Il 5G si diffonde più velocemente delle altre tecnologie mobili

AGI – Il 5G raggiungerà un miliardo di abbonamenti nel 2022. Solo nel primo trimestre di quest’anno, se ne sono aggiunti circa 70 milioni. Il 5G, afferma il Mobility Report di Ericsson, sta quindi “crescendo più velocemente di tutte le precedenti generazioni di tecnologie mobili”. Per raggiungere il traguardo del miliardo di abbonati, infatti, il 4G ha impiegato sei anni, due in più rispetto al suo successore.

I margini sono ancora enormi. Oggi solo un quarto della popolazione mondiale ha accesso (potenziale) alle reti 5G, attraverso le quali passa circa il 10% del traffico mobile globale. Entro il 2027, tre quarti della popolazione mondiale sarà coperta dalla tecnologia, il 60% del traffico sarà gestito da reti 5G e gli abbonamenti saranno 4,4 miliardi, cioè quasi la metà di tutte le sottoscrizioni.

La geografia del 5G

La media appiattisce le forti differenze geografiche. Se in India il 5G costituirà il 40% degli abbonamenti, in Asia nord-orientale si sale al 74% e nelle regione del Golfo all’80%. Tra cinque anni, in Nord America saranno 5G nove abbonamenti su dieci. 

In Europa occidentale, l’area che include l’Italia, a fine 2021 gli abbonamenti erano 31 milioni, in decisa crescita rispetto ai 5 milioni di fine 2020. Nel 2023 sfioreranno i 150 milioni. Il 4G è ancora egemone: rappresenta circa l’80% delle sottoscrizioni. Ma tenderà a perdere quota a partire dal prossimo anno. Tra un lustro, la tecnologia mobile primaria sarà il 5G, con una penetrazione dell’82%.

Il traffico raddoppia ogni due anni

Le reti più efficienti sono la condizione di base per lo sviluppo di servizi più complessi e per la fruizione di prodotti più “pesanti”: streaming, videogiochi, alta definizione. Non sorprende, quindi, che la diffusione di 4G e 5G vada di pari passo con la crescita del traffico dati, raddoppiato negli ultimi due anni. È fisiologico che il ritmo tenda a rallentare (nel quarto trimestre 2018 c’era stato un incremento superiore al 90%), ma resta comunque notevole: +40% anno su anno nel primo trimestre 2022.

Verso smartphone 5G da 120 dollari

Nel mondo della connettività, tutto si tiene: reti più efficienti e servizi evoluti si sostengono a vicenda. E lo stesso vale per i dispositivi hardware, a partire dagli smartphone: la crescente presenza di quelli che supportano il 5G è, allo stesso tempo, un indice di maturazione della tecnologia e un’ulteriore spinta alla sua accelerazione

. Le vendite di dispositivi 5G sono più che raddoppiate tra il 2020 e il 2021. Molto dipende dagli smartphone. Ed è importante – sottolinea il report – l’emergere di dispositivi 5G di fascia media. Non più top solo di gamma da mille e passa euro. “Vuol dire che gli smartphone 5G stanno diventando più accessibili per più segmenti di mercato”.

Ci sarà un tempo in cui la connettività di nuova generazione “romperà” le barriere, approdando anche alle fasce più economiche. Lo studio stima anche un prezzo: non è lontano il momento in cui vedremo smartphone 5G da 120 dollari.

Occhiali e visori per la realtà aumentata beneficeranno di una connettività che assicura prestazioni migliori. Ma la loro diffusione è ancora limitata. E lo sarà ancora per un po’. Ecco perché lo smartphone sarà il dispositivo centrale “più a lungo di quanto generalmente previsto”.

Abbonamenti, il prezzo cambia in base alla velocità

Il 5G non riguarda solo il numero di sottoscrizioni e la velocità di navigazione. Secondo il Mobility Report, la quinta generazione sta favorendo l’emergere di nuovi “pacchetti”. A dominare è ancora quello tradizionale, basato su una quantità limitata di dati, solitamente un certo numero di gigabyte al mese.

Con il traffico in aumento, però, potrebbe crearsi un tappo alla diffusione del 5G. Le dimensioni delle offerte attuali, spesso di poche decine di giga, non sono tagliate su prodotti che richiedono un dispendio di dati ben più consistente.  

Per lo stesso motivo (un volume di traffico enorme per giocare o guardare film online), fornire a tutti abbonamenti illimitati (da “centinaia o migliaia di giga”, ipotizza il rapporto) potrebbe essere complicato. Ecco allora il modello emergente: un pacchetto dati illimitato ma solo per alcuni servizi. Ad esempio: guardo streaming senza limiti ma erodo il mio monte dati mensile se navigo sui social o partecipo alle videoconferenze. 

C’è poi un’altra possibile variabile: il prezzo dell’abbonamento potrebbe cambiare il base al “livello di velocità” scelto. In altre parole: per accedere a servizi “leggeri” (come la maggior parte di quelli che utilizziamo oggi) non è necessario spingere il 5G al limite delle sue capacità. Alcuni abbonati, quindi, potrebbero risparmiare accontentandosi di prestazioni buone ma non estreme.

Al contrario, chi per svago o per motivi professionali desidera immagini in altissima definizione e tempi di latenza ridotti (come i videogiocatori online) potrebbero essere disposti a pagare di più un abbonamento che garantisca prestazioni superiori.


Il 5G si diffonde più velocemente delle altre tecnologie mobili

Dalla Realtà Virtuale alla robotica: le 6 tecnologie del futuro secondo Sony

AGI – “Un’azienda di intrattenimento creativo con una solida base di tecnologia” con l’obiettivo di “riempire il mondo di emozioni, attraverso il potere della creatività e della tecnologia”. Queste le parole che ha utilizzato Toru Katsumoto, Sony Group Corporation Executive Deputy President e CTO, aprendo il Sony Technology Day, l’appuntamento con cui ogni anno la multinazionale giapponese apre una finestra sulle tecnologie che saranno il motore dei suoi prodotti del futuro. 

Immersività e dati

Emozioni a parte (“Technology that inspires emotion” il tema dell’iniziativa), la direzione? Nel cinema e nella produzione video si va verso livelli di immersività tali da far parlare di “fusione del mondo fisico e virtuale”. Nel tracciamento delle prestazioni (come quelle sportive) si parla di “telecamere di tracciamento dedicate”, in grado di raccogliere “dati in tempo reale e con precisione millimetrica”, grazie anche all’Intelligenza Artificiale.

Non è tutto. In arrivo ci sono anche sistemi di Realtà Virtuale in cui “la persona che guarda in VR può sperimentare immagini ad alta definizione in tempo reale secondo il movimento della sua testa”. A completare il quadro anche una nuova generazione di sensori in grado di contribuire all’evoluzione del LiDAR (che  misura la distanza da un oggetto illuminandolo con una luce laser e che al contempo è in grado di restituire informazioni tridimensionali ad alta risoluzione sull’ambiente circostante), soprattutto in chiave di mobilità sicura. E poi c’è la piattaforma Minamori per monitorare la Terra: un sistema che, se realizzato, è in grado di rilevare “anomalie ambientali e disastri e aiutare a prevenire i problemi prima che si verifichino”. Ecco qualche dettaglio in più sulle tecnologie su cui sta lavorando Sony.

Video: mondo fisico e virtuale sempre più vicini

La produzione virtuale è un termine che indica una nuova tecnologia di produzione video che mette in connessione video live-action e computer grafica, in tempo reale. Sony ha presentato In-Camera VFX, una forma di Virtual Production in cui un’immagine 3D in computer grafica viene proiettata come sfondo su un display LED installato nello studio dietro l’interprete. Questo libera i creativi dalla seccatura della composizione richiesta per le riprese convenzionali su sfondo verde.

Le prestazioni sportive convertite in dati

Al Sony Technology Day c’è stato anche spazio per SkeleTRACK, il sistema di tracciamento elettronico delle prestazioni nel calcio, che cattura i movimenti dei giocatori e del pallone da flussi video in diretta ripresi da telecamere di tracciamento dedicate. Il sistema raccoglie dati in tempo reale e grazie all’elaborazione avanzata delle immagini e alle tecnologie di riconoscimento AI, intere partite, compresi i dettagli fino alla postura dei giocatori, vengono convertite in dati, rendendo possibile la visualizzazione di performance che prima era impossibile catturare. 

La Realtà Virtuale in alta definizione per le applicazioni industriali

Il Microdisplay OLED è un head-mounted display (uno schermo montato sulla testa dello spettatore attraverso un casco ad hoc) per la realtà virtuale che proietta uno spazio 3D ad alta definizione e raggiunge un’alta risoluzione di 4K con un occhio e 8K con entrambi gli occhi. La persona che guarda in VR può sperimentare immagini ad alta definizione in tempo reale secondo il movimento della sua testa.

Oltre alle applicazioni industriali, ci si aspetta che il Microdisplay OLED venga utilizzato nel campo dell’intrattenimento, in quanto può esprimere la texture dei materiali e le espressioni umane in alta definizione in tempo reale in base ai movimenti della testa dello spettatore.

Mobilità: l’evoluzione del LIDAR

Sony ha presentato anche sensori che rilevano la distanza dagli oggetti circostanti con alta precisione, catturando bassi livelli di energia luminosa. L’obiettivo è la mobilità in sicurezza, contribuendo all’evoluzione del LiDAR delle automobili.

Le mani dei robot

“Manipulator” è una tecnologia che permette ai robot di maneggiare con cura oggetti sconosciuti attraverso il rilevamento in tempo reale dei segni di scivolamento dell’oggetto in base ai cambiamenti nella distribuzione della pressione rilevati dai polpastrelli. Con questa tecnologia, le mani robotiche possono afferrare un oggetto senza farlo cadere regolando la forza in modo appropriato. Inoltre, il robot può afferrare l’oggetto nella posizione e nella postura appropriata poiché il sensore di distanza rileva la distanza dalle dita all’oggetto. Combinando l’AI e la tecnologia di rilevamento avanzata con i robot, l’obiettivo è contribuire a sviluppare tecnologie robotiche che arricchiranno la vita delle persone.

La piattaforma che ascolta la Terra

La piattaforma Mimamori è sistema che, se realizzato, sarebbe in grado di rilevare segni di anomalie come problemi ambientali e disastri per aiutare a prevenire i problemi prima che si verifichino. Il sistema è composto da sensori di umidità del suolo in grado di misurare il contenuto di umidità, da ELTRESTM, un sistema di comunicazione satellitare che utilizza la tecnologia di comunicazione wireless LPWA (Low Power Wide Area), e da una sofisticata tecnologia di analisi dei dati predittiva che utilizza l’AI. 


Dalla Realtà Virtuale alla robotica: le 6 tecnologie del futuro secondo Sony

Al Mobile World Congress Shanghai si è parlato di scuola e nuove tecnologie

Il ruolo determinante delle tecnologie digitali per la ripresa post Covid-19. L’innovazione come volano per assicurare “la continuità didattica, rendere l’istruzione più inclusiva, fornendo insegnamenti interattivi e duraturi tramite siti web, librerie online corsi video”.

Queste le parole di Stefania Giannini, ex ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e attuale vicedirettrice dell’Unesco, responsabile per l’Istruzione, intervenuta a Connected for Shared Prosperity, l’evento di preapertura di Huawei del Mobile World Congress – MWC Shanghai 2021, organizzato da GSMA e in programma fino al 25 febbraio.

Tema del forum, la lotta al cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. “Nel 2016 l’industria mobile è stata la prima ad aderire pienamente ai 17 obiettivi dell’Onu. Da allora siamo al lavoro, per contribuire a ciascuno degli obiettivi, fra cui l’azione sul clima, l’inclusione digitale e la sostenibilità” ha sottolineato il direttore generale di GSMA Mats Granryd.

Diritto alla connessione universale

Una necessità quella messa in luce da Stefania Giannini che poggia su dati ed evidenze pesanti: in media a livello globale durante la pandemia si sono persi 3,5 mesi di scuola. Non solo. Soltanto la metà della popolazione globale è online, con punte di digital divide che toccano 3 studenti su 4 in Africa. In questo senso, secondo l’ex ministro, ora va riaffermato con forza il diritto alla connessione, universale e a prezzi abbordabili.

Digitale, strumento di progresso

Un tema, l’istruzione, al centro anche dell’intervento di Catherine Chen, Corporate Senior Vice President Director of the Board di Huawei. “Le tecnologie digitali – ha detto – avranno un ruolo centrale per lo sviluppo di un’istruzione equa per il maggior numero possibile di beneficiari. La tecnologia è uno strumento di progresso, è necessario superare una visione politicizzata delle tecnologie, per il bene della società bisogna dire basta alle demonizzazioni”. Chen ha anche ricordato l’impegno di Huawei in collaborazione con l’Unesco per il lancio del programma internazionale triennale “Open Schools” in Egitto, Etiopia, Ghana per migliorare le digital skill con la teledidattica online.  

Il Mobile World Congress 2021

Il Mwc Shanghai 2021 è la prima fiera in presenza organizzata da Gsma in tutto il mondo dallo scoppio della pandemia di Covid-19 l’anno scorso. Secondo GSMA saranno più di 200 gli espositori presenti. Tra questi 50 espositori internazionali dell’industria Mobile, tra cui imprese leader mondiali come Ericsson, Qualcomm e Nokia.

L’evento di quest’anno vedrà più di 40 discorsi e varie conferenze. Secondo GSMA, circa 80 espositori mostreranno i loro ultimi prodotti in campi come la messaggistica 5G, le onde millimetriche, l’Internet delle Cose e il blockchain. Oltre alle attività in presenza, durante l’evento sarà lanciata una piattaforma virtuale. Gli eventi del Mwc si tengono ogni anno a Barcellona, Los Angeles e Shanghai. In precedenza, Barcellona è sempre stata il punto di partenza delle attività annuali e anche un’importante piattaforma per la presentazione mondiale di nuovi prodotti nel settore della telefonia mobile.


Al Mobile World Congress Shanghai si è parlato di scuola e nuove tecnologie