Disponibile la nuova app di Apple, “Accessory Developer Assistant”.
Link all’articolo originale: Apple lancia l’app Accessory Developer Assistant
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Anche l’app NBA mostra ora i risultati in diretta nella schermata di blocco e sull’Isola dinamica degli iPhone.
Link all’articolo originale: L’app NBA mostra le Attività in tempo reale con l’ultimo update
L’app NBA mostra le Attività in tempo reale con l’ultimo update
Oggi parliamo di Fantacalcio, una pratica che coinvolge ogni anno milioni di italiani, grandi e piccini, e che chiaramente fonda le sue basi sul gioco del calcio. Il Fantacalcio esiste da molto prima dell’avvento delle app e degli smartphone, ma chiaramente si è evoluto nel corso del tempo.
Prevedibilmente oggi troviamo una serie impressionante di app e tool che aiutano la gestione della squadra per ogni fantallenatore. Lo Strego del Fantacalcio è una di queste. Noi l’abbiamo provata e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Vi raccontiamo perché.
Tutti i fantallenatori sono ogni settimana più o meno assorti nella scelta della formazione. La selezione dei titolari chiaramente è cruciale ai fini del risultato e quindi può risultare comodo avere qualcuno che aiuti sinceramente nella scelta. Lo Strego del Fantacalcio fa proprio questo, è un’app che fornisce consigli statistici sui giocatori a disposizione per schierare la migliore formazione possibile.
L’installazione dell’app è molto semplice e non richiede alcun tipo di registrazione o accesso tramite indirizzo email. Una volta installata si inserisce la propria squadra e si definiscono i vari giocatori. L’app supporta la modalità mantra, ovvero quella per cui è possibile personalizzare il ruolo di ogni giocatore. In questo modo sarà più semplice selezionare l’undici titolare.
Come abbiamo menzionato sopra, Lo Strego del Fantacalcio fornisce essenzialmente consigli su chi schierare. Andiamo quindi a vedere quali sono gli strumenti a disposizione dei fantallenatori per capire chi schierare:
La grafica dell’app, come potete vedere dagli screenshot che trovate a fine articolo, è molto curata e accattivante. L’interfaccia è ben strutturata e difficilmente risulterà difficile orientarsi.
Tirando un po’ le somme, Lo Strego del Fantacalcio è un’app che può rivelarsi essenziale per un fantallenatore appassionato. Sia ben chiaro che non va intesa come un sostitutivo della classica app gestionale del Fantacalcio, tant’è che non facciamo nemmeno il paragone. Lo Strego del Fantacalcio è un’app che va intesa come uno strumento che aiuta a sciogliere dubbi di formazione. Le stelle aiutano a capire quanta probabilità di prendere bonus ha un giocatore, le frecce il suo stato di forma (con indicazione anche per gli infortunati) e soprattutto lo strumento comparazione è un valido supporto.
Poi, lo sappiamo bene, nel Fantacalcio, come nella vita, esistono scelte di cuore dei fantallenatori che nessun IA o statistica potrà mai intaccare.
Lo Strego del Fantacalcio è un’app disponibile gratuitamente sul Play Store. Il suo utilizzo prevede degli annunci pubblicitari sotto forma di video brevi da visualizzare ogni circa 5 minuti di utilizzo. Non sono previsti abbonamenti a pagamento. Se siete già pronti per provarla, qui sotto trovate il link di download diretto dal Play Store.
L’articolo Ecco l’app che tutti i fantallenatori vorranno sembra essere il primo su Androidworld.
Gli smartphone e in generale i dispositivi mobili oggi fanno parte del nostro quotidiano. Questi dispositivi ci aiutano a rimanere in contatto con le persone, essendo sostanzialmente sempre connessi. Ed è proprio questo aspetto che può diventare negativo sotto determinati punti di vista.
L’essere sempre connessi e raggiungibili costituisce infatti una potenziale fonte di distrazione. Questo può inficiare negativamente sulla capacità di concentrazione, sulla produttività a lavoro e nello studio. E allora può davvero rivelarsi interessante un’app che consente di aumentare la produttività andando a ridurre le distrazioni. Proprio secondo questa filosofia abbiamo provato Forest, un’app che unisce la concentrazione con il concetto della sostenibilità ambientale.
Forest è un’app che nasce su un concetto molto interessante: la concentrazione passa direttamente per la riduzione delle distrazioni, ed è direttamente proporzionale ad un albero che nasce e cresce. Sì, avete capito bene. Forest pone una sfida all’utente per la quale più si tiene la concentrazione, evitando di usare il telefono, e più un albero virtuale cresce e prospera.
In pratica, con Forest è possibile avviare delle sfide con sé stessi per le quali è possibile impostare un timer entro il quale il telefono non deve essere utilizzato. In questo tempo di concentrazione un albero virtuale viene piantato e inizia a crescere. Man mano che si completano queste sessioni di concentrazione verrà popolata una foresta personale e virtuale.
Ma le potenzialità di Forest non finiscono qui. L’app infatti offre anche la possibilità di abilitare diverse opzioni per incrementare la concentrazione e rendere le sfide più efficienti. Sarà infatti possibile abilitare l’opzione per cui l’app non permette di essere ridotta in background, in modo che verrà a tutti gli effetti impedito l’utilizzo del telefono. Per tornare a usare il telefono si dovrà attendere la fine del timer impostato, oppure interromperlo a costo di perdere l’alberlo piantato.
Ancora più interessante è la possibilità di avviare delle sfide di gruppo, con le quali un gruppo di utenti è chiamato a completare le sfide di concentrazione. Inoltre, è anche possibile piantare realmente degli alberi tramite le sfide che si completano. Queste due ultime opzioni descritte sono disponibili esclusivamente per coloro che si abbonano alla versione Pro dell’app.
E quindi Forest funziona? Per l’utilizzo che ne abbiamo fatto possiamo dirvi di sì. L’app ha un effetto reale sulla concentrazione soprattutto quando si abilita l’opzione che impedisce l’uso del telefono quando il timer è in corso. In questo modo sarà necessario attendere la fine del timer, e nel frattempo ci si sentirà più liberi di concentrarsi sullo studio o sul proprio lavoro. In questa modalità verranno anche inibite le notifiche.
La funzionalità di concentrazione è pienamente coerente con le più recenti raccomandazioni fatte dagli esperti, per cui risultano particolarmente efficaci e sane le sessioni di studio o lavoro intervallate da piccole pause. In questo senso, Forest permette di impostare un timer che può variare da 10 minuti a 60 minuti per le sessioni di concentrazione.
Abbiamo già accennato al fatto che Forest prevede una versione Pro a pagamento. Questa costa 4,49€ una tantum e include la possibilità di piantare realmente alberi, di avviare sfide di gruppo e di accedere a statistiche dettagliate.
La versione free d’altro canto offre, a nostro avviso, tutte le opzioni necessarie affinché l’app effettivamente possa incrementare la vostra concentrazione nello studio o nel lavoro. Qui sotto trovate il link di download dal Play Store.
L’articolo Abbiamo provato Forest: l’app green per combattere la procrastinazione sembra essere il primo su Androidworld.
Abbiamo provato Forest: l’app green per combattere la procrastinazione
Sappiamo bene che Google è attualmente al centro del settore smartphone Android, grazie ai suoi dispositivi hardware e grazie ai suoi prodotti software e app. Tra queste troviamo Google Home, la piattaforma per gestire la domotica.
Nelle ultime ore sono emerse delle importanti novità proprio per Google Home. Microsoft ha infatti rilasciato un nuovo aggiornamento per Xbox, le sue popolari console di gioco, per implementare la piena compatibilità proprio con Google Home.
Questa compatibilità appena implementata riguarda la possibilità di controllare in modalità remota la Xbox attraverso l’app Google Home. Questa modalità di controllo è disponibile da tempo per la gestione di dispositivi Android TV o Google TV attraverso l’app Google Home su smartphone.
La modalità di controllo remoto per Xbox dall’app Google Home offrirà la possibilità di spostarsi nell’interfaccia grafica tramite le frecce, tornare indietro, recarsi nella sezione Home, controllare il volume, navigare attraverso un pad sull’app e controlli multimediali standard. Altri interessanti controlli sono la possibilità di disattivare rapidamente l’audio e quella di registrare una clip di gioco.
Nel distribuire la novità, Microsoft ha riferito di averla sviluppata in collaborazione con Google. L’utilizzo della nuova funzionalità è abbastanza semplice. Andiamo a vedere come controllare la Xbox in remoto con l’app Google Home:
L’articolo Come controllare Xbox con l’app Google Home sembra essere il primo su Androidworld.
Al giorno d’oggi i podcast rappresentano sicuramente tra i contenuti più apprezzati e diffusi a livello globale. Milioni di persone ascoltano quotidianamente podcast dai loro smartphone e non solo. Vi sono diverse piattaforme per l’ascolto di podcast, e tra queste troviamo le popolarissime Spotify o Google Podcasts.
In un settore sicuramente ricco di alternative è difficile differenziarsi in termini di originalità, soprattutto se si è una piccola realtà. Snipd però potrebbe seriamente riuscirci. Stiamo parlando di una piattaforma per l’ascolto di podcast dotata del supporto dell’intelligenza artificiale, con alcune peculiarità interessanti. Abbiamo provato la sua app e ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi.
Snipd è un’app che fornisce l’accesso diretto alla piattaforma di streaming multimediale centrata interamente sui podcast. Quindi aspettatevi di vedere a primo impatto un’app simile a Spotify, con la differenza che non troverete contenuti musicali.
Snipd si rivela interessante anche per la sua interfaccia grafica, molto curata e con elementi moderni e al passo con le ultime linee guida grafiche di Android. Sicuramente uno degli aspetti più interessanti che saltano all’occhio è la possibilità di accedere gratuitamente a tutti i podcast, anche senza la necessità di effettuare il login tramite un indirizzo email.
Precisiamo subito che si tratta di podcast per la maggior parte in inglese. Ma non per questo si tratta di prodotti di nicchia. Troviamo infatti i contenuti prodotti da note riviste di settore, così come corsi di lingua molto interessanti e con potenziale. Ma andiamo a vedere quali sono le altre funzionalità che fanno di Snipd un’app pressoché unica:
Insomma, Snipd rappresenta una valida alternativa per chi intende imparare ascoltando podcast. E questo concetto è applicabile a diversi settori o argomenti, vista la varietà di contenuti disponibile sulla piattaforma. D’altronde “sbloccare la conoscenza” è proprio il suo motto.
Ci sentiamo quindi di consigliarvela, soprattutto se avete in programma di seguire un podcast per apprendere, come ad esempio per migliorare il proprio livello di inglese. La pecca è che i contenuti in italiano sono praticamente inesistenti.
Snipd è un’app e un servizio completamente gratuiti, senza alcun annuncio pubblicitario. E allora come guadagna e come si sostiene Snipd? Attualmente l’azienda, fondata e residente in Svizzera, viene sostenuta da investitori privati. Ci aspettiamo che in futuro possa arrivare una forma di abbonamento per funzionalità aggiuntive, o altre tipologie di accordi che potrebbero portare meccanismi di monetizzazione. Nel frattempo godetevi tutto gratis, qui sotto trovate il pulsante per il download diretto dal Play Store.
L’articolo L’app dei podcast gratis con AI: la nostra prova di Snipd sembra essere il primo su Androidworld.
Spesso abbiamo parlato del particolare impegno di Google nel contesto delle app e servizi per smartphone e tablet, non solo quando si tratta di Android. Tra i servizi più popolari troviamo Gmail, Google Pay e il Play Store, imprescindibili nell’uso quotidiano per milioni di utenti. Oggi però parliamo di una novità meno nota, ma particolarmente utile: l’app Modalità di lettura.
L’app Modalità di lettura è sviluppata in casa da Google e disponibile gratuitamente sul Play Store. Il suo obiettivo principale consiste nel semplificare la lettura di testi lunghi ed è diretta ad una vasta gamma di utenti. L’abbiamo provata per qualche giorno e ora vi raccontiamo com’è andata.
L’app Modalità di lettura di Google è molto leggera e non richiede particolari permessi per il suo utilizzo. Al primo avvio verrà richiesto di abilitare la scorciatoia nella sezione Accessibilità di Android. Questo è un requisito fondamentale per avere il collegamento diretto e permanente in qualsiasi schermata di Android, proprio a lato dello schermo.
Come potete vedere dagli screenshot che trovate nella galleria in basso, uno dei punti di forza principali dell’app Modalità di lettura è l’interfaccia grafica. Troviamo infatti delle linee pienamente coerenti con il Material You di Android 13, con pieno supporto anche al tema dinamico che viene scelto in base allo sfondo di sistema. Troviamo anche la possibilità di scegliere tra tema scuro e chiaro, pur tenendo la tonalità principale coerente con quella di sistema e con lo sfondo impostato.
L’accesso all’app, se in esecuzione, può avvenire in qualsiasi momento attraverso un semplice tocco del collegamento che troviamo al bordo dell’interfaccia di Android. Una volta effettuato l’accesso all’app, questa proverà a riconoscere automaticamente il testo visualizzato. In caso di riconoscimento corretto verrà visualizzata un’interfaccia grafica molto semplificata e votata alla lettura: vediamo infatti il testo in bianco su sfondo scuro. Nella barra inferiore troviamo il pulsante centrale per avviare la riproduzione della lettura vocale del testo.
A lato troviamo i pulsanti per muoversi manualmente tra un periodo e l’altro del testo in fase di lettura. Sempre nella barra inferiore troviamo il collegamento rapido per personalizzare la dimensione del font secondo il quale si legge il testo. Sul lato sinistro troviamo invece il collegamento diretto alle impostazioni dell’app: da questa sezione sarà possibile personalizzare il tema e la lingua di lettura.
In termini di funzionamento ci sentiamo di dire che si tratta di un’app estremamente curata e che pertanto non presenta criticità. Abbiamo saggiato le sue potenzialità tanto in lingua inglese quanto in italiano e siamo rimasti sempre soddisfatti. La lettura vocale del testo è naturale e ci è sembrata perfetta per le sessioni di passeggiata o per le attività sportive durante le quali si intende ascoltare un contenuto vocale.
Uno dei punti a favore dell’app Modalità di lettura è la possibilità di funzionare su testi provenienti da qualsiasi app sul proprio smartphone. Quindi sarà possibile non solo usarla sui contenuti di testo presenti su siti web ma anche per quelli inclusi in app specifiche installate e aperte sul proprio smartphone. Insomma, considerando il suo scopo principale, sembra davvero che non le manchi nulla.
L’app Modalità di lettura di Google è disponibile, come praticamente tutte le app di BigG, gratuitamente per tutti gli utenti Android. L’app non presenta alcun annuncio pubblicitario e non prevede abbonamenti a pagamento per sbloccare funzionalità aggiuntive. Qui sotto potete trovare il pulsante per il download diretto dal Play Store.
L’articolo L’app Modalità lettura di Google è un toccasana per gli occhi: la nostra prova sembra essere il primo su Androidworld.
L’app Modalità lettura di Google è un toccasana per gli occhi: la nostra prova
Samsung si conferma tra i produttori di smartphone più attivi nel supporto software. Questo non passa soltanto dai frequenti aggiornamenti per i suoi modelli Android ma anche per l’aggiornamento delle sue app.
Nelle ultime ore infatti è stato rilasciato un nuovo aggiornamento per l’app Orologio di Samsung, quella che troviamo preinstallata su un gran numero di modelli della casa sudcoreana.
L’aggiornamento per l’app Orologio appena rilasciato da Samsung introduce un buon numero di novità. Andiamo a vederle insieme:
Gli screenshot che trovate nella galleria alla fine di questo articolo mostrano il changelog completo.
L’aggiornamento appena descritto è attualmente in fase di distribuzione per tutti gli smartphone compatibili con l’app Orologio di Samsung, attraverso il Galaxy Store e il Play Store. Qui sotto trovate il pulsante diretto per accedere alla pagina dedicata sul Play Store.
L’articolo L’app Orologio di Samsung si aggiorna: novità per widget e timer sembra essere il primo su Androidworld.
L’app Orologio di Samsung si aggiorna: novità per widget e timer
In tanti ne hanno parlato, in pochi l’hanno usata. Addio all’app Immuni.
Link all’articolo originale: Addio Immuni, l’app terminerà di funzionare tra pochi giorni
Addio Immuni, l’app terminerà di funzionare tra pochi giorni
L’app YouTube si chiude in modo anomalo su Apple TV.
Link all’articolo originale: Segnalati problemi per l’app YouTube su Apple TV
AA Wireless, il più popolare ed efficace dongle per avere Android Auto Wireless sul proprio veicolo (che personalmente adoro! – NdR), ha appena aggiornato la propria app per Android, dotandola finalmente di una grafica un po’ più al passo coi tempi.
Appena pochi mesi fa l’app si era in effetti già rinnovata, ma adesso cambia nuovamente, non tanto nella sostanza, che rimane esattamente identica a prima, quanto nella forma.
Tema scuro di default, immagine di sfondo, menu più chiari e leggibili. Qui sotto potete averne un assaggio, almeno giudicherete da soli. Ci fa comunque piacere che AA Wireless lavori anche su questo aspetto marginale, visto che, una volta superata la configurazione iniziale, difficilmente avrete bisogno dell’app dedicata.
L’articolo L’app di AAWireless ha finalmente una grafica alla sua altezza sembra essere il primo su Androidworld.
L’app di AAWireless ha finalmente una grafica alla sua altezza
Con il rilascio di Android 12, Google ha introdotto anche il nuovo stile grafico Material You: questo si basa sullo stile Material Design che abbiamo imparato a conoscere sin dai tempi di Android Lollipop, ma con opportuni cambiamenti che lo rendono molto più moderno e scalabile.
Ovviamente, gli sviluppatori devono imparare ad implementare questo nuovo stile nelle proprie app e devono seguire alcune regole e linee guida per avere un design più uniforme anche con altre applicazioni: Google ha voluto rendere questo procedimento più semplice rilasciando l’app Now in Android sul Play Store.
L’applicazione è una demo che permette di dare uno sguardo a praticamente tutti gli elementi che caratterizzano il Material You, come supporto al tema scuro e ai temi dinamici, la disposizione e lo stile di pulsanti e altri elementi della UI, il supporto a schermi di diverse dimensioni e tanto altro. Ma non finisce qui: l’app non si limita semplicemente a mostrare il Material You, ma contiene anche guide e video che possono essere utili per apprendere fino in fondo questo stile grafico.
All’interno di Now in Android è infatti possibile guardare decine di video o leggere guide di sviluppatori e designer che hanno effettivamente lavorato allo sviluppo dello stile Material You, e non manca la possibilità di selezionare degli argomenti preferiti per essere sempre informati su eventuali novità a riguardo.
Now in Android è sviluppata interamente in Kotlin, linguaggio di programmazione che ha sostituito Java da ormai molti anni per quanto riguarda lo sviluppo di app Android, e Jetpack Compose, una specie di framework che permette di “disegnare” le interfacce grafiche delle app. Now in Android può essere scaricata dal Play Store cliccando sul pulsante qui in basso e il codice sorgente è interamente disponibile su Github.
L’articolo Volete imparare ad utilizzare lo stile Material You? Provate l’app Now in Android sembra essere il primo su Androidworld.
Volete imparare ad utilizzare lo stile Material You? Provate l’app Now in Android
Ad oggi i social network svolgono un ruolo fondamentale nel nostro quotidiano praticamente per tutte le tipologie di utenti. Tra i social maggiormente in crescita e più giovani troviamo sicuramente TikTok.
Il social network cinese basato sui brevi contenuti video ha visto una crescita vertiginosa negli ultimissimi anni, con un pubblico che è ormai dell’ordine del miliardo e che attualmente conta per la sua maggior quota utenti di giovane età.
Dopo le recenti spiacevoli novità per le app Android e iOS di TikTok, a causa della grave vulnerabilità scovata da Microsoft e risolta senza conseguenze per la privacy degli utenti, arriva un nuovo e ulteriore aggiornamento per l’app Android di TikTok, tutta all’insegna della fluidità e dell’ottimizzazione.
Fa particolare notizia che Google ha promosso tale aggiornamento, probabilmente per fornire un esempio positivo a tutti gli sviluppatori che si occupano di app Android. L’aggiornamento all’app TikTok ha infatti introdotto diverse ottimizzazioni. Andiamo a vedere insieme le novità:
Google ha anche sottolineato come, con il nuovo aggiornamento dell’app, gli sviluppatori di TikTok abbiano dedicato particolare attenzione all’ottimizzazione del funzionamento dell’app anche su dispositivi dotati di display più grandi della media, come ad esempio i pieghevoli.
Questo importante aggiornamento per l’app Android di TikTok dovebbe già essere in fase di distribuzione automatica attraverso il Play Store. Qui sotto trovate il link diretto per il download.
L’articolo L’app di TikTok è più fluida e Google si complimenta sembra essere il primo su Androidworld.
AGI – Lungi di voler essere del Francesco d’Assisi, ma chi di noi non parla con il proprio animale? Gatto, cane, criceto, pappagallo, coppia dei canterini Inseparabili o altro? Viene da sé. Ma è una conversazione univoca, senza risposta. E chi non la anela, invece, una risposta? “Il mio gatto è un vero chiacchierone”, scrive nella sua rubrica sul New York Times Emily Anthes. “Momo miagola quando ha fame e quando è sazio, quando vuole essere presa in braccio e quando vuole essere messa giù, quando esco dalla stanza o quando entro, o qualche volta per quello che sembra non essere un vero motivo affatto”.
Tuttavia Anthes narra anche di un’esperienza unica e che ha dell’incredibile: e cioè di aver scaricato MeowTalk Cat Translator, un’app mobile che promette di convertire i miagolii di Momo in un inglese semplice.
Racconta ancora la giornalista: “Per due giorni ho cercato, senza riuscirci, di sollecitare un suono, una risposta. Il terzo giorno per disperazione, ho deciso di prenderla mentre stava divorando la sua cena, un’interruzione che avrebbe sicuramente suscitato un miagolio di protesta. E proprio al momento giusto, Momo s’è lamentata.
How to turn your phone into a Smart Speaker for your cat with MeowRoom
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L’app ha elaborato il suono, quindi ha reagito, dapprima riproducendo una pubblicità, quindi ha offerto una traduzione: “Sono felice!” Ma la testimonianza di Emily Antes non si ferma qui: “MeowTalk ha fornito una traduzione ancor più plausibile una settimana dopo circa, quando sono tornata da un viaggio di quattro giorni. Dopo avermi visto, Momo ha miagolato e fatto le fusa: “Piacere di vederti”, ha tradotto l’app, seguito dopo qualche istante da un “adesso lasciami riposare”.
“MeowTalk è il prodotto di un crescente interesse nell’aggiungere nuove intelligenze – algoritmi di apprendimento automatico – per decodificare la comunicazione animale. L’idea non è così inverosimile come potrebbe sembrare. Ad esempio, i sistemi di apprendimento automatico, che sono in grado di estrarre schemi da grandi set di dati, possono distinguere tra gli squittii che emettono i roditori quando sono felici e quelli che emettono quando sono in pericolo”, annota il quotidiano. “Stiamo cercando di capire cosa dicono i gatti e di dar loro voce”, ha detto Javier Sanchez, uno dei fondatori di MeowTalk. “Vogliamo usarlo per aiutare le persone a costruire relazioni migliori e più forti con i loro gatti”, ha aggiunto.
Del resto, la voglia di conversare con gli animali è secolare e precede il tempo in cui gli smartphone sono diventati i nostri migliori amici. Gli scienziati hanno insegnato la lingua dei segni agli scimmioni, hanno chiacchierato con i pappagalli grigi e hanno persino provato a insegnare l’inglese ai tursiopi, cetacei odontoceti che appartengono alla famiglia dei Delfinidi, una delle rare specie di delfini che sopportano la cattività. E in questo caso gli animali domestici, con i quali condividiamo le nostre case ma non un linguaggio comune, sono obiettivi particolarmente allettanti della sia della scienza sia dell’industria.
Conversation with a kitten
It turns out little Blondie has a lot to say!
Our MeowTalk cat translating app is free on iOS and Android, download it so you can have conversations with your feline friends too: https://t.co/zjTFbFmjGD#meowtalk #kitten #kittensoftwitter pic.twitter.com/5hPHY0gyPC
— MeowTalk App (@MeowTalkApp) November 24, 2021
Così poter applicare gli stessi progressi alle nostre amici animali, che ci fanno compagnia, ha un fascino ovvio. In in uno studio del 2019, Stavros Ntalampiras, informatico dell’Università di Milano, ha dimostrato che gli algoritmi possono distinguere automaticamente tra i miagolii che i gatti fanno in tre situazioni: quando vengono spazzolati, mentre aspettano il cibo o dopo essere stati lasciati soli in uno strano ambiente.
MeowTalk, i cui fondatori hanno arruolato il dottor Ntalampiras dopo la pubblicazione dello studio, espande questa ricerca, utilizzando algoritmi per identificare le vocalizzazioni dei gatti fatte in una varietà di contesti.
Tecnicamente, l’app, annota nelle sue conclusioni il Times, in definitiva “rileva e analizza le espressioni dei gatti in tempo reale, assegnando a ciascuno un ‘intento’ ampiamente definito, come felicità, riposo, caccia o ‘richiamo di accoppiamento’. Quindi mostra una ‘traduzione’ inglese semplice e colloquiale di qualunque intento essa rilevi, come il ‘lasciami riposare’ di Momo prigioniero tra le accoglienti e affettuose braccia della sua padrona.
Quale sarà il futuro dei pagamenti contactless su iPhone?
Link all’articolo originale: Apple consentirà di rimuovere l’app Wallet con iOS 16.1?