Xiaomi Pad 6 si fa vedere: design e qualcosa in comune con Xiaomi 12 Pro

Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto Xiaomi investire parecchio anche nel settore dei tablet, oltre che in quello degli smartphone. Tra i modelli di punta in questo segmento troviamo Xiaomi Pad 5, che vediamo in copertina.

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Nelle ultime ore però sono emerse importanti novità sulla prossima generazione di tablet. Parliamo di Xiaomi Pad 6. Le immagini che trovate nella galleria in basso mostrano un’anteprima del suo design dal vivo.

Le immagini sono due è si riferiscono entrambe alla parte posteriore del dispositivo. Vediamo un modulo fotografico dal design particolare, soprattutto visto che si tratta di tablet. Tale modulo ha la stessa forma del comparto fotografico di Xiaomi 12 Pro.

Il modulo fotografico posteriore dovrebbe quindi ospitare ben 3 fotocamere, scelta inusuale per un tablet. Oltre a questo, sotto al cofano dovremmo trovare un processore Qualcomm Snapdragon 870, mentre il display dovrebbe supportare il refresh rate fino a 120 Hz.

Stando agli ultimi rumor, dovrebbe arrivare il modello standard di Xiaomi Pad 6 e la variante Pro. Ancora non conosciamo alcun dettaglio sulle tempistiche di presentazione. Torneremo ad aggiornarvi appena ne sapremo di più.

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Xiaomi Pad 6 si fa vedere: design e qualcosa in comune con Xiaomi 12 Pro

Vivo S15 e S15 Pro ufficiali: così promettenti da volerli vedere in Italia

Vivo si conferma molto attiva nel settore di mercato degli smartphone e lancia ufficialmente in Cina i nuovi Vivo S15 e S15 Pro. Si tratta di due device di gamma alta, con una scheda tecnica che punta molto sull’aspetto fotografico. Andiamo a vedere insieme le specifiche tecniche complete.

  • Display: 6,56″ (2.376 × 1.080 pixel) Full HD+ E5 AMOLED 19.8:9, HDR10+, 120Hz refresh rate, 300Hz touch sampling rate, fino a 1500 nits
  • Processore: MediaTek Dimensity 8100 5nm
  • GPU: Mali-G610 6-core 
  • RAM: 8GB / 12GB LPDDR5
  • Storage interno: 256GB (UFS 3.1) 
  • Sistema operativo: Android 12 con Origin OS Ocean
  • Reti: Dual SIM (nano + nano)
  • Fotocamera posteriore:
    • Principale: 50 megapixel con sensore IMX766V, f/1.88 aperture, OIS, LED flash
    • Grandangolo: 12 megapixel 119°, f/2.2 aperture con opzione macro a 2,5cm
    • B&W :2 megapixel. f/2.4 aperture
  • Fotocamera anteriore: 32’megapixel autofocus, f/2.45 aperture
  • Sicurezza:  sensore d’impronte digitali nel display 
  • Audio: USB Type-C audio, Stereo Speakers, Hi-Res audio
  • Dimensioni: 158,9 × 73,52 × 8,55mm
  • Peso: :188g
  • Connettività: 5G SA/NSA, Dual 4G VoLTE, Wi-Fi 6 802.11 ac (2.4GHz + 5GHz), Bluetooth 5.3,GPS (L1 + L5), USB Type-C, NFC
  • Batteria: 4.500mAh com ricarica rapida a 80W
  • Display: 6,62″ (2.400 × 1.080 pixel) Full HD+ E4 AMOLED 20:9, HDR10+, 120Hz refresh rate, 300Hz touch sampling rate, fino a 1300 nits
  • Processore: Octa Core (1 x 3.2GHz + 3 x 2.42GHz + 4 x 1.8GHz Hexa) Snapdragon 870 7nm
  • GPU: Adreno 650 
  • RAM: 8GB/ 12GB LPDDR4X
  • Storage interno: 128GB / 256GB (UFS 3.1)
  • Sistema operativo: Android 12 con Origin OS Ocean
  • Reti: Dual SIM (nano + nano)
  • Fotocamera posteriore:
    • Principale: 64 megapixel, f/1.89 aperture, OIS, LED flash
    • Grandangolo: 8 megapixel, f/2.2 aperture
    • Macro: 2 megapixel, f/2.4 aperture
  • Fotocamera anteriore: 32 megapixel, f/2.0 aperture
  • Sicurezza: sensore d’impronte digitali nel display 
  • Audio: USB Type-C audio, Stereo Speakers, Hi-Res audio
  • Dimensioni:161,09 × 74,31 × 8,08mm
  • Peso: 198g
  • Connettività: 5G SA/NSA, Dual 4G VoLTE, Wi-Fi 6 802.11 ac (2.4GHz + 5GHz), Bluetooth 5.2,GPS (L1 + L5), USB Type-C, NFC
  • Batteria: 4.500mAh con ricarica rapida a 66W

I due nuovi dispositivi di Vivo sono stati annunciati esclusivamente per il mercato cinese al momento. Vivo S15 Pro arriva nelle colorazioni Black e Blue ad un prezzo che parte dall’equivalente di circa 450€.

Vivo S15 arriva nelle colorazioni Black, Blue e Golden ad un prezzo che parte dall’equivalente di 290€. Speriamo di vederli presto anche in Italia.

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Vivo S15 e S15 Pro ufficiali: così promettenti da volerli vedere in Italia

Servant of the people, come vedere la serie TV di Zelensky anche su Netflix

Servant of the People, la serie TV inedita nel nostro paese, ha debuttato il 4 aprile in prima TV assoluta su LA7. A maggio la serie ha fatto il suo debutto anche su Netflix. La prima volta è andata in onda, ovviamente in Ucraina, nell’ottobre del 2015, ed è durata 3 stagioni per un totale di 51 episodi.

LA7 ha programmato via via tutti gli episodi della serie che ha come protagonista l’attuale Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. È quasi ironico che la trama della serie verta sulla vita di un insegnante di storia che, per una serie di eventi, diventa proprio Presidente dell’Ucraina. Gli ultimi episodi sono andati in onda l’8 maggio, ma adesso potete recuperare tutta la prima stagione anche su Netflix.

Servant of the People in Italia è disponibile anche su Netflix. Dopo un primo periodo in cui la serie ucraina era stata resa disponibile sul catalogo americano, è infine sbarcata anche sul catalogo italiano. A differenza della versione andata in onda su La7 però, Servitore del popolo su Netflix è sprovvista di doppiaggio italiano. La lingua è quella originale, ma ci sono i sottotitoli in italiano. Sono già disponibili tutti e 23 gli episodi che compongono la prima stagione. La trovate qui.

Come già accennato, in Italia la serie Servant of the people è andato in onda su LA7 a partire dal 4 aprile. La serie è stata introdotta da una presentazione di Andrea Purgatori. Il protagonista, Vasyl Petrovych, interpretato da Zelensky, è doppiato per l’occasione da Luca Bizzarri.

La serie in diretta su La7 è oramai giunta al termine. Gli ultimi episodi sono stati mandati in onda il 9 maggio. Potete anche scaricare l’app ufficiale che si chiama molto semplicemente La7. Si tratta di un’applicazione gratuita da cui potete recuperare la maggior parte dei contenuti andati in onda sul canale e anche guardare i contenuti in diretta come se aveste la TV accesa.

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Servant of the people, come vedere la serie TV di Zelensky anche su Netflix

Il truffatore di Tinder adesso usa le criptovalute (e non si fa mai vedere)

AGI – Sentimenti e schema Ponzi: la storia raccontata dalla serie Netflix “Il truffatore di Tinder” non è l’unica nella quale le app di appuntamenti vengono usate come esca. C’è una cybertruffa in corso. Si chiama CryptoRom, che colpisce gli utenti di iPhone e Android attraverso applicazioni come Bumble e Tinder.

La prassi è diversa rispetto a quella della serie Netflix: il truffatore non si fa mai vedere, non ingolosisce con il lusso ma con le criptovalute. Eppure si fonda su alcuni elementi comuni: CryptoRom è una truffa finanziaria che fa leva sui rapporti sentimentali nati online. Le vittime vengono contattate con finti profili e, complice l’intesa creata via chat, convinte a installare app farlocche per investire in monete digitali.

Le storie dei truffati

Sophos, società specializzata in sicurezza informatica, aveva individuato la truffa alla fine dello scorso anno. Ma nelle ultime settimane ha notato un salto di qualità: le tecniche utilizzate sono sempre più sofisticate e l’area geografica, prima limitata all’Asia, si è estesa. Adesso, poi, ci sono anche i racconti delle vittime, che – dopo essersi insospettite – hanno cercato informazioni online e si sono riconosciute nei resoconti di Sophos.

C’è chi chiede informazioni: “Ho perso più di 20.000 dollari. Potete aiutarmi a verificare se l’app è vera o no?”. E chi sa già di essere stato raggirato: “Ho investito su una falsa app di trading 100.000 dollari. Stanno saccheggiando persone innocenti”. Fino al caso più eclatante: una vittima avrebbe perso 625.000 dollari.

Fase 1: contatto 

Gli approcci sono diversi, ma nessuno prevede un incontro con la vittima. Ed è questa la principale differenza rispetto al truffatore di Tinder. I criminali utilizzano siti e app d’incontri, ma anche social network e WhatsApp. I messaggi contengono suggerimenti di investimento, con promesse di grandi guadagni. Chiunque può diventare un bersaglio, anche se è spesso preso di mira chi è già interessato alle criptovalute. I link inviati alle vittime rimandano ad app false, simili ad altre famose e legittime.

Fase 2: fiducia

Il fattore che rende CryptoRom così efficace è la fiducia. L’abbordaggio sui siti d’incontri permette di instaurare un rapporto intimo con la vittima. Ma non solo. “Sembra – spiega Sophos – che i truffatori consentano agli obiettivi di effettuare inizialmente prelievi dai conti falsi”. Si dà quindi alla vittima la dimostrazione (fittizia) che il sistema funziona. Ne deriva una fiducia che spinge a investire ancora di più. È il più classico schema Ponzi, con il quale le somme spremute ai truffati servono per convincere le nuove vittime.

In alcuni casi, il contatto si offre addirittura di prestare e versare denaro sul conto. Peccato sia inesistente: i cybercriminali, infatti, controllano le finte app e iniettano nel portafogli della vittima depositi e profitti falsi.

Fase 3: finte tasse

Quando le vittime, convinte di aver fatto grandi profitti, decidono di prelevare i propri fondi, i truffatori intervengono con una seconda ghigliottina finanziaria. Il conto viene congelato fino a quando non si pagano delle fantomatiche tasse sui profitti, pari al 20%. La comunicazione viene accompagnata da una minaccia: se non si paga quanto “dovuto”, il Fisco sequestrerà l’intera somma depositata.

“Ho investito tutti i soldi della mia pensione e alcuni prestiti, circa un milione di dollari”, racconta una delle vittime. Un “amico” l’ha convinta a puntare tutto su un investimento congiunto che, in poco tempo, aveva reso 3,1 milioni di dollari. “Non avevo idea che per sbloccare il mio account mi avrebbero chiesto di pagare 625.000 dollari, il 20% di tasse sui profitti totali”. Soldi veri sborsati per poter scaricare un guadagno inesistente.

Fase 4: il finto aiuto

E se le vittime non hanno soldi per sbloccare il conto? Per spremere ogni singolo dollaro, torna la leva della fiducia. “Un mio amico può prestarmi 10.000 dollari, io posso trovarne altri 300.000 per aiutarti. Il resto devi cercare di metterlo insieme tu”, si legge in una chat tra vittima e truffatore. Con un finto supporto, si punta a spillare altro denaro.

Fase 5: danni collaterali

Dopo aver realizzato di aver abboccato, le vittime di CryptoRom cercano un modo per riavere i propri soldi. Presi dalla disperazione, spesso si espongono a un ulteriore rischio. “Sono sorti – spiega Sophos – numerosi servizi di recupero di criptovaluta, che prendono di mira specificamente le vittime di CryptoRom. La stragrande maggioranza è falsa”. Anche perché recuperare le cifre rubate è “altamente improbabile”. Lo è anche per le forze dell’ordine, “a causa della natura della criptovaluta e del fatto che sono coinvolte transazioni estere transfrontaliere”.  


Il truffatore di Tinder adesso usa le criptovalute (e non si fa mai vedere)

WhatsApp beta: presto si potrà scegliere più facilmente chi può vedere gli Stati

Gli sviluppatori di WhatsApp hanno da poco rilasciato una nuova versione beta della propria app: la 2.22.6.2 non porta in realtà nessuna novità per gli utenti, ma ci offre un indizio riguarda una feature in sviluppo.

Presto infatti gli utenti potranno facilmente scegliere chi può vedere uno Stato: adesso, per poter cambiare queste opzioni, è necessario recarsi nelle impostazioni dell’app, mentre in futuro arriverà la possibilità di farlo semplicemente dalla scheda Stato, accessibile dalla barra in basso. In questa schermata, sarà presente un pulsante che permetterà di aprire la finestra riportata nello screenshot in basso, da dove si potrà scegliere chi può vedere lo Stato.

Come detto, questa funzione è ancora in sviluppo e non è disponibile neppure nella versione beta: con tutta probabilità, arriverà sulla versione stabile tra qualche settimana.

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WhatsApp beta: presto si potrà scegliere più facilmente chi può vedere gli Stati

TicWatch E3 si fa vedere prima del lancio: design e probabili specifiche (foto)

Mobvoi è passata alla ribalta nel mercato smartwatch grazie ai suoi TicWatch e sembra essere prossima al lancio di un nuovo dispositivo, al punto da aver già fissato un evento ufficiale per il 16 giugno.

Si chiama TicWatch E3 il prossimo nuovo smartwatch di Mobvoi e potete averne un assaggio osservando il video allegato al post in basso: vediamo un dispositivo con quadrante circolare, due pulsanti fisici e un rivestimento in vetro 2.5D. Il processore sarà uno Snapdragon Wear 4100, lo stesso del TicWatch Pro 3, mentre all’interno troveremo un modulo Bluetooth 5.0 e il sistema operativo sarà Wear OS.

LEGGI ANCHE: TicWatch Pro 3, la recensione

Il nuovo TicWatch E3 dovrebbe offrire un sensore per la rilevazione della frequenza cardiaca, in grado di rilevare anche la saturazione d’ossigeno nel sangue. In questo modo lo smartwatch sarà in grado di rilevare fino a 20 tipologie diverse di attività fisica.

Come accennato in apertura, il nuovo TicWatch E3 dovrebbe arrivare ufficialmente il 16 giugno, staremo a vedere a quanto corrisponderà il prezzo di lancio.

 

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TicWatch E3 si fa vedere prima del lancio: design e probabili specifiche (foto)

Curiosi di vedere i miglioramenti fotografici di OnePlus 9 Pro? Ecco i suoi primi scatti (foto)

Sappiamo ormai tutto quello che riguarda la nuova famiglia OnePlus 9 che verrà presentata tra qualche giorno, e le specifiche che maggiormente hanno incuriosito gli utenti sono quelle legate al nuovo comparto fotografico sviluppato in collaborazione con il brand svedese Hasselblad.

LEGGI ANCHE: Sarebbe meglio se la nuova app di Google Pay non arrivasse in Italia

Finora potevamo solo immaginarci i miglioramenti ottenuti in termini di qualità fotografica, ma adesso grazie al profilo Twitter @techdroider possiamo ammirarli con i nostri occhi. Sono infatti emerse oltre 20 foto campione scattate proprio dalle fotocamere del OnePlus 9 Pro, che abbiamo raccolto nella galleria sottostante. Pensate che il tanto atteso miglioramento delle prestazioni fotografiche sia avvenuto? Fatecelo sapere nei commenti.

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Curiosi di vedere i miglioramenti fotografici di OnePlus 9 Pro? Ecco i suoi primi scatti (foto)

L’idea alla base di Xiaomi Mi MIX Alpha non è morta: cosa potremmo vedere in futuro (foto)

Tanti di voi si ricorderanno di Xiaomi Mi MIX Alpha, lo smartphone futuristico lanciato da Xiaomi quasi due anni fa e che non ha mai visto un risvolto consumer della sua commercializzazione. Nelle ultime ore sono trapelati online nuovi brevetti sulla stessa idea di smartphone.

I brevetti sono stati depositati sempre da Xiaomi presso il China National Intellectual Property Office a fine 2019 (la pubblicazione è invece avvenuta nei primi giorni del 2021) e grazie a LetsGoDigital possiamo dargli un’occhiata. La documentazione include due idee di smartphone, entrambe centrate sul concetto di display surround, ovvero un display che avvolge completamente il dispositivo, esattamente come Mi MIX Alpha.

LEGGI ANCHE: Xiaomi Mi 10 Ultra, la recensione

Le due idee di smartphone sono abbastanza simili, eccetto per il design del comparto fotografico: il primo prevede un sistema di fotocamere più numeroso mentre il secondo è più modesto. Un po’ come mostrato dai brevetti dei pieghevoli depositati da Xiaomi e discussi in questo articolo.

Al momento rimane ignoto se e come Xiaomi intenda usare i brevetti che abbiamo appena visto. Data la loro anzianità, presumiamo che il produttore cinese li abbia già sfruttati oppure accantonati. Torneremo ad aggiornarvi se dovessero emergere dettagli sugli smartphone con display surround.

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L’idea alla base di Xiaomi Mi MIX Alpha non è morta: cosa potremmo vedere in futuro (foto)

Finalmente Nokia 7.3 5G si fa vedere: display forato ma senza sensore d’impronte integrato (foto)

Dopo i diversi rumor emersi sul suo conto finalmente abbiamo modo di intravedere quello che sarà il design del Nokia 7.3 5G, il dispositivo medio-gamma che l’azienda controllata da HMD Global dovrebbe presentare a breve.

Le immagini presenti nella galleria in basso mostrano le cover protettive per il nuovo Nokia 7.3 5G e, più o meno volontariamente, ci mostra anche il design dello smartphone: le immagini mostrano un dispositivo con display forato in alto a sinistra, per ospitare la fotocamera anteriore, mentre sul retro presenta un modulo fotografico centrale con doppio sensore e flash LED, sotto il quale troviamo il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali.

LEGGI ANCHE: Realme 7 Pro, la recensione

Al momento ancora latita la presunta da di presentazione ufficiale di Nokia 7,3 5G, il quale dovrebbe arrivare insieme a Nokia 9.3 PureView e Nokia 6.3. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.

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Top 10 Performance di AnTuTu: calma piatta a luglio, ma MediaTek si fa vedere negli specchietti (foto)

Mentre la maggior parte degli italiani si gode un po’ di meritato riposo in questa giornata di Ferragosto, AnTuTu ha definitivamente archiviato il mese di luglio, pubblicando le sue classifiche relative ai migliori smartphone sul mercato per quanto riguarda le pure prestazioni. Le novità rispetto a giugno sono ben poche, ma da sottolineare.

Top di gamma Android

Prosegue per un altro mese il regno di OPPO Find X2 Pro, che continua ad essere l’unico smartphone del lotto a sfondare il muro dei 600 mila punti. È altamente probabile che, dal prossimo mese, verrà scalzato dalla nuova infornata di modelli equipaggiati con il nuovo Snapdragon 865+, dunque dovrà godersi questi ultimi scampoli di dominio. Anche il resto del podio è immutato, con OnePlus 8 Pro e Redmi K30 Pro (da noi conosciuto come POCO F2 Pro). Scorrendo le altre posizioni, troviamo altri smartphone Xiaomi e OnePlus, Samsung Galaxy S20 Ultra e S20+ che continuano ad arrancare e, infine, il primo smartphone MediaTek da tempo immemore: si tratta di iQOO Z1, animato dal promettente Dimensity 1000+, che spingerà anche il neonato Redmi K30 Ultra.

iOS

Perfettamente immutata l’intera Top 10 dedicata ai dispositivi firmati Apple. Al comando troviamo sempre le ultime generazioni di iPad Pro, mentre al quinto posto – primo fra gli smartphone – rimane iPhone 11 Pro Max, seguito dagli altri esponenti della famiglia iPhone 11, un altro paio di modelli di iPad e, a chiusura della classifica, il recente iPhone SE 2020. Anche le classifiche di agosto e settembre riproporranno il medesimo spartito, per assistere a nuovi scossoni dovremo attendere il lancio degli iPhone 12, previsto per ottobre.

Fascia media Android

Ben poco da segnalare anche nella solitamente vivace fascia media Android, segno che anche gli smartphone abbiano voglia di prendersi una bella vacanza, in piena estate. Il podio è nuovamente formato da Redmi K30 5G (omologo del nostro Xiaomi Mi 10 Lite 5G), Huawei Nova 7i (da noi P30 Lite) e Redmi Note 8 Pro, il quale continua a mantenere una posizione di vertice nonostante sia stato lanciato sul mercato ormai un anno fa. Troviamo poi Realme 6 e Realme 6 Pro (stranamente in questo ordine), la solita sfilza di smartphone Xiaomi/Redmi e infine, a completare la Top 10, il ritorno di Samsung che, con Galaxy A71, salva almeno la faccia.

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Curiosi di vedere i nuovi Samsung? Ecco un video unboxing di tutti (ma proprio tutti) i dispositivi annunciati

Durante l’ultimo Galaxy Unpacked Event Samsung ha presentato i nuovi dispositivi che verranno lanciati nelle prossime settimane. Non si tratta soltanto di smartphone – che pure probabilmente rappresentano la maggiore attrattiva per la platea – ma anche del tablet Galaxy Tab S7, dello smartwatch Galaxy Watch 3 e dei nuovi auricolari true wireless Galaxy Buds Live.

Tuttavia, come dicevamo, l’attenzione generale era focalizzata sui nuovi Galaxy Note 20 e Galaxy Z Fold 2 (non tralasciando la versione 5G di Galaxy Z Flip). L’operatore telefonico T-Mobile ha avuto modo di mettere le mani in anteprima non solo sugli smartphone, ma proprio su tutti i dispositivi quelli presentati.

LEGGI ANCHE: La nostra prova degli smartphone più potenti del momento

Ne è scaturito un lunghissimo video unboxing di 26 minuti che li mostra dal vivo permettendo di farsi un’idea più precisa di come possano essere, in attesa di vederli dal vivo in qualche store. Ma bando alle ciance, vi lasciamo subito al filmato.

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Cosa vedere su Prime Video: serie TV, film, documentari, anime aggiornato a marzo 2020

Prime Video è il servizio di streaming on demand incluso nella sottoscrizione ad Amazon Prime. Ciò significa che se siete tra i tanti italiani che pagano i 36€ l’anno richiesti per il servizio in abbonamento di Amazon, avete accesso anche ad un’ampia libreria di contenuti quali serie TV, film, documentari ed anime che vi potete godere liberamente su PC, dispositivi mobili, smart TV, console e altri dispositivi smart. Tra questi ci sono anche contenuti originali di qualità, ovvero prime visioni che trovate esclusivamente sul servizio di casa Amazon.

Difficile dire quanti siano effettivamente i contenuti disponibili in Italia. Negli Stati Uniti, pensate un po’, supera di gran lunga anche l’offerta di Netflix. In ogni caso anche nel nostro paese arrivano su base settimanale o mensile svariate novità, tra cui tutte quelle prodotte direttamente da Amazon. Mese per mese cercheremo di suggerirvi le migliori novità in arrivo sul catalogo italiano di Prime Video. In ogni caso, se pensate che ci siano contenuti non segnalati secondo voi meritevoli di menzione, segnalateceli nella sezione commenti al termine dell’articolo!

Cosa Vedere su Prime Video?

Rispondiamo quindi alla domanda dividendo il tutto in 4 sezioni fondamentali. Premendo sui link sottostanti sarete riportati alle sezioni specifiche. Anche queste ultime aumenteranno nel corso delle prossime settimane.

Serie TV Originali

Per il momento eccovi una selezione di alcune delle migliori serie originali che potete trovare solo ed esclusivamente su Prime Video. In realtà ce ne sono molte di più, espanderemo l’elenco nel corso delle prossime settimane. In ogni caso se qualche altra serie merita secondo voi menzione segnalatecela nella sezione commenti!

  • American Gods – Ispirata al celebre romanzo di Neil Gaiman, American Gods è una serie che potremmo definire fantasy alquanto particolare. Non tanto nella storia (che comunque vede l’intervento delle divinità della mitologia) quanto più nella direzione artistica.
  • Carnival Row – Una serie fantasy vittoriana con Orlando Bloom e Cara Delavigne, quest’ultima nei panni di una fata. Ci mette un po’ a carburare ma tutto sommato non è affatto male.
  • Hunters – Una serie nuovissima che prende ispirazione dall’Operazione Paperclip. Alla fine degli anni ’70 i nazisti si nascondono in america e pianificano un quarto reich. Un gruppo di ebrei, tra cui alcuni sopravvissuti ai campi di prigionia, gli darà però la caccia. Il plot twist finale… è davvero inaspettato!

  • La fantastica signora Maisel – 1958, Midge Maisel è il ritratto della moglie perfetta, almeno fin quando scopre che il marito la tradisce. Midge ha però un talento innato: sarebbe una bravissima attrice di cabaret. Essere donna però negli anni ’60 non è così banale. Una serie deliziosa.
  • Picard – Il mitico Sir Patrick Stewart torna nei panni del Capitano (anzi, Ammiraglio) Picard per una nuova avventura che, come al solito, scuoterà le fondamenta della galassia stessa. Fantastica, e ci sono un sacco di citazioni ai film e alle serie del passato. Imperdibile per gli appassionati.
  • Tales from the Loop – 3 aprile – Segnatevi la data sul calendario. Una serie di fantascienza ispirata ai dipinti di Simon Stålenhag che ci proietta nella cittadina di Loop dove, grazie ad un macchinario, accadono cose mai successo nell’universo conosciuto
  • The Boys – Mentre tutti sono concentrati a fare serie e film sui supereroi, nella serie originale Prime Video i supereroi sono i veri cattivi della situazione. Hanno pestato i piedi alle persone sbagliate però. Non dovrebbe mancare molto alla seconda stagione!
  • The Expanse – Una serie di fantascienza molto apprezzata che ha rischiato la cancellazione. Amazon non solo ne ha acquisito i diritti, ma ha anche prodotto nuove stagioni!
  • The Looming Tower – Una serie antologica che affronta un tema molto delicato. La rivalità tra FBI e CIA potrebbe inavvertitamente aver gettato le basi per l’attentato terroristico dell’11 settembre.
  • The Man in the High Castle – Ispirata al romanzo di Philip K. Dick, questa serie distopica esplora un mondo in cui gli Alleati hanno perso la Seconda Guerra Mondiale, portando la Germania nazista e l’impero nipponico a controllare gli Stati Uniti.

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Film

La divisione italiana di Prime Video si sta muovendo bene ultimamente. In catalogo si trovano sempre più film di recente realizzazione, alcuni che si trovano solo a pagamento o che proprio non si trovano su altre piattaforme di streaming. Ecco una selezione che si amplierà nel corso delle prossime settimane.

  • Bumblebee – Spin-off dei film sui Transformers di Micheal Bay, si trova in streaming quasi esclusivamente su Prime. Leggero e divertente.
  • Edison – Un’altra esclusiva che si è accaparrata Prime di recente. Benedict Cumberbatch nei panni di Edison, ci racconta del celebre inventore statunitense e della sua contrapposizione alle teorie di Tesla.
  • Hotel Artemis – Arrivato a marzo in catalogo, un action-movie che trovate solo su Prime Video con Jodie Foster e Jeff Goldblum. L’Hotel Artemis non è una struttura qualsiasi: una sorta di ospedale privato per soli criminali con regole alquanto speciali!

  • John Wick 3 – Se Keanu Reeves è tornato alla ribalta è anche grazie ai film della serie John Wick. Su Prime trovate il terzo e ultimo capitolo. Sulla piattaforma della concorrenza (Netflix, ma noi non vi abbiamo detto nulla) trovate il secondo film della saga.
  • L’ora più buia – Gary Oldman interpreta Winston Churchill, eletto Primo Ministro nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale. Un film storico drammatico da non lasciarsi sfuggire.
  • La profezia dell’armadillo – Un film italiano ispirato alle storie del fumettista meglio conosciuto con il nome di Zerocalcare e, più in particolare, alla trama del primo libro a fumetti del celebre autore.

  • Pacific Rim 1 & 2 – Un po’ di fantascienza di quella cafona! La trama dei due Pacific Rim non sarà da premio Oscar, ma vedere comunque enormi robottoni che combattono kaiju distruggendo tutto quello che trovano sul loro percorso è comunque soddisfacente!
  • Pet Sematary – Basato sul romanzo di Stephen King, si tratta di una riedizione del 2019 (il primo è della fine degli anni ’80) della storia che ruota intorno ad un antico cimitero con poteri sinistri.
  • Rocketman – Prime Video si è accaparrata i diritti di questa recente biografia musicale di Elton John. La storia insomma di come un ragazzo di provincia è diventato una controversa superstar amata in tutto il mondo.

  • Skyscraper – Fare un film d’azione senza Dwayne “The Rock” Johnson è un po’ come fare un feat senza Pitbull. In questo film, The Rock è un ex-agente FBI e veterano di guerra che si occupa di sicurezza dei grattacieli. Indovinate un po’? Qualcosa va storto!
  • Suspiria – Un altro film che trovate in streaming solo su Prime Video, è il remake del celebre horror di Dario Argento diretto stavolta da Luca Guadagnino.
  • The Aeronauts – Il premio Oscar Eddie Redmayne e Felicity Jones in una pellicola che trovate in streaming solo su prime Video incentrato su un pioneristico meteorologo e una pilota di mongolfiere che uniscono le forze per far progredire entrambi i campi.
  • The Report – Thriller basato su una storia vera con Adam Driver e Annette Bening. Un membro del senato statunitense conduce un’inchiesta nel Programma Detenzione e Interrogatori della CIA post 11 settembre scoprendo un terribile segreto nascosto ai cittadini della nazione.

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Documentari e Reality

Su Prime Video si trovano tantissimi documentari (date una sbirciata qui) e anche tanti reality tra cui il celebre The Grand Tour e anche esperimenti tutti italiani come Celebrity Hunted. Ecco una selezione in continuo aggiornamento.

  • Apollo 11 – Un documentario sulla più famosa missione della NASA realizzato con una serie di riprese 70 mm scoperte di recente e oltre 11.000 ore di registrazioni audio non catalogate.
  • Beyond the Brick: A Lego Brickumentary – La storia dei mattoncini danesi, dall’origine fino al successo planetario di oggi.
  • Celebrity Hunted – Otto celebrità italiane scappano da una squadra composta da ex-agenti segreti, ispettori e altri professionisti. Un reality con un taglio cinematografico che ci sentiamo di consigliarvi.

  • Chiara Ferragni Unposted – È considerata la prima fashion influencer del mondo. Ma come ha fatto Chiara Ferragni a diventare una imprenditrice digitale di tale successo? Lo scopriamo grazie ad un documentario esclusivo di Prime Video.
  • Galleria degli Uffizi – Il Gran Tour del XXI Secolo – In questo periodo di quarantena non è detto che non si possa esplorare le bellezze del mondo in modi alternativi. Un tour guidato degli Uffizi, il museo di Firenze, che si concentra su 40 delle più belle opere.
  • GRAND PRIX Driver – Uno spaccato senza precedenti sul mondo della Formula Uno. Il documentario di Amazon segue la scuderia McLaren e, più in particolare, il pilota esordiente Stoffel Vandoorne.

  • Katy Perry: Part of Me – Una delle pop-star più irruenti degli ultimi anni. Sotto sotto però è una normale ragazza californiana che ha portato avanti un sogno.
  • La Terra degli Orsi – Su Prime Video c’è spazio anche per documentari sulla natura. Questo, narrato da Flavio Insinnia, si spinge al confine del mondo per raccontarci la storia di un orso madre e dei suoi due piccoli.
  • Long Strange Trip – Conoscete la band Grateful Dead? Per oltre 30 anni hanno avuto un successo… improbabile. I loro concerti registravano i maggiori incassi in America, ma a quanto pare ci sono riusciti non rispettando del tutto le regole.

  • The Beatles: Parting Ways – A distanza di 40 anni dallo scioglimento della band pop più celebre di sempre, i loro album sono ancora in vetta alle classifiche mondiali. Un docufilm ci racconta la vita dei quattro ragazzi di Liverpool che hanno cambiato per sempre la storia della musica.
  • The Grand Tour – Ma di cosa stiamo parlando, avete Prime Video e ancora non avete visto The Grand Tour? Correte a recuperarlo!
  • Top Gear – Prima di The Grand Tour c’era Top Gear. Purtroppo si parte dalla stagione 14, ma di stagioni e di puntate da guardare ne avete un bel po’!

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Anime

Concludiamo con gli anime. Prime Video si è accaparrata una selezione di grandi classici e anche di qualche produzione più recente.

  • AKIRA – Un OAV del 1987 che potreste conoscere, è oltre modo celebre e ancora fonte di ispirazione per disegnatori e scrittori.
  • CODE GEASS – Lelouch of the Rebellion “Un giorno, durante un attacco dei ribelli Eleven, Lelouch incontra una ragazza di nome C.C. che gli trasmette il GEASS, un potere che gli permette di obbligare chiunque ad eseguire i suoi ordini. Guidando i ribelli alla vittoria, Lelouch cambia identità in Zero!”: il riassunto della trama si scorda la cosa fondamentale, combattimenti tra mech!
  • Full Metal Panic! – Un altro classico ambientato in un universo alternativo in cui la Guerra Fredda non è mai finita. Sì, anche qui ci sono mech ❤️️

  • I cieli di Escaflowne – Hitomi Kanzaki è una classica liceale giapponese il cui destino verrà sconvolto dalla visione di un mondo alieno nel cui cielo si stagliano la Luna e la Terra. Hitomi si troverà proiettata nel mondo di Gaia, sconvolto dalla guerra tra diversi paesi dotati di tecnologie ben diverse dalla nostra.
  • Inuyasha – Chi non ha visto almeno un episodio di Inuyasha in televisione? Prime Video vi offre l’opportunità di recuperare tutti gli episodi e 4 OAV a lui dedicati.
  • L’Attacco dei Giganti – Diventato famosissimo negli ultimi anni, è una produzione particolarmente cruda e violenta. La storia però è davvero affascinante.

  • Mobile Suite Gundam – Qui si va davvero sul classico. La serie animata originale degli anni ’80 dedicata al fenomeno dei Gundam.
  • One-Punch Man – Altro fenomeno sulla bocca di tutti. Saitama è l’eroe più improbabile del mondo, colui che batte tutti con un solo pugno. Prende in giro anime e manga stessi ma riesce comunque ad appassionare come pochi altri.
  • Star Blazers 2199 – Remake della celebre serie animata degli anni settanta. Tornare a bordo della Yamato fa ancora un certo effetto.
  • Sword Art Online – Una serie anime leggera, adatta anche a un pubblico teen, i cui protagonisti (almeno nella prima serie) rimangono intrappolati in un mondo virtuale fantasy.
  • Tokyo Ghoul – Un altro pezzo da ’90. In una Tokyo alternativa si verificano una serie di strani omicidi. Nelle ombre si muovono i ghoul, mostri che si nutrono di carne umana. Il protagonista, dopo un incidente, diventa dopo un’operazione chirurgica, un mezzo-ghoul. Si unirà ad un gruppo di ghoul che hanno deciso di vivere con gli umani.

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