedete dalle immagini presenti in galleria, le news apparirebbero tra le informazioni personali legate all’account Google, e per alcuni utenti sarebbero anche non removibili.
Al momento è difficile dire se si tratta dell’inizio di un rollout su scala globale da parte di Google oppure di un test ristretto a specifici utenti. Sicuramente suona strano vedere le news proposte da Google nella sezione Snapshot di Assistant, una sezione concepita per fornire agli utenti una panoramica sugli impegni e sugli aspetti personali. Fateci sapere se avete ricevuto anche voi la novità.
L’articolo Le news di Google arrivano anche nella sezione principale di Assistant: le avete ricevute? (foto) sembra essere il primo su AndroidWorld.
Gli assistenti vocali intelligenti sono ormai diventati un punto fermo nel mondo degli smartphone e non solo. Tra quelli più diffusi troviamo sicuramente Google Assistant, per il quale potrebbe arrivare presto un’interessante novità.
Nel nuovo codice AOSP di Android 11, riferito alla versione stabile lanciata ieri, sono stati scovati alcuni riferimenti che suggerirebbero un canale audio dedicato agli assistenti vocali in Android: i riferimenti puntano in particolare su Google Assistant e Bixby, per i quali potrebbe arrivare uno slider del volume dedicato nel classico pannello dei volumi audio di Android.
La funzionalità avrebbe il chiaro scopo di permettere agli utenti di gestire il volume audio degli assistenti vocali in modo indipendente dal volume degli altri contenuti multimediali provenienti dallo smartphone. A voi piacerebbe avere questa funzionalità?
L’articolo Google Assistant vuole essere indipendente: prove generali per uno slider volume dedicato sembra essere il primo su AndroidWorld.
Il supporto a Google Assistant ora arriva anche su Waze per iOS.
Link all’articolo originale: Waze per iOS introduce il supporto a Google Assistant
Beosound Balance è il nuovo smart speaker di fascia altissima di Bang & Olufsen con supporto AirPlay 2.
Link all’articolo originale: Beosound Balance arriva con supporto AirPlay 2 e Google Assistant