Questo è OnePlus Pad Go: design e display di livello

OnePlus è un’azienda molto attiva in diversi settori ormai, soprattutto se si parla di smartphone e accessori smart come le cuffie true wireless. Ma non è tutto qui.

Lo scorso anno infatti l’azienda cinese si è tuffata ufficialmente nel segmento dei tablet, con il suo OnePlus Pad. Ora OnePlus sarebbe pronta a lanciare un nuovo modello.

Stiamo parlando di OnePlus Pad Go, il nuovo modello entry-level di tablet della casa cinese. Qualche giorno fa abbiamo appreso i primi dettagli sul dispositivo, e ora riusciamo addirittura a vederne il design in anteprima. Le immagini che trovate in basso infatti ci forniscono una panoramica completa del suo look.

Dalle immagini capiamo che il nuovo tablet di casa OnePlus non rinuncerà a un design di carattere, con una doppia finitura posteriore che lo distingue anche dal modello dello scorso anno di OnePlus. Il modulo della fotocamera appare con un singolo sensore, circolare e posto centralmente.

DigitalTrends ha avuto alcune anticipazioni ufficiali in merito al nuovo OnePlus Pad Go. Oltre all’anteprima sul design, sembra che il nuovo tablet punterà molto sul display, con una risoluzione pari a 2,4K. A livello software ci sarà la OxygenOS, basata su Android 13.

Infine, viene ribadito il concetto per cui il nuovo OnePlus Pad Go sarà un dispositivo orientato all’intrattenimento e all’autonomia. La più grande incognita rimane il mercato al quale sarà destinato, ovvero capire se arriverà anche in Europa oltre che in India.

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Questo è OnePlus Pad Go: design e display di livello

Come Android 14 aumenta la sicurezza dei vostri telefoni. A livello di rete cellulare

A ogni aggiornamento di Android ci aspettiamo nuove funzioni o miglioramenti dell’interfaccia, ma forse un aspetto a cui non prestiamo molta attenzione riguarda la sicurezza, e da questo punto di vista Android 14 rappresenterà una grande novità.

Con un post sul suo blog dedicato a questo argomento, Google ha infatti spiegato come la nuova versione del robottino verde porterà una serie di protezioni a livello di rete cellulare mai apparse su un sistema operativo mobile, permettendo di disabilitare le reti 2G e le connessioni non protette da crittografia.

Ma a quale rischio andiamo incontro e perché questa soluzione è importante?

Alcuni tipi di attacchi, come gli Stingray o le False Stazioni Base (FBS), sfruttano le debolezze degli standard di telefonia cellulare per attaccare i telefoni, e questo è tanto più verso per il 2G, utilizzato spesso in assenza di altre reti per la comunicazione vocale o via SMS. Il problema è che questo tipo di tecnologia, sviluppato nel 1991, non fornisce lo stesso livello di sicurezza delle generazioni mobili successive. In particolare, le reti 2G basate sullo standard Global System for Mobile Communications (GSM) mancano di autenticazione reciproca, che consente banali attacchi Person-in-the-Middle, e dal 2010 sono state dimostrate banali intercettazioni e decrittografia over-the-air del traffico 2G.

In tali condizioni, uno smartphone non può sapere se una stazione base cellulare sia legittima o meno, e un aggressore può sfruttare questa debolezza per intercettare il traffico o addirittura effettuare il sideload di un malware. Ma non solo. Tali strumenti indurrebbero addirittura il telefono a usare solo la connettività 2G, senza che l’utente se ne accorga e anche se un operatore dovesse aver disabilitato la rete 2G.

Un esempio sono appunto gli Stingrays, che hanno consentito il sideload del malware Pegasus nei telefoni dei giornalisti e un sofisticato schema di phishing che avrebbe avuto un impatto su centinaia di migliaia di utenti con un singolo FBS. Questo attacco ha probabilmente obbligato i telefoni a usare le connessioni 2G per iniettare attacchi di SMSishing, e come si può ben capire la notizia è particolarmente preoccupante non solo per giornalisti e attivisti, ma anche per il settore delle aziende.

Per contrastare il fenomeno, da Android 12 è stata introdotta la possibilità da parte degli utenti di disabilitare il 2G a livello di modem, una soluzione supportata da tutti i dispositivi Android conformi a Radio HAL 1.6+, ma senza per questo impedire le chiamate di emergenza.

Con Android 14, Google ha compiuto un passo ulteriore. Dal punto di vista del passaggio alla connettività 2G, Google ha introdotto limitazioni maggiori in Android Enterprise, una branca dedicata a grandi aziende e agenzie governative, che fornisce controlli di gestione per le funzionalità di sicurezza della connettività, inclusa la possibilità di disabilitare WiFi, Bluetooth e persino la segnalazione dei dati tramite USB. 

In questo modo gli utenti potranno configurare la connettività mobile in base al loro modello di rischio e secondo necessità, mantenendo sempre il modem 2G spento o assicurando che i dipendenti siano protetti quando viaggiano in specifiche località ad alto rischio.

Ma non solo. La prossima versione di Android affronta anche il rischio di reti cellulari non cifrate (chiamate null cipher). Sebbene tutto il traffico utente basato su IP sia protetto e crittografato end-to-end dalla piattaforma Android, le reti cellulari espongono il traffico voce e SMS, che dipendono dalla crittografia a livello di collegamento cellulare. Se questo non è crittografato, l’utente non può saperlo ed è soggetto a intercettazioni.

Con Android 14 gli utenti possono disabilitare il supporto alle reti non crittografate a livello di modem, proprio come avviene per le reti 2G, pur permettendo di effettuare chiamate di emergenza su una connessione non cifrata.

Queste soluzioni di sicurezza sono ovviamente introdotte in Android, ma devono essere i singoli OEM a implementarle, e Google si augura che questo avvenga tempestivamente.

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Come Android 14 aumenta la sicurezza dei vostri telefoni. A livello di rete cellulare

Invitanti offerte sul Play Store: giochi e icon pack di livello!

Tornano alla carica le offerte del Play Store. Parliamo ovviamente delle consuete promozioni che riguardano app e giochi per dispositivi Android.

Nelle ultime ore ci sono nuovi titoli disponibili gratis o in sconto per un tempo limitato, troviamo infatti diversi giochi e interessanti icon pack per la personalizzazione. Andiamo a vederli insieme.

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Invitanti offerte sul Play Store: giochi e icon pack di livello!

Il modo in cui usi il computer in ufficio indica il tuo livello di stress 

AGI – Il modo in cui le persone digitano e usano il mouse del computer potrebbe essere un indicatore di stress, addirittura migliore della loro frequenza cardiaca. Sono arrivati a questa conclusione due ricercatori svizzeri. 

In un report ad hoc, i ricercatori del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) hanno osservato 90 partecipanti in un laboratorio mentre svolgevano compiti d’ufficio reali, come programmare appuntamenti o registrare e analizzare dati.

Hanno registrato il comportamento dei partecipanti al mouse e alla tastiera, nonché la loro frequenza cardiaca, e hanno chiesto regolarmente ai partecipanti quanto si sentissero stressati.

Mentre ad alcuni partecipanti è stato permesso di lavorare indisturbati, metà del gruppo è stato ripetutamente interrotto da messaggi di chat e gli è stato chiesto di partecipare a un colloquio di lavoro.

I ricercatori hanno scoperto che le persone stressate digitano e muovono il mouse in modo diverso dalle persone rilassate.

Le persone stressate muovono il mouse più spesso e meno accuratamente e coprono distanze maggiori sullo schermo”, ha detto l’autrice dello studio, Mara Nagelin.

I ricercatori hanno anche scoperto che le persone stressate in ufficio commettono più errori di battitura e tendono a scrivere in modo discontinuo, con molte brevi pause.

Le persone rilassate, invece, fanno meno pause ma più lunghe quando scrivono al computer.

Il legame tra lo stress e il comportamento della tastiera e del mouse può essere spiegato dalla cosiddetta teoria del rumore neuromotorio.

“L’aumento dei livelli di stress ha un impatto negativo sulla capacità del nostro cervello di elaborare le informazioni. Inoltre, influisce sulle nostre capacità motorie”, ha spiegato la psicologa e coautrice Jasmine Kerr.

I ricercatori hanno affermato che è urgente trovare metodi affidabili per rilevare l’aumento dello stress, sottolineando che in Svizzera un dipendente su tre soffre di stress sul lavoro.

“Le persone colpite spesso non si rendono conto che le loro risorse fisiche e mentali stanno diminuendo fino a quando non è troppo tardi”, hanno detto.

Attualmente stanno testando il loro modello utilizzando un’app in modo tale da registrare i dati dei dipendenti che hanno accettato di far registrare l’uso del mouse e della tastiera, nonché la frequenza cardiaca, mentre lavorano. L’obiettivo, hanno precisato, è quello di “aiutare i lavoratori a identificare precocemente lo stress, e non quellpo di creare uno strumento di monitoraggio per le aziende”.

 


Il modo in cui usi il computer in ufficio indica il tuo livello di stress 

Xiaomi fa cifra tonda e festeggia con i suoi fan: raggiunti i mille Mi Store a livello globale

Con molto orgoglio, Xiaomi durante la giornata odierna ha annunciato tramite il suo blog il raggiungimento dei mille Mi Store aperti a livello globale (oltre alla Cina), e per l’occasione ha deciso di festeggiare insieme ai suoi fan di tutto il mondo. Il traguardo dei mille punti vendita rappresenta una milestone importante per l‘espansione dell’azienda cinese, che ha deciso di premiare i suoi clienti con delle promozioni sia online che in store.

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Questa significativa impresa è stata raggiunta nonostante le difficili circostanze che i negozi fisici stanno affrontando in tutto il mondo. Il successo degli Mi Store che sfidano questa tendenza testimonia la forza del marchio Xiaomi tra i consumatori e l’enorme potenziale che il suo business ha ancora sui mercati globali. Il primo Mi Store globale ha aperto le porte ai fan del marchio cinese nel 2016 a Singapore, e da allora il numero di negozi si è espanso rapidamente in tutto il mondo.

Per celebrare questa importante occasione, Xiaomi sta lanciando alcune iniziative. Le celebrazioni prenderanno il via con un evento promozionale online e nella maggior parte dei negozi Xiaomi offline. I regali esclusivi dell’evento saranno dotati di un logo Xiaomi appositamente progettato, composto dalla frase “Grazie” in decine di lingue diverse.

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Xiaomi fa cifra tonda e festeggia con i suoi fan: raggiunti i mille Mi Store a livello globale

Waze pensa alla vostra sicurezza: avete già notato l’avviso di passaggio a livello? (foto)

Waze, uno dei servizi più popolari di navigazione stradale, ha appena introdotto un’interessante novità che riguarda la sicurezza dei suoi utenti durante l’utilizzo delle mappe e dei servizi di navigazione.

La novità consiste nella segnalazione della presenza di un passaggio a livello ferroviario sul percorso scelto dall’utente in tempo reale. La funzionalità arriva dopo le raccomandazioni delle istituzioni ferroviarie statunitensi, alle quali hanno fatto seguito quelle provenienti da organi omologhi in Francia e Messico. Il nuovo avviso verrà mostrato all’utente durante la navigazione attraverso un banner (avete un esempio nella galleria a fine articolo) che inviterà l’utente ad approcciarsi al passaggio a livello ferroviario con prudenza.

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La novità è stata implementata dai Map Editor locali in diversi paesi europei, tra i quali figura l’Italia. Il nuovo avviso dovrebbe essere dunque già pronto ad attivarsi sul vostro Waze per Android e iOS, fateci sapere se l’avete già notato.

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L’app Trenord aiuta il distanziamento sociale: da oggi segnala il livello di affollamento di treni e stazioni (foto)

Da oggi con l’app Trenord potrete conoscere in tempo reale il livello di riempimento dei treni in arrivo. Un’immagine stilizzata riporterà la situazione a seconda dei posti liberi presenti a bordo. L’applicazione dell’azienda ferroviaria lombarda, inoltre, permetterà ai viaggiatori di ricevere informazioni sulla circolazione dei treni e notifiche in tempo reale anche sull’affollamento delle banchine.

In questo modo Trenord punta ad agevolare la collaborazione dei passeggeri verso il rispetto delle regole di distanziamento imposte dall’emergenza sanitaria. Entrando in dettaglio, con le attuali misure il numero dei posti disponibili su un treno è composto dal 50% dei posti a sedere e 15% di quelli in piedi e viene aggiornato in tempo reale sulla base dei passeggeri saliti e discesi a ogni fermata.

Un treno rosso equivale al livello massimo di riempimento per cui i viaggiatori dovrebbero evitare di salirci. Il giallo invece segnala cautela nella ricerca dei posti disponibili, mentre il verde corrisponde a un’ampia disponibilità. In ogni caso, rimane la raccomandazione di occupare solo le postazioni non contrassegnate da divieto.

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Il servizio è già attivo per oltre il 90% delle corse e sarà progressivamente implementato entro la fine di maggio. Circa il 30% della flotta in circolazione è attualmente dotata di sistemi di conteggio automatico dei viaggiatori, per gli altri invece il livello di riempimento sarà stimato, stazione per stazione, sulla base dei dati di frequentazione dei giorni precedenti.

Per quanto riguarda invece l’affollamento delle stazioni. l’App Trenord utlizza la funzione di geolocalizzazione tramite Geofence, che intercetta in forma anonima la presenza di passeggeri in stazione (se l’utente ha autorizzato l’app al tracciamento della posizione).

Questa novità consentirà anche alla Sala Operativa e alla Security di Trenord di monitorare costantemente l’affluenza dei passeggeri nelle stazioni con la possibilità di inviare tempestivamente notifiche direttamente ai dispositivi dei clienti che transitano nell’area interessata dal rischio di affollamento. Potete scaricare l’ultima versione dell’app per Android e iOS usando il badge di seguito.

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Recensione Xiaomi Mi 10 Pro: un nuovo livello di Xiaomi (foto e video)

Ad un anno dal lancio del suo top di gamma precedente Xiaomi torna sul mercato con il suo nuovo gioiello Mi 10, che quest’anno è disponibile da subito anche in variante Pro di cui parliamo oggi.

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Confezione

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8.5

Costruzione ed Ergonomia

Dal punto di vista costruttivo Xiaomi Mi 10 Pro si allinea all’elevata qualità di buona parte dei nuovi top di gamma 2020. In un momento in cui tutti gli smartphone si somigliano questo Mi 10 Pro mantiene comunque un minimo di caratterizzazione Xiaomi, almeno sul posteriore, con le fotocamere allineate in verticale, il cerchio attorno alla fotocamera principale e un design leggermente stondato su ogni curva. Ci è piaciuto moltissima la nuova finitura satinata del vetro posteriore che al tatto è estremamente piacevole e sopratutto non trattiene affatto le impronte digitali, cosa che non è affatto un dettaglio da poco per uno smartphone di questa fascia di prezzo. In mano l’utilizzo ad una mano è sconsigliato, benché non del tutto impossibile per certe operazioni. Non è particolarmente scivoloso, nonostante il retro molto oleofobico, però le dimensioni rimangono importanti e così anche il peso (208 grammi). Peccato per l’assenza di impermeabilità che su un top di gamma di questa fascia è qualcosa che ci saremmo sicuramente aspettati.

8.5

Hardware

Mi 10 Pro ha l’hardware da top di gamma che ci saremmo aspettati da questo prodotto. Ha il potentissimo Snapdragon 865 octa core da 2,84 GHz con GPU Adreno 650 e 8 GB di RAM LPDDR5.  La memoria interna è solo da 256 GB, ma quantomeno è in tecnologia UFS 3.0. Peccato che questa memoria non sia espandibile e che questo possa essere un limite per qualcuno visto l’unico taglio di memoria. La connettività è al top: LTE e 5G (Sub6), Wi-Fi 6, Bluetooth 5.1 e chip NFC. È presente anche la porta ad infrarossi ed il supporto dual nanoSIM, mentre non è presente il supporto alle SIM virtuali eSIM. Segnaliamo invece la mancanza di jack audio per le cuffie, della radio FM e di uscita video tramite USB-C 3.1. In tal senso forse si poteva fare qualcosa in più per completare l’hardware. Dove invece si è fatto tanto e bene è nell’audio del telefono. Lo smartphone è dotato infatti di due speaker stereo sui due lati corti e per una volta, dopo veramente tanto tempo, non si fa quindi uso della capsula auricolare a supporto dello speaker inferiore, ma abbiamo un vero audio stereo, oltre che potente e con un suono più completo della concorrenza. Per quanto riguarda gli sblocchi biometrici l’unico davvero sicuro rimane il lettore di impronte digitali ottico sotto al display, fra i più veloci e precisi in circolazione.

SCHEDA: Xiaomi Mi 10 Pro

8.5

Fotocamera

Come da tradizione degli ultimi top di gamma 2020 anche Mi 10 Pro è dotato di più fotocamere, in questo caso ben quattro. Il sensore principale è una fotocamera da 108 megapixel ƒ/1.7 stabilizzata otticamente e che in modalità automatica scatta immagini a 27 megapixel. Il secondo sensore è una fotocamera grandangolare da 20 megapixel capace di realizzare scatti grandangolari, anche se questo grandangolo non è spinto come altri concorrenti. Gli altri due sensori sono due lenti zoom. Per la precisione una è una lente equivalente 5X e l’altra equivalente 2X che viene pubblicizzata principalmente per i ritratti. Questa è una fotocamera da 12 megapixel, mentre la zoom è una 8 megapixel, entrambe ƒ/2.0.

Dalle nostre prove abbiamo visto come la fotocamera di Mi 10 Pro sia una delle fotocamere più equilibrate fra i top di gamma 2020. Di diritto entra nell’albo dei migliori cameraphone 2020, proseguendo da dove eravamo rimasti con Mi Note 10 e un balzo decisamente in avanti rispetto a Mi9. Le immagini sono ricche di dettagli e le molte fotocamere permettono di avere scatti al meglio nelle varie condizioni. Il bilanciamento del bianco è risultato molto buono, così come anche la definizione generale e la messa a fuoco. In tal senso non perfetto, ma comunque molto buono. Tre le impostazioni troviamo anche la modalità di scatto a 108 megapixel (che perde HDR, AI e scatta più lentamente), la modalità ritratto, la modalità pro (con anche scatto in RAW a 27 megapixel) e una buona modalità notturna, che funziona molto bene la notte ma non è perfetta al buio totale (quando scattare però è solo un esercizio di stile).

Discreti i video, che però non raggiungono la qualità di altri concorrenti. Si registrano al massimo in 4K a 60fps, ma bisogna scendere fino al FullHD a 30fps per avere una stabilizzazione degna di questo nome. Per la stessa ragione scende a questa risoluzione/framerate anche i filmati registrati in modalità ultra stabile. Anche la fotocamera frontale in tal senso non stupisce e arriva solo fino al FullHD a 30 fps. Belli i video in 8K dalla fotocamera principale, ma anche questo poco stabilizzati. Bene invece le foto in modalità selfie dal sensore frontale da 20 megapixel ƒ/2.0 integrato all’interno del foro.

9.0

Display

Mi 10 Pro è dotato di un bellissimo pannello da 6,67 pollici FullHD+ (1080 x 2340 pixel) Super AMOLED. Si tratta di uno schermo da vero top di gamma e a cui fatichiamo a trovare dei difetti. Per qualcuno questo difetto potrebbe essere i lati leggermente curvi, che qualcuno di voi sappiamo non apprezzare. Si tratta comunque di un pannello di fascia molto alta, con supporto all’HDR10+, ottimi contrasti e luminosità e anche un refresh rate di 90 Hz. Non ci sentiamo di condannare l’assenza dei 120 Hz di refresh rate, considerando che la differenza a livello di percezione è minima. Lo schermo supporta poi un always-on abbastanza completo e personalizzabile ma che comunque non mostra le icone di tutte le notifiche in arrivo, ma solo quelle di certe app. La fotocamera frontale va a creare ovviamente un piccolo foro in alto a sinistra, dentro la quale è alloggiata, ma non l’abbiamo trovata particolarmente fastidiosa nell’utilizzo quotidiano.

8.5

Software

Xiaomi Mi 10 Pro arriva sul mercato con MIUI 11.0.7 e Android 10 aggiornato con le patch di marzo 2020 al momento in cui stiamo scrivendo la recensione. La MIUI è ormai estremamente matura anche se, come diciamo spesso, forse ci vorrebbe qualche passo in avanti un po’ più coraggioso per realizzare qualcosa di davvero nuovo. In termini di funzioni abbiamo però quasi tutto quello che ci aspetteremmo. Abbiamo la modalità scura (programmabile), il solito ottimo tool per la sicurezza, i temi, la modalità ad una mano il secondo spazio e un tool per massimizzare le prestazioni nei videogiochi. Il sistema, come da tradizione Xiaomi, è estremamente fluido e non mostra mai segni di rallentamenti. Il tutto rimane godibile anche graficamente e con vari spunti interessanti nascosti nei meandri delle impostazioni di sistema.

8.0

Autonomia

Xiaomi Mi 10 Pro ha una batteria da 4.500 mAh che garantisce buona autonomia, anche con lo schermo impostato a 90Hz. È probabilmente questa la scelta che ha spinto l’azienda a non optare per un pannello da 120 Hz. Oltre a riuscire ad arrivare abbastanza tranquillamente a sera con qualsiasi utilizzo abbiamo a disposizione anche la ricarica super rapida a 50W e anche quella wireless a 30W. Per la prima volta su uno smartphone Xiaomi arriva anche la ricarica wireless inversa a 5W.

5.5

Prezzo

Xiaomi Mi 10 Pro alza l’asticella del prezzo e non di poco. Parliamo di 999€, allineati al mercato globale ma tanti se paragoniamo questo prezzo con quello dell’unico Mi9 del 2019, ovvero 449€. Certo, la qualità è salita vertiginosamente e il processore Snapdragon 865 5G ha alzato i prezzi di tutti i top di gamma, ma Xiaomi può già permettersi di lanciare uno smartphone a questo prezzo?

Foto

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Master di I livello in “Comunicazione al pubblico del beneficio/rischio in medicina: diritti, doveri e responsabilità”

L’Agenzia Italiana del Farmaco e il Dipartimento di Scienze Anatomiche,
Istologiche, Medico–Legali e dell’Apparato Locomotore – Facoltà di Farmacia e Medicina
dell’Università degli Studi “Sapienza” di Roma hanno istituito il Master di I
livello in comunicazione del rischio dal titolo “Comunicazione al pubblico del
beneficio/rischio in medicina: diritti, doveri e responsabilità” (MEDRISK).

Attualità per i cittadini
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