Motorola Razr Plus potrebbe avere invece un brutto minus!

Il segmento degli smartphone pieghevoli entra sempre più nel vivo, con Samsung che prepara il terreno per il lancio dei nuovi Galaxy Z Fold 5 e Flip 5, Google che addirittura prepara il lancio del suo primo pieghevole, e Motorola che sta finalizzando il nuovo Razr.

Nelle ultime settimane abbiamo parlato sotto diversi aspetti del nuovo pieghevole di casa Motorola. Abbiamo visto come dovrebbe apparire dal vivo, e anche alcune delle presunte specifiche tecniche. Ora apprendiamo ulteriori dettagli che non sembra particolarmente positivi.

Stando a quanto appena riferito da fonti di mySmartPrice, il nuovo Motorola Razr dovrebbe arrivare sul mercato col nome di Motorola Razr Plus. Ed è curioso apprendere questo nome quando si apprendono i dettagli sulla batteria che integrerà: si tratterà infatti di un unico modulo da 2.850 mAh.

Chiaramente si tratta di una batteria relativamente piccola. Un passo indietro rispetto alla batteria di Motorola Razr 2022, da 3.500 mAh, e comparabile con quella del primo Razr del 2020. La scelta risulterebbe curiosa perché gli ultimi rumor indicano che invece il display del nuovo Razr sarà più grande rispetto a quelli visti sulle generazioni precedenti.

Allora le alternative sono due a nostro avviso: la più probabile è che Motorola ha scelto una batteria di bassa capacità in nome di una leggerezza e portabilità dello smartphone senza precedenti, magari confidando in un’ottimizzazione software particolarmente spinta per fornire un’autonomia decente agli utenti. La seconda è che nel nuovo pieghevole ci saranno due moduli per la batteria, come spesso accade per i pieghevoli, e quello appena trapelato da 2.850 mAh è uno solo uno dei due.

Non vi resta che continuare a seguirci per scoprire la risposta definitiva a questo dubbio, man mano che emergeranno nuovi rumor sul prossimo pieghevole di casa Motorola.

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Motorola Razr Plus potrebbe avere invece un brutto minus!

E se invece un nuovo Galaxy Note arrivasse davvero?

La storia della famiglia Galaxy Note si sta facendo davvero intricata, con rumor che si succedono e si contraddicono in serie. Dopo quello che sembrava il punto definitivo sull’addio a Galaxy Note, Ice Universe mischia le carte.

Il noto leaker ha appena riferito su Twitter di qualcuno che nella catena di produzione è a conoscenza dell’esistenza di un nuovo Galaxy Note. Ovvero la nuova generazione della popolare serie di smartphone Samsung che ha fatto la storia del produttore sudcoreano nel settore Android, insieme alla famiglia Galaxy S.

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Non sappiamo quanto possiamo ritenere valida e veritiera la nuova informazione di Ice Universe. È anche possibile che all’interno della catena di comando Samsung ancora non abbiano preso una decisione definitiva e che stiano temporeggiando. Torneremo ad aggiornarvi appena ne sapremo di più.

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E se invece un nuovo Galaxy Note arrivasse davvero?

L’archiviazione illimitata e gratuita di Google Foto non dovrebbe esistere più, e invece…

La nuova politica di archiviazione di Google è entrata in vigore il 1 giugno scorso e ha rimosso definitivamente il piano di backup illimitato gratuito per Google Foto, ma ci sono degli utenti che sono stati più fortunati di altri. Alcune persone sono infatti state in grado di caricare diversi giga di media senza che occupassero nemmeno un briciolo dello storage del loro account. A tutto questo c’è però una spiegazione.

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Le nuove politiche di Google sono entrate in vigore dal 1 giugno, ma non da subito per tutti. L’azienda di Mountain View sta infatti implementando gradualmente la cosa, e non tutti gli utenti hanno perso immediatamente la possibilità di caricare illimitatamente e gratuitamente le loro foto e video su Google Foto. Questo trattamento di riguardo durerà comunque poco, perché prima o poi tutti gli account dovranno sottostare alla nuova politica.

Oltre al motivo già spiegato, c’è anche un’ulteriore spiegazione. Un ritardo nell’elaborazione degli ultimi media potrebbe non aver inciso direttamente sul contatore di spazio totale disponibile.

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L’archiviazione illimitata e gratuita di Google Foto non dovrebbe esistere più, e invece…

L’acquisto di uno smartphone viene sempre più spesso rimandato per il Covid, ma per molti invece non fa differenza (foto)

Stando ai dati pubblicati da Kantar riguardo la situazione delle vendite di smartphone globali la situazione non è esattamente rosea. Le conseguenze della pandemia di Covid-19 infatti stanno pesando fortemente in un settore che già stava vivendo una difficile fase di stagnazione e in cui il ban contro Huawei sta smuovendo le acque e ridistribuendo gli equilibri di forza nei vari mercati.

Il declino di vendite è evidente anche per il secondo trimestre del 2020 (aprile-giugno), il primo interamente colpito dalle restrizioni della quarantena. Una delle conseguenze però è anche lo spostamento degli acquisti verso il canale online, aumentati dell’11% in Europa, USA e Giappone e arrivati a rappresentare quasi i due terzi di tutte le vendite.

Curiosamente però, come si può vedere dal grafico più in basso, mentre diversi consumatori dichiarano di aver rinunciato o rimandato l’acquisto di un nuovo smartphone, ce ne sono sempre molti che invece si dicono ugualmente interessati. La percentuale cambia da Paese a Paese, ma gli utenti orientati a una spesa inferiore ai piani iniziali comunque sono decisamente di più di quelli che al contrario sono disposti a sborsare anche più del previsto.

È interessante anche notare come le vendite di iPhone non siano poi così toccate dall’andamento negativo generale, grazie al lancio quanto mai provvidenziale da parte di Apple del nuovo iPhone SE 2020 che ha intercettato i desideri di spesa di molte persone. Il suo successo è evidente anche in Cina, dove occupa il trono di dispositivo più venduto nonostante lo strapotere Huawei (che occupa più della metà del mercato nazionale).

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A proposito di Huawei, incominciano a diventare sempre più marcate le conseguenze del ban USA sulle vendite. Dopo che anche il governo statunitense ha esteso il divieto anche alla realizzazione di processori e il Regno Unito ha escluso l’azienda cinese dalla realizzazione della sua Rete 5G, nuovi segnali negativi hanno raggiunto gli utenti. In Occidente ne stanno approfittando gli altri marchi rivali come Xiaomi, Oppo, OnePlus e Realme. Il fenomeno è particolarmente evidente nella fascia media, storicamente il segmento in cui Huawei spadroneggiava. In Paesi come Spagna (40% delle vendite) e Italia (24%, un punto sotto Samsung!) è Xiaomi a spuntarla.

Samsung rimane in molte nazioni l’azienda da battere, anche grazie alle forti vendite della rinnovata serie Galaxy A. I risultati della fascia media però allo stesso tempo stanno alzando l’asticella delle aspettative nei confronti dei top di gamma Galaxy S e Galaxy Note e cannibalizzando i loro possibili acquirenti.

L’importanza del fattore prezzo risalta dall’analisi che evidenzia anche la rinnovata centralità della fascia media, vero terreno di scontro per tutti i produttori che si trovano a dover affrontare tempi sempre più lunghi tra un acquisto e l’altro da parte dei consumatori. Se gli utenti sono sempre stati abbastanza fedeli a un marchio, ora l’occasione per conquistarne di nuovi (o riconquistare quelli che si sono allontanati) si verifica una volta ogni 24+ mesi, un lasso di tempo in cui molte cose possono succedere.

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