Disponibile in Italia il Realme C51: il nuovo entry level che brilla a metà

Realme è un brand che punta molto su smartphone dall’ottimo rapporto qualità-prezzo: spesso è possibile trovare i suoi dispositivi nella fascia al di sotto dei 200€ e il Realme C51 rientra proprio in questa categoria.

Infatti, il Realme C51 è uno smartphone che presenta delle buone specifiche per essere uno smartphone entry level, seppur sia comunque dominato da luci ed ombre. Difatti, è uno smartphone che offre un display con refresh rate a 90 Hz, ma solo HD+, mentre la concorrenza riesce ad arrivare al FHD+.

Inoltre, il comparto fotografico ha due sensori (il terzo è occupato dal flash LED), dei quali il principale è un buon sensore che possiamo trovare anche in altri smartphone concorrenti, mentre il secondario è assolutamente da dimenticare

  • Display: 6,74″ IPS HD+ (720 x 1.600 pixel) con refresh rate a 90 Hz
  • CPU: Unisoc Tiger T612 (due core Cortex-A75 a 1.8 GHz + sei core Cortex-A55 a 1.8 GHz)
  • GPU: ARM Mali-G57
  • Memoria interna: 64 GB/128 GB eMMC 5.1 espandibili via MicroSD fino a 2 TB
  • RAM: 4 GB espandibili fino a 8 GB virtualmente
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale: 50 MP f/1.8
    • Profondità: 0,08 MP f/3.0
  • Fotocamera frontale: 5 MP f/2.2
  • Connettività: dual Nano SIM + MicroSD, Bluetooth 5.0 LE, Wi-Fi, GPS, GLONASS, GALILEO, USB Type-C 2.0
  • Sicurezza: lettore di impronte digitali laterale
  • Dimensioni: 167,2 x 76,7 x 8 mm
  • Peso: 186 g
  • Batteria: 5.000 mAh con ricarica rapida SUPERVOOC a 33 W cablata
  • Sistema operativo: Android 13 con Realme UI

Il lancio ufficiale di Realme C51 avverrà il 20 settembre. Sarà disponibile in due colorazioni, Mint Green e Carbon Black, entrambe caratterizzate dal motivo chiamato Stylish Glittering, che rende una parte della cover più lucente e l’altra più opaca. Il prezzo non è ancora stato reso noto, ma possiamo pensare che sarà uno smartphone che avrà un prezzo di lancio che oscillerà intorno ai 150€, a seconda dei due tagli di memoria. 

Da oggi è finalmente possibile comprare il Realme C51 sia online sia nei negozi fisici in offerta a 149€, invece di 159€ del prezzo di listino, per la versione con 4 GB di RAM e 128 GB di memoria interna. Sicuramente è un’offerta interessante per chi non vuole spendere troppo, ma al tempo stesso vuole un’interfaccia leggera e tanta memoria interna in una fascia di prezzo dove molti offrono ancora 64 GB di archiviazione.

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Disponibile in Italia il Realme C51: il nuovo entry level che brilla a metà

Il nuovo suono di notifica di iOS 17 è più silenzioso e in tanto lo stanno criticando

Diversi utenti non riescono a sentire il nuovo suono di notifica offerto da iOS 17 (e non modificabile).

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Il nuovo suono di notifica di iOS 17 è più silenzioso e in tanto lo stanno criticando

Il governo degli Stati Uniti porta Google in Tribunale (di nuovo)

AGI – Si è aperto in un tribunale federale di Washington il processo avviato dal governo degli Stati Uniti contro Google, accusata di aver abusato della posizione dominante del suo famoso motore di ricerca.

Il procedimento, che dovrebbe durare almeno dieci settimane, coinvolgerà un gran numero di testimoni e dovrà stabilire se, come sostiene l’Antitrust americana, Google ha pagato i maggiori produttori di smartphone per inserire di default il proprio motore di ricerca nei loro dispositivi.

Il processo vede il governo americano e più di una trentina di Stati e territori accusare la compagnia di aver creato illegalmente un monopolio, al punto da aver reso mondiale il nome “google” per indicare la ricerca su internet.

Il caso, che si discute alla corte federale di Washington, rappresenta una battaglia legale storica perché stabilirà o meno i confini entro cui i giganti della Silicon Valley possono muoversi nel mondo digitale. Il processo potrebbe avere riflessi non solo su Google ma su tutti i Bit Tech, i cui prodotti fanno parte della vita online di miliardi di persone.

Se Google dovesse uscire sconfitta, sarebbe costretta a ristrutturare il suo sistema, rivedere i profitti e aprire a una concorrenza più larga. Ci sarebbe un impatto anche sull’uso dell’intelligenza artificiale, che andrebbe incontro a nuove limitazioni, perché non riproduca di nuovo un sistema di monopolio.

Nel caso, invece, dovesse vincere in tribunale, la compagnia avrebbe strada libera e il governo ne uscirebbe ridimensionato nei suoi poteri di controllo. L’Antitrust ne uscirebbe ridimensionato.

Il precedente di Microsoft

Il processo arriva venticinque anni dopo quello storico, e il primo che riguardò il mondo digitale, avviato nei confronti di Microsoft, accusata nel 1998 di monopolio per aver inserito di “default”, in automatico, nel suo sistema operativo Windows il motore di ricerca Explorer.

In quel modo la compagnia di Bill Gates aveva tagliato fuori la concorrenza, in particolare Java e Navigator. I due casi sono diversi: Microsoft controllava tutto il sistema, mentre Google è accusata di aver stretto accordi da 45 miliardi di dollari l’anno per convincere i produttori di telefonini, da Samsung a Apple, a inserire il motore di ricerca Google in automatico.

Il primo processo si chiuse tre anni dopo con una sentenza a metà, né di aperta condanna né di aperta approvazione, che però, secondo alcuni analisti, schiuse le porte alla nascita delle start-up, tra cui la stessa Google, per competere nell’era moderna di internet.

Un monopolio anche nel vocabolario comune

Al centro del caso che si è aperto oggi, ma che è nato nel 2020 sotto l’amministrazione di Donald Trump, c’è un monopolio riassunto in un numero: 91. È quello riferito alla percentuale di mercato nel campo della ricerca su internet in mano a Google. La compagnia si difenderà sostenendo di dominare solo grazie al suo prodotto “superiore”, non attraverso tattiche illecite.

A emettere la sentenza non sarà una giuria popolare, ma un giudice, Amit P. Mehta, scelto nel 2014 dall’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama, e considerato uno “non ostile” ai Big Tech. Però è stato lui, di recente, a sottolineare come “Google sia così ovunque da essere diventato un termine globale per indicare la ricerca su internet“. E il “googolare”, verbo universale nell’era digitale, sarà evocato molte volte nelle prossime dieci settimane, in cui sfileranno centocinquanta testimoni e verranno letti documenti, che fanno parte dei cinque milioni di pagine che gli studi legali delle parti in causa hanno raccolto in questi anni.


Il governo degli Stati Uniti porta Google in Tribunale (di nuovo)

La novità più importante del nuovo iPhone l’ha imposta l’Ue [video]

AGI – La novità più importante dell’iPhone 15 che sarà presentato oggi probabilmente Steve Jobs non l’avrebbe mai permessa. La battaglia condotta da Apple per mantenere la porta lightning per caricare la batteria e collegare gli accessori rischiava di tenere l’azienda fuori dal mercato europeo e la concessione di passare alle porte usb-c sui Mac era un segnale della inevitabilità di questo passaggio epocale

L’Unione insiste sul fatto che tutti i telefoni e altri piccoli dispositivi dovranno essere compatibili con i cavi di ricarica usb-c a partire dalla fine del prossimo anno, una mossa che, secondo Bruxelles, ridurrà gli sprechi e farà risparmiare denaro ai consumatori. 

Con il caricabatterie comune, stiamo tagliando i costi per i consumatori, e fa bene anche all’ambiente”, ha detto in una nota il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton, aggiungendo che la mossa farebbe risparmiare ai consumatori 250 milioni di euro (270 milioni di dollari) ogni anno.

L’azienda sosteneva da tempo che il suo cavo fosse più sicuro dei caricabatterie usb-c, che sono ampiamente utilizzati dai rivali, incluso il più grande produttore di smartphone al mondo, Samsung.

Apple, ancora la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato, non ha rivelato cosa intende annunciare all’evento “Wonderlust” di martedì, ma di solito svela i nuovi iPhone in questo periodo dell’anno e mentre Apple si trova ad affrontare un calo delle vendite di iPhone, con prezzi più alti che spingono i clienti a ritardare il passaggio a modelli più recenti.

L’azienda è anche coinvolta nelle turbolenze diplomatiche tra Stati Uniti e Cina, con il governo comunista determinato a vietare ai dipendenti pubblici di utilizzare gli iPhone.

Vendite ‘tiepide’

Come qualsiasi altra azienda, Apple preferirebbe vantarsi di nuove brillanti funzionalità piuttosto che di nuove porte di ricarica, ma gli analisti concordano sul fatto che sarà il passaggio alla usb-c a conquistare i titoli sulla stampa e sui siti.

Il principale analista di Insider Intelligence, Yory Wurmser, ha affermato che l’iPhone ha bisogno di “un grande ciclo” dopo le recenti vendite “tiepide”. Oggi verranno probabilmente presentati i nuovi modelli di Apple Watch e AirPod, “ma è l’iPhone 15 che determinerà davvero come sarà Apple il prossimo anno”.

Aumento dei prezzi?

Insieme ai miglioramenti  di rito alle fotocamere e ai chip di iPhone, secondo Wurmser Apple dovrebbe annunciare l’aumento dei prezzi sui suoi modelli Pro. Apple ha subito un calo del 2,4% nelle vendite di iPhone, che rappresentano quasi la metà dei ricavi totali. Le azioni hanno risentito delle notizie di significative restrizioni cinesi sugli iPhone negli uffici governativi e negli enti sostenuti dallo stato.

“La Cina è un mercato molto importante per Apple, quindi qualsiasi sentimento negativo da parte del governo cinese nei confronti di Apple è preoccupante”, ha detto l’analista Greengart.

Apple ha registrato ricavi dalla Cina per 15,8 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, quasi il 20% dei ricavi totali. I dirigenti hanno sottolineato l’aumento delle vendite in Cina in un periodo in cui le vendite complessive sono diminuite.

L’analista di Wedbush Dan Ives ha stimato che un divieto del governo cinese interesserebbe meno di 500.000 iPhone dei circa 45 milioni che si prevede saranno venduti nel Paese nel prossimo anno.

Gli ordini scatteranno dal 15 settembre

I nuovi iPhone 15 e iPhone 15 Plus – spiega l’azienda di Cupertino – presentano la Dynamic Island e un sistema di fotocamere avanzato. Una potente fotocamera principale da 48MP consente di scattare foto a risoluzione super alta e il nuovo teleobiettivo 2x per uno zoom ottico a tre livelli; introdotti anche i ritratti di nuova generazione. Con il chip A16 Bionic per prestazioni potenti, connettore USBC, Posizione precisa per Trova i miei amici e robustezza all’avanguardia nel settore, iPhone 15 e iPhone 15 Plus “rappresentano un enorme passo avanti”, fa notare Apple.

iPhone 15 e iPhone 15 Plus saranno disponibili in cinque nuovi colori: rosa, giallo, verde, blu e nero. Sarà possibile preordinarli da venerdì 15 settembre, con disponibilità a partire da venerdì 22 settembre.

Sicurezza prima di tutto

La linea iPhone 15 offre inoltre funzioni di sicurezza fondamentali per offrire assistenza quando conta di più, tra cui Rilevamento incidenti e SOS emergenze via satellite (attualmente disponibile in 14 Paesi e tre continenti). Entro la fine del mese il servizio per la sicurezza sarà disponibile anche in Spagna e Svizzera. 

“iPhone 15 e iPhone 15 Plus rappresentano un enorme passo avanti, con entusiasmanti innovazioni nel sistema di fotocamere che stimolano la creatività, l’intuitiva Dynamic Island, e il chip A16 Bionic, per prestazioni potenti e comprovate,” ha detto Kaiann Drance, Vice President of Worldwide iPhone Product Marketing di Apple. “Quest’anno stiamo spingendo ai massimi livelli anche la fotografia computazionale, con una fotocamera principale da 48MP che offre una nuova impostazione predefinita da 24MP per foto a risoluzione incredibilmente alta, una nuova opzione di teleobiettivo 2x e ritratti di nuova generazione”.

I prodotti Apple carbon neutral

 Apple ha annunciato i primi prodotti carbon neutral nella nuova linea di Apple Watch. Le innovazioni progettuali e l’energia pulita – spiega la società – hanno favorito una sostanziale riduzione nelle emissioni originate dai prodotti arrivando fino a oltre il 75% per ogni Apple Watch carbon neutral. Questo traguardo segna un grande passo verso l’ambizioso obiettivo Apple per il 2030 di rendere ogni prodotto carbon neutral entro la fine del decennio, un piano che include anche l’intera filiera e il ciclo di vita di ogni prodotto realizzato da Apple.

Nell’ambito dell’obiettivo per il 2030 e degli sforzi più ampi dell’azienda a tutela dell’ambiente, Apple ha deciso anche di dismettere il cuoio nell’intera linea di prodotti; il packaging per la nuova linea di Apple Watch sarà realizzato per la prima volta con un materiale a base di fibre, e ha ampliato l’uso di materiali riciclati su iPhone. L’azienda ha, inoltre, introdotto sull’app Casa la funzione Previsioni rete elettrica, un nuovo strumento che aiuterà gli utenti a capire quando la rete elettrica utilizza energia più pulita, in modo da decidere quando farne uso.

“In Apple, il nostro impegno nella lotta al cambiamento climatico va avanti da anni. La nostra attenzione all’utilizzo di energia pulita e alla progettazione di prodotti a basse emissioni di carbonio ha già favorito la riduzione delle emissioni come nessuna altra azienda nel settore” ha detto Lisa Jackson, Vice President of Environment, Policy, and Social Initiatives di Apple. “Abbiamo raggiunto un importante traguardo rendendo lo smartwatch più amato al mondo carbon neutral, e non ci stancheremo di innovare per rispondere all’urgenza attuale.” 


La novità più importante del nuovo iPhone l’ha imposta l’Ue

Chi dirigerà la cucina del nuovo ristorante di Massimo Bottura 

AGI – Secondo rumors insistenti sarà Jessica Rosval, canadese, classe 1985, la chef cui Massimo Bottura affiderà la guida della cucina del Gatto Verde il suo nuovo locale a Modena, la cui caratteristica sarà quella di essere “uno dei ristoranti più sostenibili del mondo, dal punto di vista tecnico e nella testa delle persone”, secondo quanto riportato dal Gambero Rosso.

Da Chez L’Épicier a Montréal e poi da Bearfoot Bistro di Chef Melissa Craig, Rosval è stata la prima cuoca a vincere la prestigiosa “Gold metal plates” in Canada. Entrata all’Osteria Francescana nel 2013, dopo aver trascorso una cena di compleanno con il suo fidanzato, da allora non ne è più uscita, “almeno idealmente”, chiosa il mensile.

A Modena ha preso il posto di Davide Di Fabio che, insieme a Takahiko Kondo ha sostituito il souschef Yoji Tokuyoshi, e a soli due mesi dal suo arrivo entra nella partita degli antipasti. Era il dicembre 2013. E da allora è sempre stata in squadra con il team di Massimo Bottura. Alla Francescana, prima, poi per un periodo alla cucina per gli eventi esterni e, dal 2019, alla guida della cucina di Casa Maria Ligia, la la guest house di campagna di Massimo Bottura&Lara Gilmore, aperta nel 2019 in un edificio del XVIII secolo, regno dell’ospitalità, con stanze e cucina, campo da tennis, piscina, sala da musica e orto. Avviata su diretto consiglio di Marchionne, l’ad Fiat prematuramente scomparso nel 2018, cinque anni fa.

Ora a distanza di dieci anni da quel festeggiamento di compleanno, cui è seguito l’ingresso nella cucina dell’Osteria Francescana dopo uno scambio di chiacchiere a fine cena, Jessica Rosval sembra pronta alla nuova avventura modenese, salvo imprevisti, dovrebbe partire entro il mese di settembre.


Chi dirigerà la cucina del nuovo ristorante di Massimo Bottura 

Questo nuovo bug di Android Auto fa disperare gli utenti

Siamo – o meglio dovremmo essere – ormai assuefatti ai bug di Android Auto, ma quest’ultimo è così grave da aver fatto urlare a un utente “Android Auto è una totale e completa spazzatura“.

Ma cosa sta succedendo? Da qualche giorno i forum di assistenza di Google e di Reddit sono invasi da decine di segnalazioni riguardanti il fatto che Google Assistant non risponde più ai comandi vocali quando si utilizza Android Auto (ecco come risolvere i problemi di GPS dell’interfaccia).

Indipendentemente che lo si richiami da schermo, pulsante dell’auto o hotword, tutto quello che potreste ottenere è un laconico messaggio come quello che vedete nell’immagine di copertina:

Comandi vocali ora non disponibili

Come se vi venisse comunicato che non è possibile impostare la modalità scura, e non che non si può accedere a una delle funzioni più importanti per un’interfaccia per auto, che dovrebbe limitare le distrazioni durante la guida. 

Il problema sembra abbastanza diffuso, e sembra indipendente dal modello di telefono o di vettura, o persino dalla versione di Android Auto: l’unico punto in comune a quanto pare è il fatto che tutto è iniziato tre giorni fa e ha subito un’accelerazione nella giornata di ieri.

Che fare quindi? Alcuni utenti suggeriscono che il problema non risieda in Android Auto, ma nell’ultimo aggiornamento dell’app Google, proprio come avvenuto qualche tempo fa. Secondo queste segnalazioni, i problemi sarebbero iniziati aggiornando l’app alla versione 14.34.19.28, e rimuovendo gli aggiornamenti e installando una versione più vecchia hanno risolto il problema. 

Un utente ha dichiarato che usando la versione 14.17.34.28 i comandi vocali sono tornati a funzionare, ma voi potete trovare anche versioni più recenti. Per trovare le versioni dell’app Google, potete andare su APK Mirror a questo indirizzo. Google non ha ancora rilasciato una comunicazione ufficiale, quindi non sappiamo la sua posizione, ma data la diffusione del problema siamo sicuri che non mancherà un fix a breve.

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Questo nuovo bug di Android Auto fa disperare gli utenti

Xiaomi 13T dal vivo: ecco come sarà il nuovo smartphone di Xiaomi

Direttamente dall’Iran sono giunte alcune foto con protagonista il nuovo smartphone Xiaomi 13T, che dovrebbe essere la versione globale di Redmi K60 Ultra. Le immagini mettono in mostra un design piuttosto simile a Xiaomi 13T Pro, che invece rappresenterà la versione globale di Redmi K60 Ultra. A colpire subito è un dettaglio (o meglio, l’assenza di un dettaglio). Difatti, accanto al sensore fotografico principale da 50 MP non compare il marchio Leica.

Passando alle altre specifiche, lo smartphone sarà disponibile in nero e verde, mentre il display da 6,67″ sarà di tipo OLED con supporto alla frequenza di aggiornamento a 144 Hz (con risoluzione 1220×2712). Il processore che muoverà tutto sarà il MediaTek Dimensity 8200 Ultra, abbinato a 8 GB di RAM ed a 256 GB di memoria interna. La batteria, invece, avrà una capacità di 5.000 mAh con supporto alla ricarica rapida da 120 W. Per quanto riguarda il comparto fotografico, oltre al sensore principale da 50 MP, spazio ad una lente ultrawide da 8 MP e ad un sensore per le Macro con risoluzione di 2 MP.

Insieme a Xiaomi 13T, debutterà anche la variante Pro, che ovviamente avrà qualche differenza rispetto al modello standard. Oltre al processore MediaTek Dimensity 9200+, che dovrebbe contendersi la scena con Snapdradon 8 Gen 2 for Galaxy, lo smartphone sarà disponibile in vari tagli di memoria: 12/256 GB, 12/512 GB e 16/1 TB. Il debutto di entrambi i dispositivi sarebbe previsto per il 1° settembre.

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Xiaomi 13T dal vivo: ecco come sarà il nuovo smartphone di Xiaomi

Motorola lancia in Italia un nuovo base gamma: pronto al debutto Moto G14

Debutta sul mercato italiano il nuovo Moto G14, smartphone economico di Motorola che punta a convincere gli utenti che cercano un dispositivo prestante ma al giusto prezzo. Procedendo con ordine, Moto G14 presenta una scocca con retro disponibile anche in pelle vegana nelle colorazioni Pale Lilac e Butter Cream. La versione standard, invece, sarà disponibile in Steel Gray e Sky Blue.

Passando alle specifiche, G14 ha un display LCD da 6,5″ con risoluzione FHD+ e rapporto 20:9, caratterizzato da un piccolo foro che ospita il sensore fotografico anteriore da 8 MP. Il processore scelto è Unisoc T616 octa-core, abbinato ad una memoria interna da 128 GB UFS 2.2 (espandibile) e da 4 GB di RAM. La società, inoltre, ha lavorato molto anche sul comparto audio, con speaker stereo, Dolby Atmos e Spatial Sound by Moto. Sul posteriore spicca il sensore fotografico principale da 50 MP con tecnologia Quad Pixel e modalità Macro Vision, affiancato da una lente da 2 MP per l’effetto profondità. Lato autonomia, presente una batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica TurboPower a 15 W.

Il nuovo moto g14 sarà disponibile in Italia a partire da domani giovedì 24 agosto al prezzo di 149,90€, nelle colorazioni Pale Lilac, Butter Cream, Steel Gray e Sky Blue presso gli ecommerce e nelle colorazioni Steel Gray e Sky Blue presso i punti vendita fisici e il flagship store di Spazio Lenovo (Corso Matteotti, 10 – Milano). Infine, moto g14 è incluso nel programma Motorola Trade In.

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Motorola lancia in Italia un nuovo base gamma: pronto al debutto Moto G14

Oneplus 12: un nuovo rumor conferma la scheda tecnica

Negli anni OnePlus ha abituato il suo pubblico a delle tempistiche di uscita quasi prefissate per la fascia alta: a inizio anno lo smartphone di punta e intorno a settembre la versione T.

Eppure nell’ultimo periodo si stanno intensificando i rumor che riguardano il OnePlus 12, quando invece dovremmo aspettarci un OnePlus 11T. Infatti, a fine giugno hanno iniziato a circolare le prime informazioni sul nuovo top gamma di OnePlus, che poi hanno incominciato a trovare conferma nei leak successivi. 

Poche settimane dopo, sono arrivati i primi render, che confermavano il focus sull’ambito fotografico del OnePlus 12, fino a una scheda tecnica più dettagliata nei giorni successivi.

E adesso arriva un’altra conferma da parte del famoso leaker Yogesh Brar, che su Twitter fa un resoconto della scheda tecnica del Oneplus 12.

Da quanto emerge dal post, le specifiche tecniche del OnePlus 12 saranno:

  • Schermo: 6,7″ OLED LTPO QHD+, 120Hz
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale: 50 megapixel con OIS
    • Grandangolare: 50 megapixel
    • Teleobiettivo Periscopico: 64 megapixel 
  • OS: Android 14 con OxygenOS 14
  • Batteria: 5.400 mAh con ricarica cablata a 100W e con ricarica wireless a 50W
  • Certificazione: IP contro acqua e polvere

Come diceva Agatha Christie, “tre indizi fanno una prova” e con il passare del tempo (e dei leak) le versioni sulla scheda tecnica sembrano essere concordanti, il che ci fa supporre che questa sarà la scheda tecnica definitiva, anche perché Yogesh Brar è un leaker piuttosto affidabile, visto che in passato ha sempre dato informazioni piuttosto precise nei suoi tweet.

Quando le informazioni sulla scheda tecnica sono concordi e si susseguono in poco tempo, spesso l’uscita di uno smartphone non è poi così lontana. Bisogna ricordare che lo Snapdragon 8 Gen 3 sarà presentato da Qualcomm tra il 24 e il 26 ottobre, quindi sicuramente non sarà possibile vedere il OnePlus 12 prima di novembre. Si parla di un primo lancio in Cina a dicembre e poi un lancio globale a gennaio 2024, ma rimane strano avere già tutte queste informazioni ad agosto.

 

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Oneplus 12: un nuovo rumor conferma la scheda tecnica