Anche in USA si ve verso l’adozione di un unico standard di ricarica.
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USB-C: anche in USA si va verso la porta unica per la ricarica?
Anche in USA si ve verso l’adozione di un unico standard di ricarica.
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USB-C: anche in USA si va verso la porta unica per la ricarica?
Dopo Iliad, anche Fastweb ha deciso di fare qualcosa per consentire ai propri clienti di stare più vicino ai propri affetti in Ucraina. Attraverso un post sul proprio sito web, la compagnia telefonica ha informato che da oggi azzererà tutti i costi delle chiamate da rete fissa e non solo.
“A seguito delle recenti notizie internazionali – si legge nella nota – per permettere la comunicazione e la vicinanza con i propri cari nonché sostenere le attività commerciali in un momento così difficile, Fastweb azzera in segno di solidarietà per tutti i propri clienti residenziali e business i costi delle chiamate da rete fissa, di sms e roaming da rete mobile, da e verso l’Ucraina.”
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Da oggi Fastweb azzera i costi delle chiamate verso l’Ucraina
Con un comunicato stampa, Iliad ha annunciato delle nette riduzioni per quanto riguarda le tariffe delle chiamate verso l’Ucraina, vista la situazione che si sta vivendo in queste ore.
Questo è quanto detto dall’azienda nel comunicato:
Date le recenti notizie e considerato il valore, in particolare in questo momento, di poter mantenere collegamenti con amici e familiari, iliad ha previsto per tutti i propri utenti una riduzione del 60% della tariffa voce verso fissi e mobili in Ucraina, da 0,57€/min a 0,21€/min. Tale riduzione entra in vigore da oggi e sarà valida fino al 30 aprile 2022.
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Iliad: netta riduzione delle tariffe per le chiamate verso l’Ucraina
Nella giornata di oggi, 17 gennaio, diversi utenti stanno nuovamente segnalando problemi diffusi con la rete di Iliad. Non si tratta di un down diffuso come avviene solitamente, ma di un problema piuttosto peculiare: non funzionano le chiamate in uscita verso numeri di linea fissa. Noi stessi abbiamo fatto qualche prova dopo le prime segnalazioni. In caso di chiamata verso numeri fissi, si sente il messaggio di errore di Iliad che afferma che il numero chiamato non è corretto.
“Iliad, il numero da te composto non è corretto”
Le segnalazioni su Downdetector sono in crescita, a differenza del solito, non si registrano problemi nella rete dati o nelle chiamate in generale: in tutta Italia, la maggior parte degli utenti segnala disservizi provando a chiamare un numero fisso, esattamente come successo nella scorsa settimana per ben due giorni.
Occasionalmente, si presentano anche problemi nel chiamare specifici operatori (abbiamo verificato disservizi nel chiamare numeri Ho Mobile, ma probabilmente il problema riguarda anche le telefonate verso altri gestori).
Non conosciamo la causa del guasto e al momento Iliad non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito: aggiorneremo l’articolo non appena ci saranno novità.
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Nella giornata di oggi, 10 gennaio, diversi utenti stanno segnalando problemi diffusi con la rete di Iliad: non si tratta di un down diffuso come avviene solitamente, ma di un problema piuttosto peculiare, non funzionano le chiamate in uscita verso numeri di linea fissa.
Le segnalazioni su Downdetector sono numerose ma, a differenza del solito, non si registrano problemi nella rete dati o nelle chiamate in generale: in tutta Italia, la maggior parte degli utenti segnala disservizi provando a chiamare un numero fisso. Nel telefonare un numero di linea fissa, infatti, si riceve un messaggio che, erroneamente, avvisa l’utente che il numero non è raggiungibile.
Occasionalmente, si presentano anche problemi nel chiamare specifici operatori (abbiamo verificato disservizi nel chiamare numeri Ho Mobile, ma probabilmente il problema riguarda anche le telefonate verso altri gestori).
Non conosciamo la causa del guasto e al momento Iliad non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito: aggiorneremo l’articolo non appena ci saranno novità.
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Il CEO di Epic Games nutre una frustrazione verso Apple ormai da anni.
Link all’articolo originale: La frustrazione di Epic Games verso Apple durava da almeno tre anni
La frustrazione di Epic Games verso Apple durava da almeno tre anni
Epic Legends è un interessante puzzle game competitivo che richiederà nervi saldi per fuggire sconfiggendo il vostro avversario.
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Phil Schiller avrà il riconoscimento di Apple Fellow per la sua grande carriera che lo lega da oltre trent’anni all’azienda ci Cupertino.
Link all’articolo originale: Phil Schiller verso il ruolo di Apple Fellow
Apple ha programmato per la prossima settimana la riapertura di alcuni store su suolo americano
Link all’articolo originale: Alcuni Apple Store americani verso la riapertura durante la prossima settimana
Huawei non ha ancora sollevato il velo sui suoi nuovi top di gamma della famiglia P40, tuttavia la scorsa settimana ha presentato ufficialmente Huawei P40 Lite e oggi è il turno di P40 Lite E. Questa variante, anche nota come Huawei Yp7 in alcuni mercati o come Huawei Enjoy 10 in Cina, è sbarcata in Polonia, primo Paese europeo a cui seguiranno gradualmente tutti gli altri.
I preordini sono già aperti con le prime spedizioni previste per il 12 marzo. Tutti coloro che prenotano P40 Lite e P40 Lite E, rispettivamente in vendita a circa 230€ e 160€, riceveranno in regalo un Huawei Band 4 Pro (dal valore di circa 70€). Di seguito vi riportiamo le specifiche tecniche ufficiali (ma incomplete) dei due dispositivi.
L’articolo Il viaggio verso l’Europa di Huawei P40 e P40 Lite E è appena iniziato e parte dalla Polonia (foto) sembra essere il primo su AndroidWorld.
C’è una frase diventata piuttosto popolare quando Facebook si trovò ad affrontare l’apice delle polemiche seguite allo scandalo Cambrigde Analytica: “Se qualcosa è gratis, il prodotto sei tu”. Questa frase ha il merito di sintetizzare un meccanismo che in realtà non è mai stato un segreto – le società che gestiscono i social network fatturano con la pubblicità, e noi siamo prodotti/acquirenti. Ma coglie solo un aspetto della natura delle reti sociali digitali: noi non siamo solo prodotto, ma anche produttori di contenuti. Sono le nostre ‘creazioni’, pensieri, momenti, commenti, e quando le pubblichiamo vorremmo che tutti le apprezzassero, perché apprezzando loro si ha la sensazione che si apprezzi anche noi. Un riconoscimento in quanto individui nella società, o in quella porzione rappresentata dalla sfera digitale. E questo riconoscimento avviene essenzialmente con una formuletta: il mi piace, il like.
L’alchimia che è dietro questa formuletta è descritta da Simone Cosimi in un libro appena pubblicato da Città Nuova, (Per un pugno di like). Nel testo si ripercorre l’evoluzione del like, la sua matrice psicologica e sociale, spiegando in maniera agile perché il like è così potente, perché nella sua semplicità è diventato l’elemento chiave del successo dei social network. Una breve storia del like, un gesto semplice, leggero, immediato e rivoluzionario.
Cosimi però non fa un’apologia del like. Anzi, la sua analisi è finalizzata a capire perché il suo opposto, nei social, è impensabile. Immaginate se ai nostri post, alle nostre foto, fosse possibile con altrettanta immediatezza esprimere il dissenso. Non mi piace; non mi piace la tua foto, il tuo post, la tua attività, perfino il tuo stato d’animo in relazione a un fatto accaduto. Il libro va alla radice della necessità di ostacolare il dissenso sui social, perché esprimere il dissenso è più faticoso, servono commenti, argomentazioni magari, o un’esposizione personale ‘contro’ qualcuno o qualcosa. “Un like non si nega a nessuno”, come scrive l’autore.
Un pollice verso ci porrebbe qualche freno in più. Questo testo, ben informato e approfondito, ci dà la possibilità di capire un po’ meglio il senso di quel piccolo gesto oramai quotidiano, ma ci fornisce anche un quadro dei nostri comportamenti sui social, apparentemente liberi e incondizionati, ma in realtà veicolati da logiche che è imprescindibile conoscere. Like.