I codec audio aptX e aptX HD di Qualcomm sono utilizzabili gratuitamente su Android

Negli scorsi giorni, Qualcomm ha preso una decisione piuttosto interessante: ha reso open source i codec aptX e aptX HD, ovvero due codec che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità del suono nonché di rendere più leggeri i file. Ma cosa significa tutto ciò? In pratica, Qualcomm ha pubblicato il codice sorgente dei due codec che, quindi, possono essere utilizzati e distribuiti in maniera del tutto gratuita. Difatti, prima di questa scelta, i produttori pagavano fino a 6.000$ per utilizzare i codec.

La notizia è stata diffusa da Mishaal Rahman, il quale ha proprio spiegato che i produttori, prima di questa mossa, dovevano pagare a Qualcomm una tariffa piuttosto elevata per utilizzare i codec audio aptX e aptX HD. Inoltre, ora anche gli sviluppatori di software potranno impiegare questi due algoritmi nei propri progetti, provando magari anche ad introdurre qualche miglioramento. Tuttavia, Qualcomm ha chiarito che gli prodotti aptX inclusi in AOSP sono i codificatori: le aziende, quindi, dovranno comunque pagare le tasse di licenza per utilizzare altri prodotti relativi ai codec.

Il codec audio aptX è stato creato nel 1980 nei laboratori di ricerca della Queen’s University Belfast. Nello specifico, visto che è basato su algoritmi piuttosto efficaci, questo codec consente di trasportare su connettività Bluetooth molti più dati di quanti sia normalmente possibile: dunque, la qualità è superiore fino ad “assomigliare” a quella di un CD. Successivamente, da questo codec sono state sviluppate delle varianti, come ad esempio aptX HD, che permette l’ascolto di audio fino 48 kHz e a 24-bit.

L’articolo I codec audio aptX e aptX HD di Qualcomm sono utilizzabili gratuitamente su Android sembra essere il primo su Androidworld.


I codec audio aptX e aptX HD di Qualcomm sono utilizzabili gratuitamente su Android

Qualcomm presenta Snapdragon Satellite: la connettività satellitare arriva su smartphone Android

Al CES di Las Vegas non poteva ovviamente mancare Qualcomm: l’azienda, conosciuta soprattutto per i chip Snapdragon che trovano posto sulla maggior parte degli smartphone Android, ha lanciato Snapdragon Satellite, definita come “la prima soluzione di messaggistica satellitare bidirezionale al mondo per smartphone premium”.

Offerte Amazon

Snapdragon Satellite permetterà agli smartphone Android di sfruttare una connessione satellitare per inviare messaggi in situazioni di emergenza o con scarsa copertura di rete, a patto che il processore sia il nuovissimo Snapdragon 8 Gen 2. Si tratta di una funzionalità simile a quella che Apple ha introdotto sui recenti iPhone, ma con alcune importanti differenze.

La prima riguarda il tipo di satelliti che la tecnologia Qualcomm utilizza: Snapdragon Satellite si appoggia alla rete Iridium, formata da 66 satelliti a orbita bassa e che viene già utilizzata da telefoni satellitari classici (Apple invece utilizza Globalstar). Questa funzionalità inoltre sarà gratuita per gli utenti. Snapdragon Satellite è progettato per supportare le reti non terrestri 5G (chiamate anche NTN), man mano che l’infrastruttura e i satellitari NTN diventano disponibili.

Snapdragon Satellite non sarà una “esclusiva” degli smartphone: questa utilissima tecnologia arriverà anche su computer portatili, dispositivi IoT, tablet e anche veicoli. I produttori potranno poi personalizzare questa funzionalità per renderla più utile per i propri clienti.

Snapdragon Satellite dovrebbe essere disponibile sugli smartphone di nuova generazione con processore Snapdragon 8 Gen 2 a partire dalla seconda metà del 2023. Questa funzionalità sarà dapprima rilasciata in alcune regioni selezionate.

L’articolo Qualcomm presenta Snapdragon Satellite: la connettività satellitare arriva su smartphone Android sembra essere il primo su Androidworld.


Qualcomm presenta Snapdragon Satellite: la connettività satellitare arriva su smartphone Android

Qualcomm alla conquista della fascia bassa: ecco le specifiche di Snapdragon 6 Gen 1

Lo scorso maggio, Qualcomm ha presentato due nuovi processori: Snapdragon 8+ Gen 1 (dedicato ai top di gamma) e Snapdragon 7 Gen 1 (rivolto ai dispositivi di fascia media). Ora, stando alle ultime indiscrezioni, sembrerebbe che l’azienda stia pensando anche alla fascia più “bassa” grazie al possibile lancio del chip Snapdragon 6 Gen 1 (SM6450). Il noto leaker Evan Blass, infatti, ha pubblicato un tweet in cui svela ogni dettaglio dell’ipotetico inedito processore.

Nello specifico, il nuovo chip sarà realizzato secondo il processo produttivo a 4 nm. Sarà equipaggiato con una CPU octa-core Kryo fino a 2,2 GHz, una GPU Andreno che supporterà Vulkan 1.1, HDR e HLG. Le memorie, invece, saranno di tipo LPDDR5-2570 e supporteranno fino a 12 GB di RAM e USB 3.1. Saranno presenti, inoltre, componenti come il modem 5G Snapdragon X62 SA+NSA con le bande 5G mmWave e sub-6GHz. Per il Wi-Fi, invece, ci sarà il Qualcomm FastConnect 6700 Wi-Fi 6e. Non mancherà, tra l’altro, il supporto al Bluetooth 5.2 (con LE Audio), alla ricarica rapida Qualcomm “Quick Charge 4+ technology” ed al GPS a doppia frequenza.

Altri dettagli interessanti riguardano il supporto ai display con risoluzione fino al FullHD+ con refresh rate a 120 Hz. Per quanto riguarda la fotocamera, sarà presente un triplo ISP Spectra a 12-bit, con supporto a sensori fino a 108 MP, video 4K HDR e slow-motion fino a 240 fps. Sulla possibile data di debutto, infine, nessuna conferma ufficiale. Lo stesso discorso vale anche per gli smartphone che adotteranno lo Snapdragon 6 Gen 1: ancora non si sa, infatti, quali saranno i produttori che decideranno di conquistare la fascia bassa del mercato grazie all’ultimo processore di casa Qualcomm.

L’articolo Qualcomm alla conquista della fascia bassa: ecco le specifiche di Snapdragon 6 Gen 1 sembra essere il primo su Androidworld.


Qualcomm alla conquista della fascia bassa: ecco le specifiche di Snapdragon 6 Gen 1

Qualcomm e Xiaomi 12 mostrano i muscoli: il primo video in 8K HDR su smartphone

Ad oggi nella parte più alta della piramide smartphone troviamo molti modelli equipaggiati con l’ultimo top di gamma lanciato da Qualcomm, il processore Snapdragon 8 Gen 1. Proprio con questo processore Qualcomm ha realizzato un nuovo record nel settore video.

Il video che vedete in fondo a questo articolo corrisponde al primo video al mondo in 8K HDR realizzato su smartphone. Lo smartphone in questione è stato Xiaomi 12, con il processore Snapdragon 8 Gen 1. Si tratta di un nuovo primato per Qualcomm, la quale mostrò il primo video in 4K registrato su smartphone con il processore Snapdragon 800.

Sempre Qualcomm è stata la prima a mostrare un video in 8K registrato su smartphone, equipaggiato con lo Snapdragon 865. Qui sotto trovate il primo video in 8K HDR registrato da smartphone, più in basso trovate anche la recensione dello Xiaomi 12 dal quale è stato registrato.

L’articolo Qualcomm e Xiaomi 12 mostrano i muscoli: il primo video in 8K HDR su smartphone sembra essere il primo su Androidworld.


Qualcomm e Xiaomi 12 mostrano i muscoli: il primo video in 8K HDR su smartphone

Razer e Qualcomm hanno fatto una console portatile Android

Uno degli annunci più interessanti che si è tenuto durante lo Snapdragon Summit è sicuramente quello in congiunzione con Razer. Qualcomm ha infatti annunciato il lancio della sua piattaforma Snapdragon G3x Gen 1 per dispositivi di gioco portatili e Razer in concomitanza ha presentato il suo developer kit.

Un developer kit che all’apparenza sembra un prodotto pronto per la vendita e che pertanto crediamo (e speriamo) sia solo l’anteprima di un prodotto che potremo tutti comprare nel prossimo futuro. Perché al momento, come dice il nome stesso, il kit è riservato ai soli sviluppatori.

La piattaforma Snapdragon G3x Gen 1 include una GPU Adreno con supporto alla riproduzione video fino a 144 frame al secondo con la piena compatibilità all’HDR10. Non manca il modem FastConnect 6900, lo stesso di Snapdragon 8 Gen 1 con supporto a Wi-Fi 6, Wi-Fi 6E e ovviamente al 5G Sub6 e mmWave. Non manca la piattaforma Snapdragon Sound per il meglio dal punto di vista audio e la possibilità di sfruttare un’uscita USB-C per giocare su un TV 4K, oppure un dispositivo di mixed reality (come un visore XR). In sostanza tutto quello su cui Snapdragon ha molto lavorato negli ultimi anni, concentrato in un solo prodotto.

Il developer kit di Razer, disponibile da oggi per gli sviluppatori, include un display da 6,65 pollici OLED con risoluzione FullHD+, supporto HDR10 e con un refresh rate a 120 Hz. La fotocamera frontale da 5 megapixel garantisce lo streaming video in Full HD a 60fps, con la registrazione audio da due microfoni separati. È compatibili Wi-Fi 6E e dispone di 5G (anche mmWave). Esteticamente sembra un mix fra un controller Razer (con le sue linee un po’ aggressive) e una console Nintendo Switch, con il display al centro e i controlli ai lati.

Parlando di controlli abbiamo due stick analogici, una croce direzionale, 4 tasti dorsali e 4 tasti azione (con layout in stile Xbox). Dal punto di vista software quello che sappiamo è che il developer kit è dotato ovviamente di Android e che ci sarà il pieno supporto non solo a tutti i migliori giochi per la piattaforma Google, ma anche per Xbox Cloud Gaming e Steam Remote Play. Non vengono menzionante altre piattaforme, come Stadia, ma non vi è ragione perché non possano funzionare senza problemi.

Questo progetto di Qualcomm è molto interessante ed è indubbio che ci volesse l’azione di un attore forte come l’azienda di San Diego per cercare di smuovere un mercato come quello del mobile gaming che sembra non riuscire ancora a decollare. Chissà che questa piattaforma non possa essere lo stimolo giusto per tante software house per lanciarsi sulla piattaforma Android. Il beneficio sarebbe per tutti.

L’articolo Razer e Qualcomm hanno fatto una console portatile Android sembra essere il primo su Androidworld.


Razer e Qualcomm hanno fatto una console portatile Android

Samsung presenta il processore che Wear OS stava aspettando (da Qualcomm)

Con l’imminente lancio di Galaxy Watch 4, il primo smartwatch con il nuovo Wear OS 3, Samsung ha anticipato un po’ i tempi annunciando oggi il nuovo processore che lo animerà, uno dei tasselli che, si dice, dovrebbero permettergli di avere fino a 7 giorni di autonomia.

Ecco quindi l’Exynos W920, il primo chip al mondo a 5nm realizzato espressamente per smartwatch ed altri wearables. L’Exynos 920 è un dual core Cortex-A55 con GPU Mali-G68; in più c’è un core con architettura Cortex-M55 dedicato solo all’always-on display, per ridurre ulteriormente il consumo in standby.

Samsung parla di un 20% di performance in più per la CPU e 10 volte per la GPU, rispetto alla generazione precedente. Sono inoltre presenti un modem LTE Cat.4 ed il sistema GNSS (Global Navigation Satellite System) per il posizionamento accurato dell’utente.

Sulla carta tutto bellissimo insomma, ma siamo molto curiosi di vedere come tutto questo si tradurrà a livello pratico, in congiunzione anche con il nuovo Wear OS. Appuntamento quindi a domani, mercoledì 11 agosto alle ore 16, per tutti i dettagli ufficiali.

 

L’articolo Samsung presenta il processore che Wear OS stava aspettando (da Qualcomm) sembra essere il primo su AndroidWorld.


Samsung presenta il processore che Wear OS stava aspettando (da Qualcomm)

Che sorpresa Qualcomm! In arrivo una console Android simile a Nintendo Switch

Nel panorama dei dispositivi Android irrompe un’interessantissima novità che riguarda la sfera gaming da dispositivi mobili e che coinvolge da vicino Qualcomm, uno dei principali attori nel settore dei processori per smartphone.

Stando a quanto riferito da Android Police, Qualcomm starebbe progettando una sua console di gioco Android molto simile a Nintendo Switch. Al suo interno chiaramente ci sarà un chipset di Qualcomm, il quale sarà comprensibilmente progettato su misura rispetto al dispositivo. Android Police ha anche visto alcune immagini del dispositivo e afferma che il design sarà molto simile a quello della console Nintendo, con i controller staccabili posizionati lateralmente in modo simmetrico.

LEGGI ANCHE: OnePlus 9 Pro, la recensione

Il display centrale dovrebbe avere una diagonale da 6,65″ mentre la batteria dovrebbe avere una capacità pari a 6.000 mAh, con l’ovvio supporto alla tecnologia di ricarica rapida Quick Charge. La console dovrebbe supportare la visualizzazione attraverso un monitor esterno, anche se non è chiaro se sarà presente un’uscita HDMI oppure una porta USB Type-C. Ci sarà anche il supporto alle microSD, mentre la base software sarà Android 12 e pertanto ci sarà il pieno supporto ai servizi Google e al Play Store. Oltre a questo potrebbe esserci anche una piattaforma di contenuti sviluppata da Qualcomm.

Non è escluso che Qualcomm collaborerà anche con StadiaGeForce Now di NVIDIA per offrire ulteriori contenuti personalizzati. Non mancherà nemmeno la connettività 5G, grazie alla probabile integrazione del modulo di casa X55. Il lancio di questa console potrebbe arrivare sui mercati internazionali per il primo trimestre 2022, e dunque potrebbe presentarsi sul mercato con il prossimo processore top di gamma dell’azienda.

Il prezzo potrebbe essere interessante, perché Android Police riferisce che potrebbe attestarsi attorno ai 300 dollari. Sicuramente è troppo presto per dare tutto questo per assodato, Qualcomm non ha né confermato né smentito queste voci, dunque fino al prossimo anno tante delle carte in tavola potrebbero cambiare. Vi terremo aggiornati su tutti i prossimi sviluppi.

L’articolo Che sorpresa Qualcomm! In arrivo una console Android simile a Nintendo Switch sembra essere il primo su AndroidWorld.


Che sorpresa Qualcomm! In arrivo una console Android simile a Nintendo Switch

MediaTek vuole sfidare Qualcomm con un modem 5G che supporta le mmWave

Il produttore di semiconduttori MediaTek ha da qualche giorno rilasciato un nuovo modem 5G: stiamo parlando di M80, il primo dell’azienda che supporta le mmWave e che andrà a sfidare Qualcomm, con i suoi X60 e il recentissimo X65.

LEGGI ANCHE: Cos’è Clubhouse, il nuovo social solo audio

Rispetto al precedente modello, Helio M70, che non offriva il supporto alle mmWave, il nuovo M80 combina questa tecnologia a sub-6GHz. Inoltre sarà un modem integrato, ovvero verrà integrato in un SoC, insieme a CPU e GPU. Le specifiche tecniche riportano velocità di picco di 7,67Gbps in download e 3,67Gbps in upload, superiori a quelle di Snapdragon X60 (7,5Gbps in download e 3Gbps in upload) e di Samsung Exynos 2100 (7,35Gbps in download e 3,67Gbps in upload).

Si contano poi altre funzionalità come il supporto alle reti sia Standalone che non Standalone, dual SIM 5G, dual SIM 5G NSA, oltre che la tecnologia dual Voice over New Radio (VoNR). Grande importanza rivolta all’aspetto energetico: M80 riuscirà a regolare il suo consumo e la sua frequenza di clock in base alle condizioni della rete, per cercare di evitare il più possibile sprechi di batteria.

Il chip sarà inviato a produttori selezionati per dei test durante il 2021 ma è del tutto improbabile che vedremo smartphone con questo a bordo nel breve periodo: dovremo attendere ancora un po’ per conoscere il SoC con cui debutterà M80.

L’articolo MediaTek vuole sfidare Qualcomm con un modem 5G che supporta le mmWave sembra essere il primo su AndroidWorld.


MediaTek vuole sfidare Qualcomm con un modem 5G che supporta le mmWave

Il nuovo top di gamma Qualcomm potrebbe non essere lo Snapdragon 875

Qualcomm è attualmente uno dei produttori più importanti di processori per dispositivi mobili, con la sua gamma Snapdragon che anima diversi modelli di smartphone Android, soprattutto i flagship.

Nei giorni scorsi abbiamo parlato in diverse occasioni dei nuovi chipset che Qualcomm dovrebbe svelare entro la fine dell’anno, in occasione del suo Qualcomm Summit 2020. Fino a ieri sembrava certo che il nuovo top di gamma dell’azienda statunitense sarebbe arrivato come Snapdragon 875, nelle ultime ore Ishan Agarwal ci ha messo qualche dubbio.

LEGGI ANCHE: Realme 7 5G, la recensione

Secondo il noto leaker, il prossimo top di gamma Qualcomm dovrebbe arrivare col nome di Snapdragon 888 5G. Un nome che sicuramente piacerà agli utenti asiatici.

Siamo titubanti a dare la notizia per certa, dato che è la prima volta che sentiamo parlare di uno Snapdragon 888 5G. Secondo Agarwal, l’annuncio ufficiale da parte di Qualcomm dovrebbe arrivare a breve.

L’articolo Il nuovo top di gamma Qualcomm potrebbe non essere lo Snapdragon 875 sembra essere il primo su AndroidWorld.

AndroidWorld

SmartWorld News podcast – Nuovi Intel Tiger Lake, le novità di Qualcomm e i traguardi di Iliad

È online la nuova puntata di SmartWorld News, il nostro podcast che ogni giorno vi racconta le notizie più importanti della giornata, quelle che non potete perdervi. Qui in basso trovate il player per ascoltare l’ultimo episodio, ma non dimenticate che potete ascoltarlo anche con la Skill Alexa e su Apple Podcast, Google Podcast, Spreaker e Spotify.

Ascolta “03 /09 – I nuovi Intel Tiger Lake, gli annunci di Qualcomm e i traguardi di Iliad” su Spreaker.

Ecco gli argomenti del giorno:

L’articolo SmartWorld News podcast – Nuovi Intel Tiger Lake, le novità di Qualcomm e i traguardi di Iliad sembra essere il primo su AndroidWorld.

AndroidWorld

Xiaomi lancia la volata al nuovo Redmi K30 Speed Edition, rivelando un misterioso SoC 5G di Qualcomm

Dopo aver intravisto Redmi 9, in Cina ci si appresta ad accogliere un altro smartphone in uscita l’11 maggio dalla instancabile fucina di Xiaomi. Si tratta di Redmi K30 Speed Edition, ovvero una versione rivista e corretta del Redmi K30, già lanciato in patria sul finire del 2019. Il produttore ha iniziato a mostrarlo sui social orientali, svelandone anche un dettaglio inatteso.

Come recita il nome stesso, Redmi K30 Speed Edition sarà una versione migliorata nelle specifiche del già noto Redmi K30 e tutto lascia pensare che il salto di qualità possa risiedere nel SoC. E così infatti sembra essere, dato che il nuovo smartphone – a detta di quanto rivelato da Xiaomi stessa – sarà animato dal Qualcomm Snapdragon 768G 5G. Se non fosse che nessuno l’avesse mai sentito nominare prima.

LEGGI ANCHE: Xiaomi Mi 10 Pro, la recensione

Redmi K3o è infatti stato uno dei primi smartphone ad essere equipaggiato con lo Snapdragon 765G, il primo chip di fascia media di Qualcomm ad offrire la connettività 5G. Primo e unico fino a questo momento e nessun rumor ipotizzava l’arrivo all’orizzonte di un suo successore, o quantomeno una variante potenziata.

L’ipotesi che possa trattarsi di un refuso nel teaser pubblicato da Xiaomi non sta molto in piedi, sia perché il chip Snapdragon 768G viene nominato più volte, sia perché trattandosi effettivamente di una ‘Speed Edition’, avrebbe poco senso se il SoC impiegato fosse esattamente lo stesso della variante base. Siamo dunque curiosi di scoprire quali novità possa portare in dote questo fantomatico nuovo chip di Qualcomm.

L’articolo Xiaomi lancia la volata al nuovo Redmi K30 Speed Edition, rivelando un misterioso SoC 5G di Qualcomm sembra essere il primo su AndroidWorld.

AndroidWorld

Ecco come Qualcomm e Google miglioreranno le performance di gioco su Pixel 4, Galaxy S10 e Note 10

In attesa che si materializzi Project Mainline Google sta lavorando per estendere quel concetto ad altri aspetti del mondo Android. L’ultima notizia in tal senso riguarda i driver della GPU e coinvolge in partnership il colosso dei processori, Qualcomm.

Le due aziende statunitensi infatti hanno dichiarato di essere al lavoro per rilasciare degli aggiornamenti ai driver delle GPU attraverso il Play Store. In questo modo sarebbe molto più semplice per un produttore poter migliorare performance ed efficienza senza dover passare da un più complicato aggiornamento di tutto il firmware.

In particolare si sta lavorando su un tool di profilazione grafica chiamato Android GPU Inspector in grado di permettere agli sviluppatori di ottimizzare i propri giochi analizzando le performance a un livello molto più di dettagliato. Questo strumento permetterà di inviare dei feedback direttamente a Google e Qualcomm, che, una volta apportate delle modifiche, potrebbe rilasciare una nuova versione beta dei driver pronta per i test.

LEGGI ANCHE: Le 10 migliori app per videochiamate di gruppo

Se tutto poi dovesse andare per il verso giusto l’aggiornamento potrebbe essere rilasciato come si fa per le comuni app e sarebbe disponibile per tutti i dispositivi compatibili. Al momento gli sviluppatori stanno sperimentando la novità su Pixel 4, Samsung Galaxy S10 e Galaxy Note 10, con l’obiettivo di estenderla ad altri dispositivi e GPU in futuro.

Giusto per farvi un’idea, durante i test Google ha trovato un modo di ridurre il carico della GPU su Pixel 4 del 40% ottenendo un frame rate superiore e minori consumi energetici. Niente male come prospettiva!

GRUPPO FACEBOOK DI SMARTWORLD

CANALE TELEGRAM OFFERTE

L’articolo Ecco come Qualcomm e Google miglioreranno le performance di gioco su Pixel 4, Galaxy S10 e Note 10 sembra essere il primo su AndroidWorld.

AndroidWorld