Questo bug di Android Auto è particolarmente irritante se ascoltate musica

Vi piace ascoltare a tutto volume Oops!…I Did It Again di Britney Spears? Niente di male, tutti hanno i propri peccati ma magari quando siete in coda volete abbassare il volume. Ecco, se usate Android Auto forse potreste trovarvi in imbarazzo a causa dell’ennesimo bug (ecco come fare se il GPS non funziona)?

Secondo una pagina del supporto di Android Auto, infatti, diversi utenti si sono trovati in una strana situazione, che fondamentalmente blocca il controllo del volume del sistema di infotainment del veicolo quando si sta utilizzando Android Auto

La cosa curiosa, poi, è che sull’interfaccia appare un messaggio di errore che avvisa come l’audio sia stato messo in pausa e il volume non possa essere regolato (immagine sopra), quando in realtà l’audio continua a tutto spiano.

Quello che viene messo in pausa è infatti solo la capacità degli utenti di regolare il volume, e l’unica soluzione è scollegare il telefono dal veicolo, fermando così Android Auto. 

Sulla questione è intervenuto un Community Specialist che ha chiesto ulteriori informazioni con i log di sistema, le versioni di telefono, Android, Google Play Services e Android Auto, oltre al modello di auto o sistema di infotainment. Al momento, però non sono date spiegazioni. 

Per fortuna, stando al numero di persone che hanno confermato avere lo stesso problema, non sembra un bug molto diffuso, quindi non è chiaro cosa possa averlo causato. Quello che sappiamo è che aggiornare all’ultima versione di Android Auto, la 10.5, non è risolutivo, ma non sappiamo se tornare a versioni più vecchie possa servire. 

È anche possibile che sia un problema dovuto a un’altra app. Per esempio una cosa simile era accaduta l’anno scorso con CarPlay, che impediva la regolazione del volume finché Waze era in esecuzione, anche se non veniva utilizzato in quel momento. L’unica soluzione era forzare la chiusura dell’app, almeno fino a quando gli sviluppatori non hanno rilasciato un aggiornamento. 

Questo potrebbe far sospettare che il problema di Android Auto sia simile e sia dovuto a un’app di terze parti, ma in mancanza di altri dettagli non è possibile dirlo. Aggiorneremo l’articolo in caso dovessero venir fuori altre informazioni.

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Questo è OnePlus Pad Go: design e display di livello

OnePlus è un’azienda molto attiva in diversi settori ormai, soprattutto se si parla di smartphone e accessori smart come le cuffie true wireless. Ma non è tutto qui.

Lo scorso anno infatti l’azienda cinese si è tuffata ufficialmente nel segmento dei tablet, con il suo OnePlus Pad. Ora OnePlus sarebbe pronta a lanciare un nuovo modello.

Stiamo parlando di OnePlus Pad Go, il nuovo modello entry-level di tablet della casa cinese. Qualche giorno fa abbiamo appreso i primi dettagli sul dispositivo, e ora riusciamo addirittura a vederne il design in anteprima. Le immagini che trovate in basso infatti ci forniscono una panoramica completa del suo look.

Dalle immagini capiamo che il nuovo tablet di casa OnePlus non rinuncerà a un design di carattere, con una doppia finitura posteriore che lo distingue anche dal modello dello scorso anno di OnePlus. Il modulo della fotocamera appare con un singolo sensore, circolare e posto centralmente.

DigitalTrends ha avuto alcune anticipazioni ufficiali in merito al nuovo OnePlus Pad Go. Oltre all’anteprima sul design, sembra che il nuovo tablet punterà molto sul display, con una risoluzione pari a 2,4K. A livello software ci sarà la OxygenOS, basata su Android 13.

Infine, viene ribadito il concetto per cui il nuovo OnePlus Pad Go sarà un dispositivo orientato all’intrattenimento e all’autonomia. La più grande incognita rimane il mercato al quale sarà destinato, ovvero capire se arriverà anche in Europa oltre che in India.

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La serie Xiaomi 13T, realizzata con Leica, verrà lanciata questo mese

Da tempo circolano indiscrezioni sulla nuova serie di smartphone di Xiaomi, ovvero Xiaomi 13T. A riguardo, ora è arrivata l’ufficialità: l’azienda cinese, infatti, ha comunicato la data di lancio dei nuovi dispositivi Android. In particolare, il CEO della società Lei Jun ha rivelato su X che la serie Xiaomi 13T verrà lanciata il 26 settembre a Berlino. Il dirigente ha anche aggiunto che i telefoni sono stati “co-ingegnerizzati con Leica“.

Altri dettagli su Xiaomi 13T e 13T Pro non sono stati anticipati, tuttavia in passato qualcosa è emerso. Ad esempio, si vocifera che entrambi gli smartphone avranno una batteria da 5.000 mAh, uno schermo OLED a 144 Hz e un grado di protezione IP68 . La variante Pro, poi, dovrebbe rappresentare una versione ottimizzata del Redmi K60 Extreme Edition lanciato esclusivamente in Cina. 

Il dispositivo, dunque, dovrebbe essere equipaggiato con il chipset Dimensity 9200 Plus, ricarica cablata da 120 W e avere fino a 1 TB di spazio di archiviazione. Il modello standard, invece, potrebbe essere dotato di un chipset Dimensity 8200 Ultra, velocità di ricarica di 67 W e avere fino a 256 GB di spazio di archiviazione.

Sui prezzi, infine, è stato ipotizzato che il modello standard potrebbe essere venduto a 649 euro. Se venisse confermata questa notizia, il nuovo dispositivo Xiaomi potrebbe rappresentare un buon avversario per smartphone come Google Pixel 7.

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La serie Xiaomi 13T, realizzata con Leica, verrà lanciata questo mese

Questo nuovo bug di Android Auto fa disperare gli utenti

Siamo – o meglio dovremmo essere – ormai assuefatti ai bug di Android Auto, ma quest’ultimo è così grave da aver fatto urlare a un utente “Android Auto è una totale e completa spazzatura“.

Ma cosa sta succedendo? Da qualche giorno i forum di assistenza di Google e di Reddit sono invasi da decine di segnalazioni riguardanti il fatto che Google Assistant non risponde più ai comandi vocali quando si utilizza Android Auto (ecco come risolvere i problemi di GPS dell’interfaccia).

Indipendentemente che lo si richiami da schermo, pulsante dell’auto o hotword, tutto quello che potreste ottenere è un laconico messaggio come quello che vedete nell’immagine di copertina:

Comandi vocali ora non disponibili

Come se vi venisse comunicato che non è possibile impostare la modalità scura, e non che non si può accedere a una delle funzioni più importanti per un’interfaccia per auto, che dovrebbe limitare le distrazioni durante la guida. 

Il problema sembra abbastanza diffuso, e sembra indipendente dal modello di telefono o di vettura, o persino dalla versione di Android Auto: l’unico punto in comune a quanto pare è il fatto che tutto è iniziato tre giorni fa e ha subito un’accelerazione nella giornata di ieri.

Che fare quindi? Alcuni utenti suggeriscono che il problema non risieda in Android Auto, ma nell’ultimo aggiornamento dell’app Google, proprio come avvenuto qualche tempo fa. Secondo queste segnalazioni, i problemi sarebbero iniziati aggiornando l’app alla versione 14.34.19.28, e rimuovendo gli aggiornamenti e installando una versione più vecchia hanno risolto il problema. 

Un utente ha dichiarato che usando la versione 14.17.34.28 i comandi vocali sono tornati a funzionare, ma voi potete trovare anche versioni più recenti. Per trovare le versioni dell’app Google, potete andare su APK Mirror a questo indirizzo. Google non ha ancora rilasciato una comunicazione ufficiale, quindi non sappiamo la sua posizione, ma data la diffusione del problema siamo sicuri che non mancherà un fix a breve.

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Questo nuovo bug di Android Auto fa disperare gli utenti

Questo caldo fa male a tutti, compreso Android Auto

Android Auto è il sistema di infotainment creato da Google per connettere il proprio smartphone all’automobile per riportare sul display di questa le informazioni provenienti dallo smartphone, così da gestire la navigazione, la musica, le chiamate.

Il sistema del colosso di Mountain View è tutt’altro che esente da problemi, ai quali Google cerca sempre di trovare una soluzione. Ricordiamo come nei mesi scorsi era impossibile usare i comandi vocali (problema poi risolto) oppure la bassa risoluzione dell’interfaccia del sistema riportata sul display dell’automobile.

Certo è che, finché si tratta di un problema software, con un aggiornamento si risolve. Ma se fosse un problema causato dall’esterno?

Tutti noi in questi giorni siamo alle prese con il caldo record che afflige la nostra penisola. Però, il problema non riguarda solo noi ma tutto il mondo, visto che stiamo sperimentando le temperature massime al di sopra della media dagli Stati Uniti alla Cina.

Ed è proprio questo caldo che sta mettendo a dura prova i nostri dispositivi: se avete provato a utilizzare lo smartphone per la navigazione durante la guida, avrete notato che diventa molto caldo, a meno che non lo mettiate davanti alla bocchetta dell’aerazione con l’aria condizionata accesa.

Perciò, lo smartphone diventa molto caldo perché la temperatura interna aumenta e quella esterna di certo non lo aiuta a raffreddarsi. Quindi, se viene collegato con un cavo e viene avviato Android Auto, si crea la tempesta perfetta: lo smartphone che lavora ad alti regimi per mantenere attivi Android Auto e le altre applicazioni in background, la batteria viene messa sotto stress perché viene caricata e scaricata contemporaneamente e quindi aumenta anche la sua temperatura. 

Stando a quanto riportato da molti utenti, nonostante tentino qualsiasi cosa per scongiurare questa situazione, il loro smartphone si surriscalda e hanno dato la colpa proprio ad Android Auto. Alcuni utenti avevano iniziato a notare questo comportamento già a maggio, ma nelle ultime settimane le segnalazioni sono aumentate.

Questo problema sembra essere stato segnalato indipendentemente dal brand dello smartphone, tant’è che qualche possessore di un Google Pixel ha contattato Google per avere uno smartphone in sostituzione, credendo che il proprio fosse difettoso, e, una volta ricevuto quello nuovo, ha riscontrato lo stesso surriscaldamento (ovviamente!).

Google si è attivata per risolvere questo problema, ma ancora non ha trovato una soluzione (e non è nemmeno detto che ci sia), come non la stanno trovando gli utenti: alcuni hanno provato a collegare lo smartphone via wireless, ma non ci sono stati cambiamenti. Le informazioni a riguardo sono ancora molto scarse perché il processo di investigazione è iniziato da poco e gli utenti che hanno fatto le segnalazioni non hanno specificato la versione di Android Auto sulla quale hanno avuto problemi, quindi non si sa se dipenda da una versione specifica o sia un qualcosa di diffuso. 

Certamente, se il problema fosse veramente Android Auto, Google dovrà trovare una soluzione per contenere le temperature, soprattutto nel periodo estivo, perché un surriscaldamento dello smartphone può implicare problemi di vario tipo, che possono andare da un semplice blocco momentaneo nell’attesa di ripristinare le temperature normali fino a dei problemi hardware.

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Questo caldo fa male a tutti, compreso Android Auto

Questo è Google Pixel 8 Pro, e per qualche ragione potrà anche misurare la febbre

Tra gli assenti dal palco del Google I/O non c’è stato solo Android 14, ma anche qualsivoglia riferimento ai prossimi smartphone Pixel, fosse anche solo un vago teaser. Nessun problema, perché è appena circolato in rete un primo video ufficiale (ma non ufficiale) di Pixel 8 Pro e di una sua innovativa funzione: il termometro. Ora vi spieghiamo tutto, ma intanto non dimenticatevi anche della nostra recensione di Pixel 7a, il nuovo “piccolo” che scatta “grandi” foto.

Un paio di mesi fa abbiamo potuto ammirare i primi render ad alta risoluzione di Pixel 8 Pro, e con essi la comparsa di un misterioso sensore posizionato sotto al LED flash. All’epoca non avevamo indizi in merito, ma oggi diventa tutto chiaro: si tratta di un termometro a infrarossi, che potrà essere usato per provarsi la febbre, ma non solo.

Il video a fine articolo illustra chiaramente il suo funzionamento. Dovete posizionarlo molto vicino alla fronte, e farlo scorrere, senza toccare la pelle, in direzione della tempia. In questo modo, nel giro di pochi secondi, il sensore misurerà la vostra temperatura corporea, vibrando al termine per segnalarvelo. Oltre a misurare la febbre, Pixel 8 Pro sarà in grado di rilevare anche le temperatura di eventuali oggetti. Tutti i dati raccolti saranno immagazzinati localmente e gestiti tramite l’Android Private Compute Core, nel pieno rispetto della privacy.

Incidentalmente il video conferma in pieno anche il design di Pixel 8 Pro, simile a quello del precedente modello, ma con un diverso posizionamento delle 3 fotocamere posteriori, racchiuse sotto un unico perimetro. La fonte del video non riporta invece alcuna informazione tecnica, ma i rumor circolati finora non indicano stravolgimenti: stesse fotocamere posteriori (crescerà forse quella frontale), stesso display, processore Tensor G3, batteria lievemente maggiorata; tutte cose suscettibili di variazioni prima del lancio, previsto come sempre in autunno.

Sul perché Google abbia deciso di includere un termometro in Pixel 8 Pro, le vostre ipotesi valgono quanto le nostre; forse sarà tutto legato a una rinnovata spinta sulla salute, magari in congiunzione con Pixel Watch 2, ma è appunto solo un azzardo al momento, senza alcun fondamento concreto alle spalle.

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Col giusto prezzo, questo sarà il miglior TV Box Xiaomi di sempre

Xiaomi si prepara a rinnovare la sua offerta in materia di box TV, con un nuovo modello chiamato Xiaomi TV Box S di seconda generazione, già apparso sul sito internazionale dell’azienda cinese, e quindi prossimo al lancio globale (o giù di lì). La novità più eclatante non è tanto nell’hardware quanto nel software: arriva infatti, per la prima volta, Google TV.

L’interfaccia di Google, basata su Android TV 11, debutta infatti su un box Xiaomi, e con essa tutta la semplicità di un’interfaccia rinnovata e moderna, che aggrega e suggerisce contenuti da vari servizi di Streaming, con in più un tocco di aiuto da parte dell’Assistente, laddove l’interazione vocale velocizza le cose.

Il processore è un non precisato quad-core Cortex-A55 con GPU Mali G31 MP2, accompagnato da 2 GB di RAM e soli 8 GB di memoria interna. La connettività Wi-Fi è dual band, mentre il Bluetooth è alla 5.2. Sul retro troviamo una HDMI 2.1, una USB-A 2.0 che può essere usata sia per collegare pendrive che un eventuale adattatore ethernet (non incluso), e il jack audio.

La massima risoluzione video è 4K@60fps, con supporto Dolby Vision e HDR10+. Abbiamo anche l’audio spaziale Dolby Atmos, oltre al DTS-HD, per completare una dotazione sulla carta piuttosto completa.

Il telecomando è molto essenziale, con un numero minimo di pulsanti, tra i quali non mancano tasti dedicati a Netflix, Prime Video e YouTube, oltre a uno per lanciare la raccolta di applicazioni. Ricordiamo infine il supporto a Chromecast, tipico di tutti i box Android TV.

Le credenziali sono insomma molto buone, ma non conoscendone il prezzo è molto difficile esprimere un giudizio, per quanto sommario. Con la Fire TV Stick 4K Max che periodicamente va in sconto sui 40-45 euro, e con Chromecast con Google TV che di listino viene 69€, i margini di manovra per Xiaomi sono molto ridotti. Vedremo se e come l’azienda cinese saprà farsi largo in questo mercato con così pochi validi contendenti. Se intanto voleste consultare il sito ufficiale trovate qui la TV Box S 2Gen.

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Col giusto prezzo, questo sarà il miglior TV Box Xiaomi di sempre

Per liberarsi di questo bug di Android Auto Coolwalk dovrete liberarvi di Coolwalk stesso

Android Auto è il sistema di infotainment di casa Google (qui trovate come abilitare le sue Opzioni Sviluppatore), e lo seguiamo con interesse vista la sua utilità trasversale per tutti i dispositivi Android.

Dopo aver visto gli ultimi accessori di Android Auto per renderlo wireless, come il nuovo Motorola MA1, parliamo di un aspetto alquanto fastidioso che coinvolge proprio l’ultima versione dell’interfaccia utente del sistema di Google.

Il bug che riguarda Android Auto infatti si verifica con Coolwalk, la nuova interfaccia utente che Google ha iniziato a distribuire a partire dallo scorso gennaio. Il bug in questione rende praticamente inutilizzabile l’interfaccia utente, nel senso che questa non risponde ai tocchi dell’utente.

Mentre l’interfaccia è completamente freezata, tutte le app in esecuzione continuano a funzionare. Sicuramente non è comodo dover riavviare Android Auto per tornare a usarlo con i classici comandi touch. Inoltre, sembra che il freeze coinvolga principalmente la parte inferiore dell’interfaccia, quella dove sono presenti tutte le app e i comandi multimediali rapidi.

Le segnalazioni del problema arrivano da diversi utenti e hanno come comune denominatore la presenza di Coolwalk. Insomma, sembra palese che la nuova interfaccia di Android Auto abbia qualche problema, e la soluzione non sembra essere a portata di mano. Al momento infatti, l’unica alternativa è quella di tornare indietro, ovvero alla versione di Android Auto precedente a Coolwalk. Ecco come fare:

  1. Aprire il Play Store sul proprio telefono.
  2. Cercare Android Auto.
  3. Selezionare Android Auto tra i risultati di ricerca.
  4. Selezionare Disinstalla per disinstallare tutti gli aggiornamenti installati.

Al momento non abbiamo notizie da parte di Google in merito a questo problema, non sappiamo se il team di sviluppo sta lavorando a una soluzione. Fateci sapere se anche voi avete riscontrato il bug e come state cercando di risolvere.

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Per liberarsi di questo bug di Android Auto Coolwalk dovrete liberarvi di Coolwalk stesso

Questo non è Galaxy Z Fold 4, ma potrebbe esserlo

Samsung è praticamente la regina incontrastata dei dispositivi pieghevoli, ma dopo i recenti Galaxy Z Fold 3 e Z Flip 3, ci toccherà attendere ancora molto tempo prima di vedere un nuovo smartphone foldable.

Non abbiamo moltissime informazioni sull’ipotetico Galaxy Z Fold 4, ma il designer Waqar Khan ha immaginato lo smartphone e ha creato un render basandosi sulle poche notizie in nostro possesso. Ricordiamo che, essendo quello che stiamo per mostrarvi un semplice concept, non è detto che Galaxy Z Fold 4 sia realmente così.

Salta subito all’occhio la fotocamera frontale nascosta sotto il display interno e le ridotte cornici del dispositivo. Le fotocamere posteriori sono invece abbastanza diverse dall’attuale modello: il loro design ricorda quello di Galaxy S22 Ultra, con i sensori separati e rialzati rispetto alla scocca. Non manca il sensore d’imponte digitali posto sul lato e il supporto alla S Pen, con quest’ultima che trova posto direttamente all’interno del dispositivo.

Come detto, tutto ciò è pura speculazione, ma non è escluso che il prossimo foldable di Samsung presenti un design simile a quello di Galaxy S22 Ultra. Vi lasciamo al video.

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Questo non è Galaxy Z Fold 4, ma potrebbe esserlo

Risparmiate 50€ netti su Galaxy Tab A8 con questo codice Unieuro

Nuove offerte speciali per il recentissimo tablet Android Samsung Galaxy Tab A8. Sullo store online di Unieuro potete acquistare tutte le versioni disponibili con uno sconto netto di 50€, basta usare il codice sconto che trovate in basso. Attenzione, perché la promo sarà valida solo fino al 31 gennaio 2022.

Il codice sconto da usare per ottenere il taglio di prezzo è il seguente:

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Per usarlo basta aggiungere il prodotto al carrello, andare sulla pagina del carrello dello store Unieuro e poi cliccare in alto a destra su “Ho un codice coupon“. A questo punto dovete incollare il codice nell’apposito box e premere su “Applica“.

Per acquistare Samsung Galaxy Tab A8 oggi in sconto su Unieuro basta andare su questa pagina oppure cliccare sul pulsante dedicato nel box in basso, scegliendo la vostra versione preferita. I prezzi partono da 229€ per il modello da 64 GB con connettività Wi-Fi.

A seguire vi lasciamo anche i pulsanti per iscrivervi al nostro canale Telegram delle offerte e quello per andare sulla pagina dei migliori sconti di Amazon.

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WindTre: nuove sorprese in ballo in questo WinDay del lunedì

Con l’inizio della nuova settimana, WindTre ha come sempre inviato ai suoi clienti un messaggio per avvisarli della disponibilità di una nuova sorpresa con WinDay, il programma di fidelizzazione dell’operatore che offre ai clienti di rete fissa e/o rete mobile aderenti dell’operatore, degli sconti e dei regali di vario genere, ogni giorno della settimana.

In particolare, per oggi 3 gennaio è previsto per alcuni clienti un coupon di 10€ da utilizzare nei supermercati Penny Market e per altri invece 2 mesi di app Coyote Premium con 10€ di buoni benzina in ENI in omaggio. 

Per quanto riguarda il primo regalo, il buono sconto può essere adoperato in tutti i negozi del territorio con insegna “Penny”, “Penny Market” e “Penny Express”. Valido solo una volta, l’utente dovrà presentare in cassa una spesa minima di 50€ e la propria Penny Card, sottoscrivibile gratuitamente anche al momento. Questa promozione terminerà il 16 gennaio 2022.

Nel caso del secondo regalo, invece, l’app Coyote Premium è pensata per i viaggi in Italia e in Europa, e nella pagina dedicata è possibile visualizzare il premio ricevuto. Il cliente dovrà in un secondo momento scaricare la stessa applicazione anche su CarPlay o Android Auto. 

Per ottenere il buono benzina, gli aderenti devono inviare una email all’indirizzo servizioCoyote@coyote-group.com, comunicando il codice cliente (ID Coyote) e il codice promozionale WinDay. Il codice coupon scade sempre il 16 gennaio 2022

Questi premi possono eventualmente essere riproposti anche questo sabato in virtù dell’iniziativa Re-WinLunedì, ed è possibile che alcuni clienti possano ottenere premi o sconti differenti.

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WindTre: nuove sorprese in ballo in questo WinDay del lunedì

Più sicurezza sulle app installate, questo è il nuovo obiettivo della MIUI di Xiaomi

Xiaomi, il colosso cinese diventato leader mondiale degli smartphone, nell’ultimo periodo ha lavorato duramente per apportare modifiche alla sua UI personalizzata MIUI. Le principali novità sono rivolte all’aumento delle funzionalità e alla semplificazione dell’utilizzo per l’utente. L’azienda ha recentemente introdotto due nuovi aggiornamenti, MIUI 12.5 Enhanced Edition e MIUI 12.5, con diverse funzionalità aggiuntive, il cui rollout è iniziato per alcuni dispositivi situati nella regione cinese il 13 agosto.

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Una particolare aggiunta che ha attirato l’attenzione di molti utenti è la MIUI Pure Mode, caratteristica che aiuterà gli utenti a proteggersi da applicazioni dannose e maligne. Al fine di affrontare questo problema, Xiaomi sta lanciando la funzione MIUI Pure Mode, che se abilitata impedisce agli utenti l’installazione di applicazioni tramite fonti esterne e blocca qualsiasi tipo di installazione che viene fatta senza il consenso dell’utente come processo in background.

Non si sa ancora quando questa funzione si farà strada nelle build stabili e se lo farà a livello internazionale, dal momento che attualmente è in fase di test per i soli utenti cinesi. Ad ogni modo, l’azienda è pronta a rilasciare la MIUI 12.5 Enhanced per i seguenti dispositivi durante l’ultimo trimestre di quest’anno:

  • Xiaomi Mi 11, Mi 11 Ultra, Mi 11i
  • Xiaomi Mi 11X Pro, Xiaomi Mi 11X, Xiaomi Mi 10T Pro 5G
  • Mi 10T 5G, Xiaomi Mi 10 Pro 5G, Xiaomi Mi 10 5G

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Più sicurezza sulle app installate, questo è il nuovo obiettivo della MIUI di Xiaomi