La dock di Pixel Tablet non sarà economica

Negli ultimi giorni si sono intensificate le voci attorno a Pixel Tablet, quello che passerà alla storia come il primo tablet nella storia dei Pixel. Il dispositivo rappresenta una nuova avventura per Google sul mercato, proprio come è avvenuto lo scorso anno negli smartwatch.

Su Pixel Tablet infatti ormai conosciamo diversi dettagli. Qualche giorno fa abbiamo anche appreso il presunto prezzo di lancio per l’Europa, e il fatto che verrà venduto con una dock che lo renderà sostanzialmente uno smart display.

Le nuove informazioni appena trapelate su Pixel Tablet riguardano proprio la dock, ovvero la base per la ricarica che consisterà in uno speaker per rendere smart display il tablet stesso. Come vedete dalle immagini in galleria infatti, la Pixel Tablet Standalone Charging Dock è apparsa per qualche ora su Amazon.

Il dispositivo appariva in vendita separata nella colorazione Haze, una delle colorazioni che abbiamo già associato a Pixel Tablet. Il codice modello corrisponde a GMD6J, e dalla descrizione si evinceva che si tratta di una dock per caricare ovviamente il tablet. Non erano disponibili ulteriori dettagli.

Parliamo al passato perché successivamente l’articolo è stato rimosso da Amazon, segno che la sua pubblicazione è stata un errore. Questo è avvenuto non prima di scorgere il prezzo di vendita: 129 dollari, sicuramente non un prezzo basso, considerando che si tratterà di una dock compatibile solo con Pixel Tablet o che al massimo potrà funzionare in maniera indipendente da smart speaker. Per avere un raffronto, il Nest Hub di Google costa 99 dollari nello stesso mercato.

Dalla pagina Amazon per la dock del Pixel Tablet si anche è riuscito a carpire che il dispositivo sarebbe dovuto arrivare in vendita per il 10 maggio, periodo assolutamente coerente con il Google I/O, l’evento nel quale dovrebbe arrivare l’ufficialità proprio per Pixel Tablet

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La dock di Pixel Tablet non sarà economica

Recensione Samsung Galaxy A23 5G: la proposta economica 2022

La sottile confezione di questo Galaxy A23 5G contiene all’interno solo il cavo USB-C/USB-C. L’alimentatore non è più un accessorio incluso, portando questa nuova abitudine anche nella fascia degli smartphone più economici.

Samsung Galaxy A23 5G è uno smartphone Samsung abbastanza standard per il suo design. La scocca è in plastica opaca, che nella colorazione nera trattiene un po’ di impronte. In mano il dispositivo non è particolarmente leggero (visti i suoi 197 grammi), ma viste le dimensioni generose questo peso è ampiamente distribuito sulla sua superficie e quindi questo si utilizza tutto sommato con discreta semplicità. Non c’è certificazione per l’impermeabilità, ma ci sta vista la fascia di prezzo.

L’hardware di questo Galaxy A23 5G è quello di uno smartphone economico. Abbiamo uno Snapdragon 695 octa core da 2,2 GHz, con GPU Adreno 619 e 4 GB di RAM. La memoria interna per fortuna è da 128 GB ed è anche espandibile sfruttando una microSD. Abbiamo la connettività 5G (assente ovviamente nel modello Galaxy A23 normale), Wi-Fi ac, Bluetooth 5.1 e chip NFC. Il lettore di impronte digitali è posizionato sul lato in concomitanza del tasto di accensione ed è preciso e abbasntaza rapido. Ottimo il fatto che il carrellino estraibile permetta di mettere due nanoSIM senza rinunciare alla microSD. È presente anche il jack audio per le cuffie da 3,5 millimetri.

Due assenze notevoli: non c’è il sensore di luminosità e non c’è il sensore di prossimità. Il primo è sostituito dal software che sfrutta la fotocamera frontale: i risultati sono discreti, anche se la velocità di adattamento alla luce è inferiore. Il sensore di prossimità è sostituito da un sensore ultrasonico, che dobbiamo dire essersi comportato molto meglio rispetto ai corrispettivi del mondo Xiaomi, pur non essendo perfetto.

Samsung non rinuncia al voler riempire il suo smartphone del maggior numero di fotocamere possibili. Abbiamo infatti ben quattro sensori posteriori, oltre alla selfie cam. La fotocamera principale è da ben 50 megapixel ƒ/1.8 ed è stabilizzata otticamente, una assoluta rarità in questa fascia di prezzo. Le altre fotocamere però iniziano subito a lasciare l’amaro in bocca, già dalla scheda tecnica. La grandangolare è da soli 5 megapixel (ƒ/2.2) e gli altri due sensori (bokeh e macro) sono addirittura da soli 2 megapixel (ƒ/2.4).

La fotocamera principale permette di realizzare scatti discreti, ma non sempre perfetti, soprattutto nella gestione delle forti luci (soprattutto il cielo bianco in questi giorni nuvolosi in cui abbiamo scattato). Buono però il bilanciamento del punto di bianco e la nitidezza delle immagini. Come immaginabile sono decisamente meno interessanti le foto grandangolari. Anche con buona luce la risoluzione risicata non permette di tirare foto fuori all’altezza delle aspettative. Benché perdano evidentemente di nitidezza le foto dalla fotocamera principale rimangono discrete anche con meno luce e la modalità notturna permette anche di far “uscire” anche un po’ di luce in più.

La fotocamera frontale da 8 megapixel ƒ/2.2 è sufficiente, ma anche lei soffre della risoluzione non proprio all’altezza. I video si possono registrare solo in Full HD a 30fps. Sono sufficienti, ma non molto stabili, andando quindi ovviamente a pesare sul risultato finale.

Samsung Galaxy A23 5G è dotato di un display da 6,6 pollici in tecnologia PLS LCD con risoluzione di 1080 x 2408 pixel. Lo schermo quindi è molto ampio ed è anche molto luminoso, nonosante non sia in tecnologia AMOLED, cosa che sarebbe stato lecito aspettarsi visto la storia di Samsung. Benché perda un po’ di luminosità guardando lo schermo in modo più angolato, rimane comunque sembra abbastanza visibile in molte condizioni di luce. In più ha un refresh rate aumentato a 120 Hz ed è protetto da Gorilla Glass 5. Peccato per l’assenza della funziona di always-on, che lo avrebbe di sicuro completato.

Samsung Galaxy A23 5G arriva sul mercato con una versione ridotta della One UI 4. L’interfaccia è praticamente indistinguibile da quella di uno smartphone top di gamma, ma poi scavando fra le impostazioni ci si rende ovviamente conto che l’azienda ha dovuto comunque scendere a qualche compromesso, come quello dell’assenza dell’always-on display già citato. Il software (basato su Android 12 con le patch di ottobre 2022) non è poi particolarmente scattante, pagando sicuramente un hardware da smartphone entry level.

Fra le funzionalità che non troviamo su altri smartphone abbiamo il game launcher e un’opzione per forzare il supporto al multischermo per tutte le app (per esempio anche per Instagram). Abbiamo poi ancora una volta la modalità di utilizzo ad una mano e il doppio account.

La batteria da 5.000 mAh garantisce un’eccezionale autonomia, anche grazie al già citato hardware di non di spicco, che ha come pregio l’avere consumi abbastanza ridotti. È facile con un utilizzo medio poter arrivare gino a due giorni con una singola carica. La ricarica è poi rapida a 25W, anche se l’alimentatore non è incluso in confezione.

Samsung ha lanciato questo Galaxy A23 5G a 349€, un prezzo un po’ alto per un dispositivo di questo tipo. Il mercato lo ha riportato rapidamente nella fascia di prezzo a cui appartiene e oggi si trova su Amazon a circa 230€. Controllate il box a seguire per aggiornamenti (automatici) di prezzo.

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Recensione Samsung Galaxy A23 5G: la proposta economica 2022

La GPU economica che (forse) potrete acquistare | Podcast

È online una nuova puntata de Il Tech delle Cinque, il podcast quotidiano di SmartWorld: dal lunedì al venerdì, alle cinque di pomeriggio, un quarto d’ora di chiacchiere in libertà su tecnologia, videogiochi, informatica, cultura pop e tutto quel che ci passa per la testa. Oggi parliamo di NVIDIA RTX 3050, la nuova GPU di fascia bassa che abbiamo provato con mano.

Si tratta di un modello dalle caratteristiche tecniche niente male, che punta ad offrire un’ottima esperienza di gioco in Full HD. Il prezzo sulla carta dovrebbe stare a meno di 300€, ma in questo momento è davvero difficile capire se quest’aspettativa sarà confermata dal mercato. Ne parliamo con Lorenzo, autore del test della RTX 3050, che ci ha svelato tutti i segreti di questo prodotto.

Potete ascoltare subito l’episodio dal player qui sotto ma non dimenticate di iscrivervi su Spotify, Apple podcast, Google Podcast o dovunque ci vogliate seguire.

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