Apple rilascia la versione 17 del software per HomePod: ecco le novità

Ecco tutte le nuove funzionalità del software per HomePod che abilita una feature attesa da molti utenti: il supporto musicale alle app di terze parti con un iPhone collegato.

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Apple rilascia la versione 17 del software per HomePod: ecco le novità

iMazing: un software per gestire ogni aspetto di iPhone da computer

Sin dal lancio del primo software per la gestione e il trasferimento dei dati di iPhone, nel 2008, l’azienda DigiDNA ha migliorato costantemente iMazing per aiutare gli utenti con le operazioni più tediose.

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iMazing: un software per gestire ogni aspetto di iPhone da computer

Monitorare l’attività dei dipendenti senza software è diventata una tendenza

AGI – Probabilmente il principale di ciascuno di noi dispone di dati sufficienti sulle nostre attività digitali per ottenere una esatta fotografia della nostra giornata lavorativa, senza per questo dover “utilizzare alcun software di monitoraggio speciale”.

Lo scrive il Washington Post secondo il quale “le app connesse alla rete comunemente utilizzate come Zoom, Slack e Microsoft Office offrono ai manager la possibilità di trovare qualsiasi cosa, dal numero di riunioni video a cui hai partecipato attivamente, a quanto hai chattato online con i colleghi e al numero di documenti hai salvato nel cloud”.

Violazione della privacy? La domanda è un’altra: questi frammenti della giornata digitale di un lavoratore sono una rappresentazione esatta della quantità di lavoro svolto dai dipendenti? La risposta, secondo gli esperti di lavoro e della privacy, è che i dati di queste app di lavoro dovrebbero essere considerati “solo una minima parte nell’ambito di un quadro più ampio della produttività dei dipendenti”.

Però di fronte al fatto che centinaia di migliaia di persone hanno adottato nuovi modi di lavorare durante la pandemia, trascorrendo diversi giorni o tutta la settimana lavorativa a casa, i datori di lavoro hanno cercato nuovi modi per gestire e garantire la produttività, con un numero crescente di loro che si sono rivolti a software di sorveglianza, tant’è che, all’inizio del 2022, “la domanda globale di software per il monitoraggio dei dipendenti è aumentata del 65% rispetto al 2019, secondo la società di sicurezza Internet e diritti digitali Top10VPN.

“Misurare la produttività in base ad attività di superficie come i ‘messaggi inviati’ ci offre una visione straordinariamente limitata dei contributi di una persona alla propria organizzazione”, ha affermato Brian Elliott, vicepresidente senior di Slack e leader esecutivo del consorzio guidato da Slack incentrato sul futuro del lavoro, ma ciò “non solo è arbitrario, di solito è pure controproducente”.

Anche perché, come testimoniano diversi esperti di luoghi di lavoro, i dati non rappresentano correttamente la produttività di un lavoratore. Attività come il tutoraggio della persona, il tempo per fare brainstorming, l’abbozzo di un piano o l’utilizzo di software offline non verranno visualizzate nei dati. E misurare la quantità potrebbe sminuire la qualità del proprio lavoro o delle interazioni.

La realtà, secondo un’opinione diffusa, è che “ci siano molti esperimenti in corso e nessuna trasparenza” mentre bisognerebbe dire ad alta voce e in anticipo cosa si stà monitorando e per quale scopo. Sarebbe la cosa più giusta da fare.


Monitorare l’attività dei dipendenti senza software è diventata una tendenza

Il software per la guida autonoma della Tesla costerà il 25% in più  

AGI – Dal 5 settembre Tesla aumenterà del 25% il prezzo del suo software premium per il sistema di assistenza alla guida (anche FSD, Full Self Driving), passando da 12 a 15 mila dollari. Ad annunciarlo l’amministratore delegato della società, Elon Musk, in un post su Twitter. Il tycoon non è però entrato nel merito dell’abbonamento mensile, fissato a 199 dollari. 

Il produttore di veicoli elettrici sta inoltre rilasciando una nuova versione beta, sempre del software FSD, la versione 10.69, che consente ai conducenti di testare le nuove funzionalità del sistema di assistenza alla guida su strade pubbliche prima che venga completamente eseguito il debug.

Non è la prima volta che Musk alza il prezzo del sistema di assistenza alla guida. Nel gennaio 2022, Tesla aveva aumentato il prezzo del pagamento una tantum da 10mila a 12mila dollari. Il mese scorso, Musk aveva detto che l’FSD era “ridicolmente economico”, considerando il valore del servizio.

I veicoli Tesla, anche quelli dotati di Full Self Driving, va detto, non sono a guida autonoma e richiedono che il guidatore mantenga l’attenzione del mezzo e prenda il controllo quando necessario. La versione più recente dell’FSD, 10.13, include aggiornamenti come svolte a sinistra non protette migliorate, rilevamento di animali, precisione del limite di velocità ed errore di velocità di pedoni e ciclisti.  Musk ha dichiarato la scorsa settimana che fino ad oggi Tesla ha distribuito FSD con funzionalità di navigazione cittadina a oltre 100 mila proprietari.

I nuovi veicoli Tesla sono dotati di un pacchetto di assistenza alla guida standard chiamato “Autopilot”, che include funzionalità come “Traffic-Aware Cruise Control” e “Autosteer”, e che si basa su telecamere, sensori, hardware e software in grado di mantenere un veicolo al centro della sua corsia e di viaggiare alla velocità del traffico circostante.

L’opzione di assistenza alla guida più costosa di Tesla, appunto la FSD, include ciò che la società chiama “Traffic and Stop Sign Control” e “Navigate on Autopilot” tra le sue funzionalità. Queste funzionalità più avanzate hanno lo scopo di consentire alle auto Tesla di rilevare e rallentare automaticamente in presenza di segnali stradali, di passare dalla rampa di accesso all’autostrada a quella di uscita quando si attivano gli indicatori di direzione, di fare cambi di corsia. 

Solo i clienti Tesla che acquistano o si abbonano all’opzione premium poi possono richiedere l’accesso a FSD Beta e inviare feedback all’azienda quando il sistema si guasta o si comporta in modo anomalo. 


Il software per la guida autonoma della Tesla costerà il 25% in più  

I Pixel 3 dicono addio al supporto software ufficiale di Google

I Pixel 6 sono appena arrivati ma in casa Google è anche tempo di addii. Dopo l’ultimo aggiornamento con le patch di ottobre i Pixel 3 salutano definitivamente il supporto software ufficiale.

Per i Pixel 3, i top di gamma Google lanciati nel 2018, è giunto il momento di dire addio agli aggiornamenti software periodici rilasciati da Google. L’ultimo aggiornamento periodico per Pixel 3 e Pixel 3 XL è stato quello con le patch di ottobre, che ha introdotto anche Android 12 in versione stabile.

Questo non significa che i Pixel 3 non riceveranno più aggiornamenti software da parte di Google. In casi di emergenza o di vulnerabilità particolari Google potrebbe tornare ad aggiornare i suoi ex flagship.

Quanto appena accaduto rientra perfettamente nei piani di Google, per i Pixel 3 infatti il supporto ufficiale di sicurezza ammontava a 3 anni a partire dal lancio.

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I Pixel 3 dicono addio al supporto software ufficiale di Google

ASUS ZenFone 7 riceve un aggiornamento software, il pezzo forte è la modalità a una mano (foto)

Negli ultimi giorni, ASUS ha iniziato a distribuire un nuovo aggiornamento software per i suoi smartphone di punta dell’anno scorso, ovvero ZenFone 7 e ZenFone 7 Pro. Questo update porta con sé nuove patch di sicurezza, corregge alcuni bug e aggiunge una nuova modalità a una mano simile a quella che verrà implementata anche su Android 12.

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Il rollout dell’aggiornamento alla versione v30.41.69.89 è già iniziato per la famiglia ZenFone 7, ma sta avvenendo in modo graduale. Il cambiamento più importante apportato al software è sicuramente la nuova modalità a una mano che ha debuttato anche sulla serie ZenFone 8. Questa versione della modalità a una mano per la ZenUI assomiglia molto alla stessa modalità vista in Android 12, permettendo di scorrere verso il basso vicino alla parte inferiore dello schermo per portare tutta la schermata verso il basso.

Quella della modalità a una mano non è una novità assoluta, perché anche prima era possibile accedervi tramite doppio tocco del pulsante home. Oltre alla nuova modalità a una mano, l’aggiornamento dello ZenFone 7 risolve anche il problema dei video durante le riprese in 4K 60fps, lag e cali di frame nei giochi, e l’app meteo che non si sincronizzava correttamente. Ecco di seguito il changelog completo dell’aggiornamento:

  • Patch di sicurezza Android aggiornate
  • Risolto il congelamento della registrazione quando si usa il 4K 60FPS
  • Corretti i blocchi di colore evidenti nelle foto della modalità di miglioramento della pelle
  • Risolto il problema che non permetteva all’app Meteo di aggiornarsi automaticamente
  • Aggiunta la modalità a una mano
  • Risolto il problema del lag e del calo di frame nei giochi

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ASUS ZenFone 7 riceve un aggiornamento software, il pezzo forte è la modalità a una mano (foto)

OnePlus 8 Pro ha il display tendente al verde: a lavoro su fix software (aggiornato: sostituzione su richiesta)

Dopo il top di gamma Samsung, il Galaxy S20 Ultra che ha accusato problemi al display tendente al verde in determinate condizioni, anche per OnePlus 8 Pro sono emersi intoppi simili.

Diversi utenti che hanno acquistato il nuovo top di gamma OnePlus hanno riscontrato una tendenza al verde del display: l’immagine che vedete nella galleria in basso vi fornirà un’idea del problema. Alcuni utenti hanno segnalato che attivando la funzionalità DC Dimming, presente nella sezione OnePlus Laboratory delle impostazioni di sistema, il viraggio al verde si risolve ma causa altri artefatti visivi alle immagini particolarmente scure.

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Insomma c’è bisogno di un fix software da parte di OnePlus: il produttore cinese ha fatto sapere di essere a conoscenza del problema e di essere a lavoro attivamente per trovare una soluzione e distribuirla attraverso un aggiornamento software il prima possibile.

Chiaramente rimane un’incognita l’ipotetica data di rilascio del fix. Fateci sapere se anche voi siete tra coloro che hanno riscontrato il problema e in quali condizioni l’avete notato.

Aggiornamento28/04/2020 ore 15:20

Sembra che l’ultimo aggiornamento rilasciato per OnePlus 8 Pro, quello che ha introdotto la OxygenOS 10.5.5, abbia risolto parzialmente il problema del viraggio sul verde per il display. Come segnalato da alcuni utenti sul forum ufficiale OnePlus, il viraggio sul verde non si verificherebbe più a valle dell’aggiornamento, anche se permarrebbe un problema di non uniformità dei colori quando la modalità Notte è attiva.

Non possiamo confermare che l’aggiornamento citato risolve effettivamente il viraggio sul verde, soprattutto perché OnePlus non vi fa riferimento nel changelog. Fateci sapere la vostra esperienza.

Aggiornamento12/05/2020

Un nostro lettore ci fa sapere di avere il problema in oggetto e che OnePlus, da lui contattata, si è offerta di sostituirgli gratuitamente lo smartphone, pur sottolineando che si tratta di una cosa “normale”.

Comprendiamo che vorrebbe sostituire il suo dispositivo a causa del display, quando la luminosità va al minimo ad un certo punto il display cambia colore e dal nero\grigio diventa giallo oliva\verde.

In merito alla sua risposta, vorremmo informarla che in circostanze specifiche di estrema scarsa luminosità, un leggero display scolorimento potrebbe verificarsi a causa della proprietà del display Amoled. Questo non è un problema di qualità e non influenzerà l’utilizzo quotidiano o la durata dello schermo.

Se vorrebbe sostituire il dispositivo si prega di confermarci con lo stesso. Anche le preghiamo di confermarci l’indirizzo email e il numero di telefono per creare la richiesta di sostituzione.

Ad onor del vero, è davvero normale che in condizioni di bassa luminosità gli schermi OLED possano virare al verde, soprattutto in pannelli con elevato refresh come quello di OnePlus 8. I pixel verdi sono infatti i più presenti nella sottomatrice che compone il display, e quando il nero non è un nero pece (ovvero con Pixel spenti) è possibile che si noti questa sorta di alone. I fix software consistono infatti nell’evitare certe tonalità di grigio/nero che sono più problematiche, ma non è che facciano nient’altro.

Lo stesso problema potrebbe quindi presentarsi anche nelle unità sostitutive, pertanto, se gli aggiornamenti dovessero averlo risolto (almeno in buona parte), vi invitiamo a pensarci due volte prima di farvi sostituire il telefono, perché potreste fare uno sforzo inutile.

Ringraziamo Ivan per la segnalazione.

 

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È già tempo del primo aggiornamento software per OnePlus 8 e OnePlus 8 Pro

Nemmeno il tempo di atterrare sul mercato, che OnePlus 8 e OnePlus 8 Pro possono già fregiarsi del primo di una (speriamo) lunga serie di aggiornamenti. Il changelog è piuttosto corposo, ma le modifiche sono tutte finalizzate all’ottimizzazione dell’esperienza d’uso, com’è logico attendersi da smartphone nuovi di zecca.

Tra le novità di maggior rilievo troviamo il supporto Dolby Atmos per i nuovi auricolari OnePlus Bullets Wireless Z, lanciati in concomitanza della nuova serie di smartphone, l’introduzione della funzionalità Live Caption, l’aggiunta del doppio tocco sul display per riattivare il dispositivo e il miglioramento delle prestazioni fotografiche.

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Il nuovo firmware OxygenOS riporta il numero di versione 10.5.4 e verrà distribuito nel corso dei prossimi giorni, dunque è ampiamente probabile che quando riceverete il vostro OnePlus 8 o 8 Pro, a partire dal 21 aprile, all’accensione troverete la notifica di questo aggiornamento, pronto per essere installato.

OxygenOS 10.5.4

System

  • Improved system stability
  • Improved icon display in status bar
  • Imporved back gesture experience
  • OnePlus Bullets Wireless Z can now be integrated with Dolby Atmos for better sound quality
  • Added double-tap feature to wake up lockscreen in ambient display mode or off-screen condition
  • Added OnePlus Tips & Support section in Settings. Check out all the new features and answers to common issues here
  • Added Live Caption, this will detect speech in media and automatically generate captions [To enable: Settings-System-Accessibility-Live Caption]
  • Update Android Security Patch to 2020.03
  • Updated GMS package to 2020.02

Camera

  • Optimized the camera’s shooting experience and improved stability
  • Optimized the animation effect and improved interaction experience
  • Added video filter feature

Fingerprint Unlock

  • Optimized the fingerprint unlock experience when unlocking the device

Phone updates

  • Added contact notes info for incoming calls

Network updates

  • Optimized network data transmission performance and stability

Voice Assistant updates

  • Now you can wake up voice assistant of your choice just by long-pressing the power button [To enable: Settings-Buttons & gestures-Press and hold the power button-Choose the app you want to activate]

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