Wear OS 4 sarà il più colorato di sempre

Negli ultimi anni abbiamo visto Google porre sempre più attenzione al mercato smartwatch, rilanciando in grande stile Wear OS e presentando il suo primo dispositivo indossabile, il Pixel Watch.

Nelle ultime ore sono trapelati nuovi e interessanti dettagli che riguardano proprio Wear OS, il sistema operativo per smartwatch sviluppato in casa Google. Nello specifico si tratta di Wear OS 4, la nuova generazione del sistema operativo che dovrebbe arrivare a fine anno.

A oggi, Wear OS 3 risulta essere ancora un lusso per pochi. La più recente versione del sistema operativo, particolarmente interessante perché segna un grande stacco in termini di interfaccia grafica rispetto alla versione precedente, infatti la troviamo su pochi dispositivi.

Nonostante l’aggiornamento a Wear OS 3 faccia fatica a diffondersi, possiamo avere un primo assaggio di cosa aspettarci con il nuovo Wear OS 4. Secondo le ultime indiscrezioni trapelate in rete, sarà il più colorato di sempre grazie all’introduzione del Material You.

Le immagini che trovate in basso mostrano infatti cosa aspettarci dalla nuova versione di Wear OS soprattutto in termini di interfaccia grafica. I cambiamenti più significativi li vedremo nella sezione delle Impostazioni rapide, e anche in quella relativa alla ricerca di app in locale. Chiaramente la tonalità dominante sarà coerente con il quadrante impostato.

Al momento ancora non abbiamo dettagli ufficiali in merito alle tempistiche di rilascio di Wear OS 4, indicativamente arriverà il prossimo autunno. Sarà interessante capire quali dispositivi lo riceveranno.

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Wear OS 4 sarà il più colorato di sempre

Galaxy Z Flip 5: ecco chi sarà il protagonista nei pieghevoli del 2023

Ci stiamo avvicinando a un periodo molto caldo per quanto riguarda il settore degli smartphone pieghevoli, con Samsung che svelerà i nuovi gioielli in estate, e altri rivali come Motorola e OPPO che non stanno a guardare.

Nelle ultime ore sono trapelate delle informazioni molto interessanti che riguardano Galaxy Z Flip 5, il modello più economico della prossima serie di pieghevoli Samsung. Le immagini che vedete nella galleria in basso sono i nuovi render di Z Flip 5 condivisi dal noto leaker OnLeaks.

La novità che subito cattura la nostra attenzione è il display esterno: questo appare consistentemente più grande rispetto a quello che vediamo su Galaxy Z Flip 4. Un salto abbastanza rilevante, che si rifletterà ovviamente anche sull’esperienza utente.

Con un display esterno più grande infatti sarà possibile usare lo smartphone per diverse attività senza necessariamente aprirlo per usarlo tramite il display principale. Quindi, il display esterno non servirà esclusivamente alla consultazione delle informazioni rapide come ora e notifiche, ma anche per interagire in maniera più complessa con le app e con il sistema operativo.

Queste considerazioni le abbiamo fatte qualche giorno fa per il nuovo Razr 40 Ultra, il nuovo pieghevole di Motorola che promette bene proprio per il display esterno di dimensioni consistenti rispetto alla concorrenza. Allora Samsung sembra aver raccolto la sfida, e sarebbe pronta a lanciare un Z Flip 5 con display esterno di diagonale pari a 3,4″, mentre quello interno dovrebbe avere una diagonale da 6,7″. Per avere un riferimento, il display esterno del suo predecessore Z Flip 4 ha una diagonale da 1,9″.

Le misure del dispositivo aperto dovrebbero corrispondere a 165 x 71,8 x 6,7 mm, sotto il cofano dovremmo trovare un processore Snapdragon 8 Gen 2, mentre lo storage interno dovrebbe avere lo standard UFS 4.0, un ulteriore salto di qualità rispetto alla generazione precedente.

Insomma, l’atmosfera sul settore dei pieghevoli si fa sempre più calda, preannunciando una concorrenza che sale e un interesse degli utenti sempre più alto.

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Nothing Phone (1) sarà tra i primi a ricevere Android 14

Ora è ufficiale: Nothing Phone (1) riceverà Android 14 Beta 1 nelle prossime settimane. Il dispositivo, dunque, sarà uno dei primi dispositivi non Google Pixel a ricevere la prima anteprima pubblica della nuova versione del sistema operativo. La conferma è arrivata direttamente dal CEO Carl Pei, che su Twitter ha dichiarato: “L’early access di Android 14 Beta 1 è qui. Grazie Android e Google: c’è molto entusiasmo per ciò che Nothing ha in serbo per il 2023”. 

Al momento ulteriori dettagli, ad esempio su come accedere all’update, non sono stati ancora forniti. Dunque, occorrerà attendere i prossimi giorni per capire l’evoluzione della situazione. In ogni caso, non sono pochi gli utenti ad attendere l’aggiornamento, che conterrà diverse novità, tra cui un’interfaccia più funzionale, un’inedita freccia per tornare indietro, un menu di condivisione rivisto, nuove API per la grafica, maggiore spazio per la personalizzazione delle lingue ed una forte attenzione alla privacy. A riguardo, verranno implementati nuovi strumenti dedicati alla privacy degli utenti.

In attesa di maggiori informazioni su Android 14 e Nothing Phone (1), le attenzioni del pubblico sono rivolte anche al nuovo modello dell’azienda fondata dall’ex OnePlus Carl Pei. Difatti, nelle precedenti settimane sono emersi alcuni dettagli su Nothing Phone (2). Ad esempio, sembrerebbe che il prossimo dispositivo avrà un processore Snapdragon Serie 8. Tuttavia, ancora non è chiaro se si tratterà dello Snapdragon 8 Gen 2 o dello Snapdragon 8+ Gen 1.

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Nothing Phone (1) sarà tra i primi a ricevere Android 14

La dock di Pixel Tablet non sarà economica

Negli ultimi giorni si sono intensificate le voci attorno a Pixel Tablet, quello che passerà alla storia come il primo tablet nella storia dei Pixel. Il dispositivo rappresenta una nuova avventura per Google sul mercato, proprio come è avvenuto lo scorso anno negli smartwatch.

Su Pixel Tablet infatti ormai conosciamo diversi dettagli. Qualche giorno fa abbiamo anche appreso il presunto prezzo di lancio per l’Europa, e il fatto che verrà venduto con una dock che lo renderà sostanzialmente uno smart display.

Le nuove informazioni appena trapelate su Pixel Tablet riguardano proprio la dock, ovvero la base per la ricarica che consisterà in uno speaker per rendere smart display il tablet stesso. Come vedete dalle immagini in galleria infatti, la Pixel Tablet Standalone Charging Dock è apparsa per qualche ora su Amazon.

Il dispositivo appariva in vendita separata nella colorazione Haze, una delle colorazioni che abbiamo già associato a Pixel Tablet. Il codice modello corrisponde a GMD6J, e dalla descrizione si evinceva che si tratta di una dock per caricare ovviamente il tablet. Non erano disponibili ulteriori dettagli.

Parliamo al passato perché successivamente l’articolo è stato rimosso da Amazon, segno che la sua pubblicazione è stata un errore. Questo è avvenuto non prima di scorgere il prezzo di vendita: 129 dollari, sicuramente non un prezzo basso, considerando che si tratterà di una dock compatibile solo con Pixel Tablet o che al massimo potrà funzionare in maniera indipendente da smart speaker. Per avere un raffronto, il Nest Hub di Google costa 99 dollari nello stesso mercato.

Dalla pagina Amazon per la dock del Pixel Tablet si anche è riuscito a carpire che il dispositivo sarebbe dovuto arrivare in vendita per il 10 maggio, periodo assolutamente coerente con il Google I/O, l’evento nel quale dovrebbe arrivare l’ufficialità proprio per Pixel Tablet

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La dock di Pixel Tablet non sarà economica

Col giusto prezzo, questo sarà il miglior TV Box Xiaomi di sempre

Xiaomi si prepara a rinnovare la sua offerta in materia di box TV, con un nuovo modello chiamato Xiaomi TV Box S di seconda generazione, già apparso sul sito internazionale dell’azienda cinese, e quindi prossimo al lancio globale (o giù di lì). La novità più eclatante non è tanto nell’hardware quanto nel software: arriva infatti, per la prima volta, Google TV.

L’interfaccia di Google, basata su Android TV 11, debutta infatti su un box Xiaomi, e con essa tutta la semplicità di un’interfaccia rinnovata e moderna, che aggrega e suggerisce contenuti da vari servizi di Streaming, con in più un tocco di aiuto da parte dell’Assistente, laddove l’interazione vocale velocizza le cose.

Il processore è un non precisato quad-core Cortex-A55 con GPU Mali G31 MP2, accompagnato da 2 GB di RAM e soli 8 GB di memoria interna. La connettività Wi-Fi è dual band, mentre il Bluetooth è alla 5.2. Sul retro troviamo una HDMI 2.1, una USB-A 2.0 che può essere usata sia per collegare pendrive che un eventuale adattatore ethernet (non incluso), e il jack audio.

La massima risoluzione video è 4K@60fps, con supporto Dolby Vision e HDR10+. Abbiamo anche l’audio spaziale Dolby Atmos, oltre al DTS-HD, per completare una dotazione sulla carta piuttosto completa.

Il telecomando è molto essenziale, con un numero minimo di pulsanti, tra i quali non mancano tasti dedicati a Netflix, Prime Video e YouTube, oltre a uno per lanciare la raccolta di applicazioni. Ricordiamo infine il supporto a Chromecast, tipico di tutti i box Android TV.

Le credenziali sono insomma molto buone, ma non conoscendone il prezzo è molto difficile esprimere un giudizio, per quanto sommario. Con la Fire TV Stick 4K Max che periodicamente va in sconto sui 40-45 euro, e con Chromecast con Google TV che di listino viene 69€, i margini di manovra per Xiaomi sono molto ridotti. Vedremo se e come l’azienda cinese saprà farsi largo in questo mercato con così pochi validi contendenti. Se intanto voleste consultare il sito ufficiale trovate qui la TV Box S 2Gen.

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Cancellare l’account di un’app sarà questione di un clic: ecco come

Negli ultimi anni Android e i servizi a esso connesso, come il Play Store, hanno fatto grandi passi in avanti sul tema della sicurezza e della privacy degli utenti. Questo si è concretizzato fornendo sempre maggiori strumenti per la trasparenza e il controllo dei propri dati personali.

Ora Google ha appena annunciato una novità che rafforza ulteriormente quanto appena detto. BigG ha infatti annunciato che intende introdurre un nuovo strumento per la cancellazione rapida degli account creati all’interno di un app, con annessa cancellazione di tutti i dati personali connessi all’account in questione.

Google infatti vuole un pulsante semplice e accessibile per avviare la cancellazione rapida degli account creati dalle app. Questa opzione dovrà essere integrata all’interno dell’app o all’interno servizio web che si sta fornendo. Insomma, dovrà essere in bella vista, a portata di clic per gli utenti che desiderano cancellare i propri dati.

Questa opzione dovrà fornire la possibilità di cancellare tutti i dati associati all’account, e opzionalmente potrà essere fornito il collegamento per tenere solo alcuni tipi di dati personali. Nel caso in cui gli sviluppatori fossero obbligati a tenere alcuni dati per ragioni di sicurezza o legali, allora sarà necessario un’esplicita menzione in merito a questo obbligo per gli utenti.

Questa nuova funzionalità andrà a rafforzare le descrizioni in merito alla possibilità di cancellazione dati che gli sviluppatori sono già tenuti a fornire nella pagina del Play Store relativa alla propria app.

Google si rende conto che l’implementazione di questa nuova misura potrebbe richiedere del tempo agli sviluppatori. Per questo ha messo a disposizione tutti gli strumenti necessari sulla piattaforma Android Developers. Tutti quanti dovranno adeguarsi entro il 31 maggio 2024.

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Kuo: “La WWDC sarà l’ultima speranza per convincere gli investitori sul visore Apple”

La presentazione del visore Apple sarà fondamentale per convincere gli scettici.

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Kuo: “La WWDC sarà l’ultima speranza per convincere gli investitori sul visore Apple”

Con Android 14 il vostro PIN sarà al sicuro

Android 14 è ormai alle porte. La nuova release per dispositivi Android di Google la conosciamo in parte grazie alle prime Developer Preview rilasciate, con la beta pubblica che arriverà tra poche settimane.

In parallelo al programma beta di Android 14, conosciamo anche il programma beta QPR di Android 13. In questo contesto, qualche giorno fa è arrivata la seconda beta della QPR3 con un buon numero di novità.

Tra queste novità, introdotte in beta con Android 13 e che arriveranno sicuramente con Android 14 in versione stabile, troviamo una nuova modalità di inserimento del PIN per lo sblocco del dispositivo. Questa dovrebbe incrementare la sicurezza e la privacy durante l’inserimento.

Questa novità arriva sotto forma di una nuova funzionalità introdotta a livello delle impostazioni di privacy (all’interno della sezione Blocco dispositivo). Come vedete dall’immagine qui sotto, la nuova opzione renderà possibile disattivare le animazioni successive alla pressione di una cifra durante l’inserimento del PIN. Il tutto per una maggiore sicurezza ed essere al riparo da sguardi indiscreti.

Il risultato finale è quello che vedete nel video qui in basso: digitando le cifre del PIN non si vedranno animazioni attorno alla cifra appena toccata. L’animazione rimarrà visualizzabile quando si tocca il pulsante per cancellare.

La novità è in fase di testing per coloro che hanno aderito al programma beta QPR e ci aspettiamo che arrivi anche per chi ha la stabile con i primi update di Android 14. Vi ricordiamo che tutti i possessori di un Pixel 4a, Pixel 4a 5G, Pixel 5, Pixel 5a, Pixel 6, Pixel 6 Pro, e Pixel 6a possono aderire al programma QPR di Android 13.

In questo contesto vi ricordiamo anche che esiste la nostra guida su come aderire ai programmi beta di Android.

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Con Android 14 il vostro PIN sarà al sicuro

In attesa di Android 14, ecco quale sarà il nome di Android 15

Circa un mese fa Google ha diffuso la prima Developer Preview di Android 14, ovvero una prima versione del sistema operativo dedicata agli sviluppatori. Dunque, gli utenti ancora devono mettere le mani sul prossimo major update dell’azienda che però, nel frattempo, starebbe già guardando avanti. Difatti, secondo Mishaal Rahman, sarebbe stato deciso il nome in codice di Android 15: Vanilla Ice Cream.

Alcuni sviluppatori, infatti, analizzando una serie di modifiche al codice nel framework di test “TradeFed” del sistema operativo, hanno scovato quello che sembrerebbe essere il nome interno della futura versione di Android. Nulla di particolarmente strano visto che Google ha sempre associato alla versione del sistema operativo il nome di un dolce. Ad esempio, Android 14 era noto come Upside Down Cake.

In attesa di saperne di più su Android 15, torniamo ad occuparci di Android 14 e delle sue novità. Tra queste, alcune verranno dedicate ai dispositivi con un grande display, su tutti i tablet. Google, infatti, più volte ha dichiarato che la prossima versione del S.O. includerà diverse ottimizzazioni per i display pieghevoli e per i dispositivi con pannelli di grandi dimensioni. Il prossimo major update, inoltre, si concentrerà molto sull’ottimizzazione dei consumi. A riguardo, l’azienda ha aggiornato le API per la gestione dei processi in background.

Un occhio di riguardo, infine, verrà riservato alla privacy ed alla sicurezza. Nel dettaglio, con Andorid 14 non sarà più possibile installare app con SDK inferiore alla versione 23 nonché arriverà il supporto a Credential Manager e passkey. La prima versione stabile di Android 14 potrebbe arrivare ad agosto, proprio come si è verificato nel caso di Android 13.

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Su Google Foto sarà possibile fare il backup della cartella protetta

Google sta continuando a lavorare per arricchire le sue applicazioni di nuove funzionalità. Tra i software interessati, si può annoverare sicuramente Google Foto. In particolare modo, c’è un’impostazione dell’app che sta ricevendo un interessante update: si tratta della “Cartella protetta”, ovvero una cartella protetta da password e che può nascondere, quindi, foto e libreria dalla libreria. Tra l’altro, una delle caratteristiche di questa opzione è che i file inseriti nella cartella non sono soggetti a backup nel cloud sul proprio account Google.

Questo dettaglio ha causato alcuni problemi agli utenti che, di conseguenza, hanno perso foto e video durante la formattazione del loro dispositivo oppure durante il passaggio ad un nuovo modello. Tuttavia, questa criticità dovrebbe essere superata a breve grazie all’aggiornamento dell’app per Android (versione 6.23). Nel dettaglio, è stata aggiunta un’impostazione dedicata proprio al backup di foto e video dalla Cartella protetta al cloud.

La nuova impostazione, però, è nascosta nell’app e dunque ancora non risulta accessibile a tutti gli utenti. A riguardo, si può ipotizzare che prossimamente questa opportunità verrà resa disponibile a tutti. Insomma, Google sembra aver finalmente risolto un problema che diversi utenti avevano evidenziato in passato. Infine, sempre relativamente a Google Foto, l’azienda recentemente ha deciso di semplificare alcune impostazioni. Tra le novità, la modifica dei nomi di alcune sezioni, come ad esempio “Dimensioni di caricamento” ora nota come “Qualità backup”.

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Su Google Foto sarà possibile fare il backup della cartella protetta